YI-M1, In prova la mirrorless cinese MQT super-economica

YI-M1, In prova la mirrorless cinese MQT super-economica

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Una mirrorless MQT con 2 obiettivi a meno di 500 Euro? Possibile, se la mirrorless è la (Xiaoyi) YI-M1. Il prezzo non è, comunque l'unico argomento a suo favore. Ecco la nostra recensione completa”

Qualità d'immagine

Abbiamo colto l'occasione di provare la YI-M1 insieme alla Panasonic G9, pubblicando le recensioni a breve distanza, perché evidentemente i sensori utilizzati dalla due fotocamere hanno molto in comune. Con tutta probabilità si tratta in effetti dello stesso prodotto, anche se la mascheratura è leggermente differente (3846 linee per Panasonic, 3902 per YI).

Pur registrando piccole differenze (a parità di impostazioni di sviluppo, la M1 fa segnare punteggi MTF leggermente più bassi, mostrando però, in presenza di ottiche molto nitide, una soglia di comparsa di aliasing più elevata) possiamo affermare con ottima approssimazione che il livello di dettaglio garantito a parità di ottica dalle due fotocamere sia pressoché identico.



In alto: Leica 42,5mm f/1.2. In basso: YI 42,5mm f/1.8. L'obiettivo YI soffre di minor contrasto, e la nitidezza non è esattamente pari a quella del Leica ma, soprattutto al centro dell'immagine, è comunque molto nitido.

Se esistono differenze qualitative tra il kit YI e prodotti più blasonati sono allora da ricercare nelle ottiche e nell'elettronica, cioè nel trattamento subito dai file, con particolare riferimento allo sviluppo JPEG. Su questo ci siamo dunque concentrati, anche in considerazione del fatto che l'utente interessato alla YI-M1 prediligerà probabilmente proprio il formato JPEG.


Gruppo di immagini @ 100 ISO - In alto: YI-M1, JPEG ottenuto da RAW. Al centro: YI-M1, JPEG in-camera; l'elaborazione aggressiva è evidente per l'occhio esperto ma, a bassa sensibilità, "funziona". In basso: JPEG in-camera prodotto dalla Panasonic G9, più equilibrato e naturale.

A bassa sensibilità, e considerando il file RAW, Panasonic assicura una nitidezza leggermente superiore, probabilmente in virtù della funzione di sharpening intelligente operata dal suo processore Venus Engine. Maggiori differenze si osservano nel caso del JPEG: Panasonic sviluppa in modo più equilibrato, YI in modo più aggressivo. In termini numerici, circa 3000 LW/PH per la Panasonic, circa 3300 LW/PH per la YI-M1; in termini visivi, Panasonic restituisce un risultato più naturale, YI un risultato più "strillato" e di maggiore impatto, ma anche più artificiale. Sempre a bassa sensibilità, anche la gestione del colore e dei particolari tono-su-tono è diversa, con Panasonic che assicura un maggior micro-contrasto risultando per questo in vantaggio.


Ancora JPEG in-camera, 100 ISO. A sinistra: Panasonic G9. A destra: YI-M1.

A sensibilità maggiori, il divario cresce, dato che YI utilizza in modo più aggressivo anche i filtri di de-noise, il che si traduce in maggiore perdita di dettaglio e, di nuovo, in un'immagine più artificiale.  


Gruppo di immagini @ 6400 ISO - In alto: YI-M1, JPEG ottenuto da RAW, senza de-noise. Al centro: YI-M1, JPEG in-camera; ad alta sensibilità, elevata nitidezza e pesante intervento dei filtri de-noise portano al caratteristico effetto "plastificato". In basso: il JPEG in-camera prodotto dalla Panasonic G9 preserva un pizzico di dettaglio in più.

Passando alle ottiche, dobbiamo dire di essere stati piacevolmente sorpresi dal 42,5mm f/1.8, che non è esattamente pari al Leica 42,5mm f/1.2 ma si difende molto bene – anche ai bordi.


JPEG in-camera, 6400 ISO. A sinistra: Panasonic G9. A destra: YI-M1.

Lo zoom 12-40mm è, viceversa, un prodotto entry-level di nitidezza visibilmente inferiore. Decoroso alle focali inferiori, perde progressivamente di incisività all'avvicinarsi del suo estremo tele, risultando a 40mm sotto la soglia della sufficienza. Per collocare queste considerazioni nel giusto contesto, riteniamo utile aggiungere che la maggioranza degli zoom standard per APS-C (il classico 18-55mm) risulta altrettanto mediocre.   

Scarica la serie completa di particolari (JPEG da RAW e JPEG in-camera), da 100 a 25.600 ISO.

Per quanto riguarda il rapporto segnale/rumore, ci rifacciamo nuovamente al caso della Panasonic G9. Pur essendo la YI-M1 leggermente meno efficiente nel trattare il rumore ad alti ISO (23,8 dB contro i 24,7 dB della G9 @ 6400 ISO), rimane infatti valida, a nostro avviso, la considerazione di fondo: 1600 ISO rappresentano un limite superiore per il sistema MTQ di attuale generazione, YI-M1 compresa.


In alto: Panasonic G9, 100 ISO. Al centro: YI-M1, 100 ISO - per quanto possa essere possibile giudicare con uno schermo sRGB non calibrato, oltre a un errore di epsosizione di circa 0,9 EV si osserva anche una saturazione sensibilmente ridotta. In basso: YI-M1, 6400 ISO - l'errore di esposizione è ancora più marcato, ed è comparsa una dominante verde.

A livello cromatico, il JPEG fornisce una risposta sostanzialmente corretta, anche per quanto riguarda l'esposizione. Il RAW, viceversa (vedi sopra), viene mal gestito dai RAW converter più diffusi. Stranamente, dato che il formato RAW nativo è il DNG, la piattaforma Camera RAW ad esempio non supporta i Picture Style, dando origine con il preset Adobe Standard a file "spenti" e, in alcuni casi di illuminazione artificiale, anche pesantemente sottoesposti. In ogni caso, la risposta del RAW varia molto al variare della sensibilità, il che non è certo un comportamento ideale.