Arri è un nome noto per chi cerca videocamere dedicate alle produzioni cinematografiche, anche grazie alla sua storia che affonda le radici all'inizio del '900. All'inizio di agosto era apparsa su Bloomberg un'indiscrezione secondo la quale il produttore starebbe cercando di vendere il suo business legato alle videocamere in maniera parziale o totale.
Una delle problematiche è legata alla riduzione delle produzioni cinematografiche e quindi alla richiesta di noleggio di attrezzature costose come le videocamere cinematografiche Arri. Nessuna decisione sarebbe stata presa in merito mentre la direzione della società avrebbe smentito queste voci di corridoio.
Nella seconda metà di novembre è invece stata annunciata la chiusura di due stabilimenti tedeschi di proprietà di Arri ma legati alla produzioni di attrezzature per l'illuminazione. A essere colpiti saranno i lavoratori presso gli impianti di Stephanskirchen e Brannenburg, con le fabbriche che saranno chiuse entro la fine dell'anno puntando anche a una riduzione del personale. A un terzo dei 150 lavoratori coinvolti sarà offerto un posto di lavoro nella sede di Monaco.
Kevin Schwutke (portavoce della società) ha dichiarato "come molte aziende del settore cinematografico, Arri sta subendo una trasformazione significativa per affrontare i cambiamenti duraturi nella domanda del mercato, rafforzando i suoi punti di forza fondamentali". Sempre Schwutke ha anche confermato che Arri non sta uscendo completamente dal business delle attrezzature per l'illuminazione.
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