Tutti i nuovi Zeiss Milvus alla prova: l'occhio del nibbio

Tutti i nuovi Zeiss Milvus alla prova: l'occhio del nibbio

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Zeiss ha recentemente creato una nuova famiglia di "prime" ad alte prestazioni per reflex 35mm: Milvus. Comprende un grandangolare 21mm da paesaggio, un 35mm da reportage, due obiettivi da ritratto 50mm e 85mm, e due "macro", 50mm e 100mm: Li abbiamo messi tutti alla prova, su un banco impegnativo come la EOS 5Ds.”

Milvus 2/50M

Prezzo online: € 1225

Primo dei due obiettivi macro della famiglia Milvus, il 2/50M è il 50mm macro più luminoso sul mercato, e nasce per assicurare elevata nitidezza a qualsiasi distanza di messa a fuoco. Zeiss magnifica, di quest'ottica, soprattutto la resistenza a ghost e flare.
Lo schema ottico Planar prevede 8 elementi in 6 gruppi, senza nessun tipo di vetro speciale.

La sua focale di 50mm si traduce in angolo di campo diagonale di 45°, prossimo a quello dell'occhio umano.
La minima distanza di messa a fuoco è pari a soli 24 cm, per un ingrandimento massimo di 1:2 (0,5x); alla minima distanza di messa a fuoco, il soggetto si trova a 10 cm dall'obiettivo.
Il diaframma a 9 lamelle arrotondate si chiude fino a f/22.

Milvus 2/50M
Costruzione e maneggevolezza

Altro 50mm della gamma Milvus, in questo caso più compatto e con funzione Macro 0,5x, è il 2/20M.
Il rapporto di ingrandimento inferiore all'1:1 non consente di classificarlo come un "vero" macro. Inoltre, al pari di tutti gli altri Milvus ad eccezione del 2.8/21, l'elemento frontale si estende durante la messa a fuoco, in questo caso in misura sostanziale (circa 30mm); questo, anche considerando che la messa a fuoco è solo manuale, non è praticissimo quando si lavora con il soggetto a ridosso del paraluce.


Siamo quindi portati a considerare il 2/50M non tanto come un obiettivo macro, ma come un eccellente standard che consente riprese a distanza estremamente ravvicinata. Flangia posteriore in metallo e guarnizione anti-polvere dal caratteristico colore blu sono due elementi comuni presenti in tutta la famiglia Milvus, che non mancano nemmeno su questo compact macro.

L'elemento mobile posteriore, circa 30mm di diametro, al diminuire della distanza di messa a fuoco recede tanto da mostrare le guide di scorrimento interne, il che può rappresentare un potenziale pericolo di ingresso polvere quando l'obiettivo è staccato dal corpo macchina.
La parte fissa del barilotto esterno, in prossimità della flangia di innesto, ha stampigliata la scala delle profondità di campo (indicati i diaframma da 8 a 22). La parte superiore del barilotto funge da ghiera di messa a fuoco, anche se solo una striscia centrale di circa 16mm è rivestita con materiale antiscivolo. La scala delle distanze di messa a fuoco va da 0,24m a infinito, con indicati gli step 0,25 - 0,27 - 0,3 - 0,35 - 0,4 - 0,5 - 0,7 - 1 - 2 e 5 metri.


Stampigliata sul barilotto interno, e visibile alla sua estensione, si trova inoltre una scala degli ingrandimenti: 1:10, 1:5, 1:4, 1:3 e 1:2.   
La corsa della ghiera supera i 300° (303° per la precisione), il che è perfetto per la macrofotografia. Un simile corsa potrebbe sembrare penalizzante nell'utilizzo più generico del 2/50M come standard generico, ma bisogna considerare che, limitandosi all'intervallo di messa a fuoco del 1.4/50, la corsa è decisamente inferiore, pertanto, escludendo le distanze macro, la rapidità d'esecuzione è buona.

Al pari di ogni altro modello di questa famiglia, fluidità e precisione della ghiera di messa a fuoco è esemplare, il che per un macro è particolarmente importante. Il diametro filtri, M67, è nella media per la tipologia di obiettivo. Anche in questo caso è incluso un robusto paraluce in metallo.