Tutti i nuovi Zeiss Milvus alla prova: l'occhio del nibbio

Tutti i nuovi Zeiss Milvus alla prova: l'occhio del nibbio

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Zeiss ha recentemente creato una nuova famiglia di "prime" ad alte prestazioni per reflex 35mm: Milvus. Comprende un grandangolare 21mm da paesaggio, un 35mm da reportage, due obiettivi da ritratto 50mm e 85mm, e due "macro", 50mm e 100mm: Li abbiamo messi tutti alla prova, su un banco impegnativo come la EOS 5Ds.”

Milvus 2/100M

Milvus 2/100M
Prezzo online: € 1690

Secondo dei due obiettivi macro della famiglia Milvus, il 2/100M è il 100mm macro più luminoso sul mercato, e soddisfa il bisogno di mantenere una distanza di lavoro più elevata rispetto ai compact macro come il 50mm - non a caso, 100mm è la focale più gettonata in questo settore.
Lo schema ottico Planar prevede 9 elementi in 8 gruppi, con i due elementi frontali a dispersione anomala. La sua focale di 100mm si traduce in angolo di campo diagonale di 25°.

La minima distanza di messa a fuoco è pari a 44 cm, per un ingrandimento massimo di 1:2 (0,5x); alla minima distanza di messa a fuoco, il soggetto si trova a 25 cm dall'obiettivo.
Il diaframma a 9 lamelle arrotondate si chiude fino a f/22.

Costruzione e maneggevolezza
La focale più lunga della gamma Milvus è, a oggi, data dal 2/100M (macro). Anche in questo caso, come per il 50mm macro, siamo di fronte a un obiettivo con ingrandimento massimo 0,5x, quindi non un "vero" macro con rapporto di ingrandimento massimo 1,0x, ma un medio tele con ottime capacità di scatto ravvicinato.


Al pari del 2/50M, l'elemento frontale si estende durante la messa a fuoco per un massimo di circa 30mm.
La flangia posteriore in metallo è, come sempre, completata da una guarnizione anti-polvere. L'elemento mobile posteriore, circa 35mm di diametro, già profondamente incassato con messa a fuoco all'infinito, al diminuire della distanza di messa a fuoco recede tanto da mostrare le guide di scorrimento interne, il che, come nel caso del 2/50M, può rappresentare un potenziale pericolo per l'ingresso di polvere quando l'obiettivo è staccato dal corpo macchina.

La parte fissa del barilotto esterno, in prossimità della flangia di innesto, ha stampigliata la scala delle profondità di campo (indicati i diaframma da 11 a 22). La parte superiore del barilotto funge da ghiera di messa a fuoco, anche se solo una striscia centrale di circa 22mm è rivestita con materiale antiscivolo. La scala delle distanze di messa a fuoco va da 0,44m a infinito, con indicati gli step 0,5 - 0,6 - 0,7 - 0,8 - 1 - 1,2 - 1,5 - 2 - 3 - 5 e 10 metri.
Stampigliata sul barilotto interno, e visibile alla sua estensione, si trova inoltre una scala degli ingrandimenti: 1:10, 1:5, 1:4, 1:3 e 1:2.  


La corsa della ghiera raggiunge il valore record di 352° - quasi un giro completo, il che assicura una precisione enorme nello scatto a distanza ravvicinata. In 90° si passa comunque dall'infinito a 80cm, che sarebbe già un'ottima distanza minima di messa a fuoco per un 100mm tradizionale; anche in questo caso, la rapidità d'esecuzione nello scatto non macro è quindi buona.
La fluidità e la precisione della ghiera di messa a fuoco sono perfette, e l'usabilità è quindi esemplare.

Il diametro filtri, M67, è contenuto per un 100mm f/2.
Anche il 2/100M viene infine fornito con un robusto paraluce in metallo, ma l'elemento frontale molto incassato ne rende l'uso quasi superfluo, se non a fini di protezione fisica della lente anteriore.