Tutti i nuovi Zeiss Milvus alla prova: l'occhio del nibbio

Tutti i nuovi Zeiss Milvus alla prova: l'occhio del nibbio

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Zeiss ha recentemente creato una nuova famiglia di "prime" ad alte prestazioni per reflex 35mm: Milvus. Comprende un grandangolare 21mm da paesaggio, un 35mm da reportage, due obiettivi da ritratto 50mm e 85mm, e due "macro", 50mm e 100mm: Li abbiamo messi tutti alla prova, su un banco impegnativo come la EOS 5Ds.”

Milvus 2.8/21

Prezzo online: € 1700
Obiettivo supergrandangolare nato per ampliare gli orizzonti della fotografia paesaggistica 35mm, punta - come del resto ogni altro componente di questa famiglia - all'eccellenza a tutto tondo. Zeiss vanta, nella scheda descrittiva, la quasi totale assenza di riflessi e distorsioni, il contrasto elevato e la vitalità del colore.

Lo schema ottico Distagon prevede 16 elementi in 13 gruppi, 5 dei quali a dispersione anomala.
Con una focale di 21mm, copre un angolo di campo diagonale di 90° esatti.
La minima distanza di messa a fuoco è pari a 22 cm, per un ingrandimento massimo di 1:5 (0,20x); alla minima distanza di messa a fuoco, il soggetto si trova a 9 cm dall'obiettivo.
Il diaframma a 9 lamelle arrotondate si chiude fino a f/22.

Costruzione e maneggevolezza
Si parte con una flangia di montaggio in metallo circondata da una vistosa guarnizione blu, che rappresenta la nota di colore comune a tutta la famiglia Milvus. L'elemento mobile posteriore, circa 29mm di diametro, quando la messa a fuoco è all'infinito è praticamente allineata alla flangia. Accorciando la distanza di messa a fuoco rientra nel corpo obiettivo per qualche millimetro, rivelando un barilotto interno in metallo perfettamente opacizzato e sagomato per evitare riflessi. La messa a fuoco è interna - l'elemento frontale non si estende, né ruota.


Il corpo esterno, anch'esso completamente in metallo, parte con la scala fissa delle profondità di campo (indicati i diaframma da 4 a 22) e prosegue con la ghiera di messa a fuoco da circa 22mm di ampiezza, rivestita con un piacevole materiale antiscivolo. La scala delle distanze di messa a fuoco va da 0,22m a infinito, con indicati gli step 0,25 - 0,30 - 0,40 - 0,60 - 1 e 2 metri.

La ghiera di messa a fuoco ha una corsa di 124°, quindi abbastanza ampia da assicurare grande precisione ma, contemporaneamente, sufficientemente contenuta da essere gestita con un solo movimento. Inutile sottolinearne la fantastica fluidità e la grande precisione meccanica, che non lascia spazio al minimo "gioco"; si tratta di una caratteristica condivisa con tutti gli altri obiettivi di questo gruppo.


Il corpo prosegue con una generosa svasatura, che porta il diametro da circa 72mm a circa 95mm (esistono piccole differenze dimensionali tra le versioni ZF e ZE). Il diametro filtri è un M82; la lente frontale poco convessa consente l'utilizzo di comuni filtri, senza necessità di soluzioni di fissaggio particolari (ad esempio sul paraluce, come fanno alcuni concorrenti). A proposito di paraluce, questo è a petalo, incluso nella dotazione e anch'esso, ovviamente, in robusto metallo.

Gli allergici alla plastica, ai materiali di dubbia qualità e a certi obiettivi troppo "leggeri", non corrono qui alcun rischio - il 2.8/21 è un robusto blocco monolitico da circa 850g (735g la versione ZF).