Panasonc Lumix GH4, video 4K e velocità fulminea

Panasonc Lumix GH4, video 4K e velocità fulminea

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Panasonc ha prodotto, con la Lumix GH4, una mirrorless molto ambiziosa. Non solo è la prima foto/videocamera consumer compatibile 4K, ma è anche estremamente performante in termini di cadenza di scatto e autofocus. In ambito sportivo amatoriale, darà filo da torcere a molte reflex, anche di fascia medio-alta. ”

Dettagli tecnici e prestazioni

La Lumix GH4 utilizza un sensore LiveMOS  da 16 Mpixel (16.05 per l'esattezza), vale a dire la stessa risoluzione già offerta dalla precedente GH3. Si tratta però di un sensore diverso, riprogettato per offrire un read-out più veloce (da 100ms a meno di 50ms) che, oltre a ridurre l'effetto "rolling shutter" durante la ripresa video o fotografica con otturatore elettronico, è la chiave per ottenere un'elevata cadenza di scatto RAW. Il nuovo sensore consente anche esposizioni più lunghe e, secondo Panasonic, offre una maggiore gamma dinamica.

Quanto a risoluzione, Panasonic ha deciso di adottare un approccio conservativo, mantenendo una conta di Mpixel relativamente modesta e il filtro OLPF (la cui eliminazione avrebbe appesantito eccessivamente l'elaborazione video per la rimozione del moiré), e introducendo invece una diversa strategia di elaborazione dell'immagine mirata ad aumentare la nitidezza. Stiamo parlando del cosiddetto Edge Processing, cioè dell'elaborazione zonale dell'immagine basata sul micro-contrasto locale, che esaspera la nitidezza dei contorni ed è più conservativa sulle zone omogenee, come ad esempio l'incarnato del viso in un ritratto. In altri termini, la GH4 fa automaticamente, in-camera, quell'aumento di nitidezza "con mascheratura" che i fotografi sono soliti effettuare durante lo sviluppo RAW. A proposito di RAW, una delle novità tecniche della GH4 è proprio la possibilità di sviluppare i file RAW direttamente dalla fotocamera.

Come sempre, il sensore è in formato 4:3 e misura 17,3x13mm, il che introduce rispetto al formato 35mm il fattore di moltiplicazione 2x tipico del sistema Micro Quattro terzi.

Il tempo di posa va da 60 sec a 1/8000 sec, eguagliando quello offerto dalle reflex professionali, con un tempo syncro flash anch'esso contenuto di 1/250 sec. La cadenza di scatto nominale è, come già detto, di 12 fps in modalità AF singola e di 7 fps in modalità AF tracking, per 40 scatti consecutivi in formato RAW+JPEG oppure 100 scatti in formato solo JPEG. Utilizzando l'otturatore elettronico, poi, è possibile arrivare a niente meno che 40 fps per 3 secondi - 120 immagini, anche se solo a 4 Mpixel in formato JPEG; con otturatore elettronico attivato, inoltre, la sensibilità massima è limitata a 3200 ISO.

Dal punto di vista prestazionale le differenze rispetto alla precedente GH3 risultano particolarmente evidenti: la GH4 ha, sostanzialmente, doppiato la GH3 sotto tutti i punti di vista. Anche da quello della durata dell'otturatore, che passa da 100.000 a 200.000 cicli.

I nostri test confermano questi dati, che anzi in alcuni casi vengono superati ampiamente. In formato RAW si possono scattare regolarmente oltre 40 immagini (42 la media dei nostri test) al ritmo di circa 10 fps; non esattamente i 12 fps promessi, ma moltissimi in assoluto, e va detto che nemmeno le reflex più performanti mantengono esattamente le promesse in questo settore.

Ogniqualvolta entra in gioco il formato JPEG, con un numero così elevato di scatti consecutivi, l'influenza della tipologia di immagine e della velocità della memory card diventano determinanti. I dati seguenti sono quindi validi per un confronto con altre macchine all'interno delle nostre recensioni, ma non necessariamente indicativi dei risultati ottenibili in diverse condizioni di scatto. Nelle nostre condizioni di test, che prevedono l'uso di una veloce Sandisk Extreme Pro da 95 MB/s, siamo arrivati in media a 39 scatti al ritmo di 10,10 fps per il formato RAW+JPEG, mentre salvando in solo formato JPEG siamo arrivati in media a ben 223 scatti prima di saturare il buffer, al ritmo di 9,95 fps.


L'accessorio YAGH dedicato alla ripresa video.

A titolo informativo, con una più lenta Kingston Classe 10, i risultati peggiori sono stati 35 scatti RAW+JPEG e 132 scatti JPEG, sempre alla cadenza di circa 10 fps - un risultato comunque molto, molto buono.

Vista la mole di dati da scrivere, la velocità della memory card influenza notevolmente anche il tempo di svuotamento del buffer, che nelle nostre condizioni standard è sempre stato inferiore ai 30 secondi ma che, con la lenta SD Classe 10, è aumentato fino a 1 minuto e 50 secondi. La buona notizia è che il buffer non deve essere svuotato completamente prima di riprendere lo scatto, così con una memory card veloce basta fare qualche piccola pausa di tanto in tanto per prolungare la raffica in modo significativo.

Scattando in JPEG, in particolare, la raffica può essere considerata infinita, ma anche utilizzando il formato RAW la durata dello scatto continuo non si percepisce mai come un limite. Consigliamo di investire qualche euro in una memory card di elevate prestazioni per sfruttare al massimo l'enorme potenziale velocistico della Lumix GH4.