Fujifilm Simulazione Pellicola – Guida all'uso

Fujifilm Simulazione Pellicola – Guida all'uso

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Tutti gli appassionati di fotografia hanno sentito parlare delle Simulazioni Pellicola di Fujifilm, ma quanti, anche tra gli utenti Fuji, le conoscono a fondo? ”

Simulazioni monocromatiche

Esistono anche un certo numero di Simulazioni monocromatiche, che fanno capo a due filoni principali: Monocromatico, appunto, e ACROS. Per ciascuna di queste Simulazioni principali, sono poi disponibili le varianti con filtro giallo, rosso e verde.

Ovviamente, in questo caso l'analisi cromatica con il grafico HS non ha senso, pertanto ci limitiamo a descrivere a parole l'effetto dei due filoni principali.

Monocromatico può essere considerato il bianco e nero di base, una sorta di PROVIA con saturazione a zero. 

Monocromatico (sinistra) e Acros (destra) a confronto.

Monocromatico (sinistra) e Acros + Filtro rosso (destra) a confronto.

ACROS, viceversa, è ispirato a una pellicola nota per la sua nitidezza e "spinge" molto su questo fattore. Rispetto a Monocromatico, la curva di contrasto di ACROS è più ripida nella parte centrale, cioè nei mezzitoni (in altre parole, forma a "S" è più pronunciata). La netta impressione è poi che ACROS schiarisca l'incarnato, includendo una sorta di filtro arancio.

A proposito di filtri, la regola generale è che il filtro schiarisce il suo colore e scurisce il complementare (e tinte limitrofe). Così, ad esempio, il filtro giallo schiarisce il giallo-arancio e scurisce l'azzurro-viola, col risultato di scurire moderatamente il cielo e schiarire l'incarnato.

Acros (sinistra) e Acros + Filtro rosso (destra) a confronto.

Acros (sinistra) e Acros + Filtro verde (destra) a confronto.

Il filtro rosso ha un effetto analogo, ma molto più marcato, e crea un effetto "pelle di porcellana" apprezzato nel ritratto beauty.

Il verde schiarisce la vegetazione e scurisce l'incarnato, evidenziandone però i difetti, ragion per cui – a dispetto di quanto riportato nel manuali Fujifilm nella descrizione dei filtri – il nostro consiglio è di evitare il filtro verde nel ritratto.  

Includiamo, per concludere, la Simulazione Pellicola SEPIA tra le monocromatiche, che senza sorprese è una variante di Monocromatico con una forte dominante calda.


Commenti (5)

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Commento # 1 di: cagnaluia pubblicato il 12 Marzo 2024, 16:50
...pensavo si spogliasse smenando a dx e a sx

ottima recensione, per apprezzare i risultati serve una catena di elaborazione adeguata che ben pochi possono mettere in piedi, partendo dalla fotocamera e passando per il monitor...
Commento # 2 di: tuttodigitale pubblicato il 15 Marzo 2024, 06:16
Simulare le diapositive limitandole al gamut sRGB

Sulla questione del basso contrasto della pellicola negativa e il vantaggio in studio... È esattamente il contrario.... Fermo restando che lascia tutto il tempo che trova, i dati sul sensore sono quelli.
Commento # 3 di: a.debernardi pubblicato il 15 Marzo 2024, 12:16
Originariamente inviato da: tuttodigitale
...
Sulla questione del basso contrasto della pellicola negativa e il vantaggio in studio... È esattamente il contrario....


Beh, la Pro 160NS è esistita, pensata da Fuji per quello scopo e con quelle caratteristiche. Che lei ritenga preferibile una pellicola a più alto contrasto è una sua scelta personale, non una verità assoluta...
E certo, l'informazione prodotta dal sensore è sempre la stessa, ma sappiamo tutti bene che dall'output del sensore all'immagine finale la strada è lunga. L'elaborazione del dato grezzo, piaccia o no, è una parte importante della fotografia digitale.
Commento # 4 di: tuttodigitale pubblicato il 15 Marzo 2024, 19:24
Originariamente inviato da: a.debernardi
Beh, la Pro 160NS è esistita, pensata da Fuji per quello scopo e con quelle caratteristiche. Che lei ritenga preferibile una pellicola a più alto contrasto è una sua scelta personale, non una verità assoluta...
E certo, l'informazione prodotta dal sensore è sempre la stessa, ma sappiamo tutti bene che dall'output del sensore all'immagine finale la strada è lunga. L'elaborazione del dato grezzo, piaccia o no, è una parte importante della fotografia digitale.

Guardi non ho detto che le Fuji 160ns, o l'equivalente portra non abbia quelle caratteristiche, ma che quelle caratteristiche non sono per nulla importanti nella foto in studio tanto è vero che il 99% delle foto di moda venivano fatte con le diapositive.... perché e lo ripeto nelle foto in studio il contrasto è gestibile, e nel classici schemi di luce intrinsecamente non elevato e gestibile nei 6 stop di gamma dinamica...
Commento # 5 di: a.debernardi pubblicato il 16 Marzo 2024, 22:51
Originariamente inviato da: tuttodigitale
Guardi non ho detto che le Fuji 160ns, o l'equivalente portra non abbia quelle caratteristiche, ma che quelle caratteristiche non sono per nulla importanti nella foto in studio tanto è vero che il 99% delle foto di moda venivano fatte con le diapositive.... perché e lo ripeto nelle foto in studio il contrasto è gestibile, e nel classici schemi di luce intrinsecamente non elevato e gestibile nei 6 stop di gamma dinamica...


Si, avevo capito. Non mi sono spiegato bene, quindi riprovo: Fujifilm ha sviluppato quella pellicola, con quelle caratteristiche, per il lavoro in studio. Forse i suoi tecnici hanno sbagliato. Forse, come lei afferma, quelle caratteristiche non sono importanti, ma questa è la soluzione proposta da un soggetto piuttosto "ferrato" in materia di pellicole, che personalmente ritengo fonte autorevole.