Fujifilm Simulazione Pellicola – Guida all'uso

Fujifilm Simulazione Pellicola – Guida all'uso

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Tutti gli appassionati di fotografia hanno sentito parlare delle Simulazioni Pellicola di Fujifilm, ma quanti, anche tra gli utenti Fuji, le conoscono a fondo? ”

Pellicole a confronto

Per verificare la risposta delle diverse Simulazioni Pellicola, ci siamo serviti di un solo scatto in formato RAW al target ColorChecker Digital SG, a cui abbiamo applicato in post produzione la Simulazione Pellicola di turno (che risulta pertanto essere l'unica variabile in gioco).

Lo strumento principale di indagine è il grafico HS (Hue-Saturation), apparentemente un poco complesso ma in realtà di facile interpretazione. Immaginando una lancetta che parta dal centro del grafico, la posizione della lancetta (cioè l'ora segnata) indica la tinta; ad esempio, il rosso puro si trova a "ore 3", o sull'asse delle X, il verde e il blu sono orientati, rispettivamente, a 120° e 240° rispetto all'asse X. La lunghezza della lancetta (cioè la distanza dal centro) indica invece la saturazione.


Lightroom

Su questo tipo di grafico mostriamo due serie di punti rilevati dal Color Checker SG. La prima, su sfondo più saturo (qui sopra), è la serie delle 24 patch del Color Checker tradizionale, buona sintesi della rappresentazione colore generale. La seconda, su sfondo più tenue, rappresenta le tinte pastello e toni della pelle, quindi la resa dell'incarnato. In entrambi i casi, il valore corretto è dato dal segnaposto quadrato, mentre quello circolare collegato è il risultato restituito dalla fotocamera.

La differenza tra i due è l'errore cromatico per quella specifica tinta, ma attenzione: se i due punti sono radiali, vale a dire allineati alla lancetta (comunque questa sia orientata), significa che la tinta è corretta, e che solo la saturazione non lo è. Solamente una rotazione tra i due punti indica un vero e proprio errore cromatico.

Tra i diversi indici di errore cromatico dC indicati sotto il grafico, quello con pedice "ab" è il più semplice e misura la distanza geometrica tra il segnaposto quadrato e quello circolare, cioè la lunghezza del segmento. Il dato con pedice "94", viceversa, è più sofisticato e tiene conto della percezione dell'occhio umano. Per questo, in caso di pellicole con forte desaturazione (elevata distanza radiale), dC ab è percentualmente peggiore di dC 94 – se la tinta è corretta, l'errore percepito è minore. Come facciamo abitualmente all'interno delle recensioni, ci riferiremo principalmente a dC 94.

Importante anche il dato di sintesi sulla saturazione media riportato nell'angolo superiore destro. Il valore ottimale è 100%. 

Abbiamo colto l'occasione per confrontare, sul terreno "standard" della Simulazione PROVIA, la resa di Lightroom rispetto ai due software di riferimento Fujifilm, vale a dire RAW File Converter EX 3.0 e Capture One (versione gratuita per Fujifilm).


Capture One

La risposta di Capture One ci ha decisamente sorpreso. Con questo software, infatti, e lo si nota immediatamente dalla saturazione media, l'immagine è visibilmente più "strillata" rispetto allo sviluppo in Lightroom, e l'errore cromatico dC 94 medio cresce di oltre un punto e mezzo. La risposta è ovviamente molto simile, ma si possono notare delle differenze: Capture One sovra-satura i verdi rispetto a Lightroom (patch 22 e 37), mentre per i blu (patch 21 e 34) succede l'opposto: quelli di Capture One sono praticamente perfetti, quelli di Lightroom sono leggermente sovra-saturati. Le differenze, complessivamente, non sono certo enormi, ma con una saturazione media oltre il 113% e un errore medio più elevato, la PROVIA di Capture One perde un po' il significato di "sviluppo neutro" che questa Simulazione Pellicola dovrebbe avere.


RAW File Converter EX 3.0

La risposta di RAW File Converter EX 3.0 è più simile a quella di Lightroom. Le differenze più evidenti riguardano i verdi, con la patch 48 che in Lightroom è più saturata, e soprattutto con un verde poco saturo che il software Fuji trasforma in arancio, commettendo un errore piuttosto grossolano ed evidente. Anche in questo caso, saturazione ed errori superiori rispetto alla conversione Adobe.

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