I lettori affezionati di Fotografi Digitali lo sanno, non abbiamo mai risparmiato critiche alle fotocamere Sony: in particolare le precedenti top di gamma Sony NEX-7 e Sony Alpha A77 (soprattutto quest'ultima) non ci avevano convinto sotto diversi aspetti, in primis la qualità dell'immagine JPEG in uscita dalle macchine. Potete trovare le recensioni di Sony Alpha A77 a questo indirizzo e di Sony NEX-7 a questo: in quelle pagine trovate documentati in testo e immagini i nostri dubbi, che vertevano soprattutto sulla gestione dell'immagine, sull'intervento degli algoritmi di contenimento del rumore e sul risultato finale, caratterizzato da un look&feel molto 'digitale' e poco di stampo fotografico. Tra le due, come accennato, quella che ci aveva convinto meno era stata Sony Alpha A77, tanto da farci dubitare, alla presentazione del nuovo modello, della solidità della scelta di Sony di passare alla tecnologia SLT anche per la top di gamma Sony Alpha A99, protagonista di questa recensione.
Nei due particolari lo scatto JPEG memorizzato dalla macchina sulla scheda SD in alto e la versione sviluppata con Adobe Camera RAW e Photoshop più sotto: il recupero sulle alte luci pelate è evidente - ISO 200
Alla prova dei fatti Sony dimostra di aver fatto un buon lavoro per portare la qualità fotografica di Alpha A99 ai livelli che ci si attende da un fotocamera formato pieno 35mm. A bassi valori di sensibilità la nitidezza e la gamma dinamica sono pienamente soddisfacenti. Il sistema Dynamic Range Optimizer, presente ormai da molto tra le impostazioni, permette di ottenere JPEG dalla gamma dinamica molto buona, in particolare andando a schiarire le ombre (è quindi buona norma scattare per preservare al massimo le alte luci). Scattare con il sistema attivato e regolato su Auto è una buona scelta, ma il sistema può essere regolato anche manualmente su diversi livelli. In caso le alte luci risultassero bruciate il file RAW .ARW offre ampie possibilità di recupero, soprattutto ai bassi valori di sensibilità. Nell'esempio qui sopra vediamo il recupero molto ampio reso possibile dallo sviluppo del RAW rispetto ai file JPEG, dove molti particolari del lucchetto risultano bruciati.
Scatto normale |
Scatto normale, sviluppo RAW con ACR |
HDR Auto |
HDR +/-6EV |
Oltre al sistema DRO Sony Alpha A99, come diversi dei prodotti che l'hanno preceduta, offre anche la possibilità di effettuare scatti HDR: anche in questo caso si può optare per la modalità automatica o per bloccare la forcella a un determinato valore di stop, fino a +/-6EV. Il sistema lavora bene e offre risultati abbastanza naturali, soprattutto se fatto lavorare in modalità automatica. Vista la buona gamma dinamica di base della macchina i risultati sono comunque comparabili con quelli ottenibili con lo sviluppo in RAW dei file, come vediamo nel confronto qui sopra.
Uno scatto nella versione JPEG con picture style Standard con particolare al 100% e sotto lo stesso particolare ottenuto dall'immagine sviluppata in ACR - ISO 100
La nitidezza ai bassi valori di ISO è notevole: come sempre le impostazioni di default la penalizzano a favore di un file abbastanza morbido, ma regolando secondo i propri gusti i picture style, oppure sviluppando i file RAW in post produzione è possibile raggiungere risultati molto interessanti. A bassa sensibilità il look&feel delle immagini è decisamente migliore rispetto al passato, molto più fotografico, inoltre, come sempre, lo sviluppo in camera chiara dei file .ARW permette di arrivare a risultati pienamente corrispondenti al proprio gusto personale.
Scatto a 1600 ISO e particolare al 100%
La pulizia dell'immagine è elevata fino a 1600 ISO, valore dove comincia ad emergere una grana leggera, ma dove il dettaglio rimane molto elevato, anche facendo affidamento al solo JPEG prodotto dalla macchina. Nello scatto qui sopra, ad esempio, è ben evidente la trama della stampa del magnete.