Dopo due lanci per certi versi molto controversi (GFX100RF e x Half), Fujifilm X-E5 è tornata a mettere d'accordo tutti gli appassionati Fujifilm della prima ora. La nuova mirrorless compatta con mirino laterale è il prodotto che in molti aspettavano, compresi tutti quelli che sono rimasti affascinati da X100VI, ma non erano certi che l'ottica fissa fosse l'opzione migliore.
La Fuji X che gli appassionati aspettavano da tempo
Il lancio di Fujifilm è stato quindi molto azzeccato anche perché ha messo sul piatto non solo un corpo macchina di dimensioni comparabili a quelle di X100, ma anche una nuova ottica pancake di simili caratteristiche - Fujinon XF23mmF2.8 R WR - che 'paga' solo uno stop rispetto all'ottica integrata. In pratica la nuova accoppiata ripropone una versione a ottica intercambiabile di X100IV, solo leggermente meno luminosa, ma caratterizzata dalla flessibilità del poter anche scegliere un obiettivo diverso, magari zoom, alla bisogna. Una differenza che qualcuno potrebbe trovare evidente tra i due set up è la capacità di sincro flash fino a 1/2000s dell'ottica a otturatore centrale di X100VI, mentre X-E5 si ferma a 1/180s (contro 1/250s di X-T5). Altra differenza è la presenza di un flash integrato sulla compatta, che invece manca sulla nuova mirrorless.
Fujifilm X-E5: a confronto con X100IV, X-T5 e X-E4
Caratteristica | FUJIFILM X-E5 | FUJIFILM X100VI | FUJIFILM X-T5 | FUJIFILM X-E4 |
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Attacco obiettivo | FUJIFILM X mount | Obiettivo a focale fissa FUJINON | FUJIFILM X mount | FUJIFILM X mount |
Sensore immagine | 23,5mm x 15,7mm (APS-C) X-Trans CMOS 5 HR | 23,5mm x 15,7mm (APS-C) X-Trans CMOS 5 HR | 23,5mm x 15,7mm (APS-C) X-Trans CMOS 5 HR | 23,5mm x 15,6mm (APS-C) X-Trans CMOS 4 |
Numero pixel effettivi | 40,2 milioni di pixel | 40,2 milioni di pixel | 40,2 milioni di pixel | 26,1 milioni di pixel |
Processore d’immagine | X-Processor 5 | X-Processor 5 | X-Processor 5 | X-Processor 4 |
Supporto memoria | SD / SDHC / SDXC (UHS-I / UHS-II / Video Speed Class V90) | SD / SDHC / SDXC (UHS-I) | SD / SDHC / SDXC (UHS-I / UHS-II / Video Speed Class V90) 2x | SD / SDHC / SDXC (UHS-I) |
Sensibilità Foto (Standard Output) | ISO 125-12.800 | ISO 125-12.800 | 125-12.800 | 160-12.800 |
Stabilizzatore d’immagine (Meccanismo) | "sensor shift" con compensazione a 5 assi | "sensor shift" con compensazione a 5 assi | "sensor shift" con compensazione a 5 assi | - |
Efficienza stabilizzatore | 7 stop al centro e 6 stop in periferia (con XF35mmF1.4 R) | 6.0 stop | 7.0 stop (con XF35mmF1.4 R) | - |
Velocità otturatore max (Meccanico) | 1/4.000 s | 1/4.000 s | 1/8.000 s | 1/4.000 s |
Velocità otturatore max (Elettronico) | 1/180.000 s | 1/180.000 s | 1/180.000 s | 1/32.000 s |
Scatto Continuo CH (Otturatore Elettronico, crop) | Circa 20 fps (crop 1,29x) (JPEG: 168 foto, RAW non compresso: 17 foto) | Circa 20 fps (crop 1,29x) (JPEG: 117 foto, RAW non compresso: 17 foto) | Circa 20 fps (crop 1,29x) (JPEG: 168 foto, RAW non compresso: 23 foto) | Circa 30 fps (crop 1,25x) (JPEG: 29 foto, RAW non compresso: 17 foto) |
Registrazione Filmato (Risoluzione massima) | 6.2K (6240 x 3150) a 29,97p/25p/24p/23,98p | 6.2K (6240 x 3510) a 29,97p/25p/24p/23,98p | 6.2K (6240 x 3510) a 29,97p/25p/24p/23,98p | DCI 4K (4096 x 2160) a 59,94p/50p/29,97p/25p/24p/23,98p |
Mirino (Tipo/Punti) | EVF OLED a colori da 0,39” (2,36 milioni di punti) | Hybrid (OVF/EVF OLED da 0,5” 3,69 milioni di punti) | EVF OLED a colori da 0,5” (3,69 milioni di punti) | EVF OLED a colori da 0,39” (2,36 milioni di punti) |
Monitor LCD | Touchscreen inclinabile da 3.0” (1,04 milioni di punti) | Touchscreen inclinabile da 3.0” (1,62 milioni di punti) | Touchscreen inclinabile (tre direzioni) da 3.0” (1,84 milioni di punti) | Touchscreen inclinabile da 3.0” (1,62 milioni di punti) |
Durata batteria (Foto, Modalità Normale) | Circa 310 scatti | Circa 310 / 450 scatti (EVF / OVF) | Circa 580 scatti | Circa 460 scatti |
Dimensioni (LxAxP) | 124,9 mm x 72,9 mm x 39,1 mm (min. 33 mm) | 128,0 mm x 74,8 mm x 55,3 mm (min. 33,2 mm) | 129,5 mm x 91 mm x 63,8 mm (min. 37,9 mm) | 121,3 mm x 72,9 mm x 32,7 mm |
Peso (incl. batteria e scheda) | Circa 445 g | Circa 521 g | Circa 557 g | Circa 364 g |
Fujifilm X-E5: un ritorno alle origini
Caratterizzata da sempre da un mirino elettronico laterale in stile telemetro (OLED da 2,36 milioni di punti), la serie X-E si è affermata per il suo equilibrio tra compattezza e prestazioni, spesso ereditate dai modelli superiori. La nuova Fujifilm X-E5 riprende questo approccio, introducendo però aggiornamenti tecnici rilevanti che ne ridefiniscono le ambizioni.
La fotocamera adotta il sensore X-Trans CMOS 5 HR da 40,2 megapixel, già noto per le sue ottime prestazioni, abbinato al processore X-Processor 5, come del resto avviene anche sulle sorelle maggiori più sportive. Ma la novità più significativa è rappresentata dall’arrivo dello stabilizzatore IBIS integrato nel corpo macchina, una prima assoluta per la serie X-E. Il sistema offre una compensazione fino a 7 stop al centro e 6 ai bordi, riducendo il divario prestazionale con modelli come X-T5, rispetto ai quali ora la distanza si assottiglia. La sensibilità ISO va da 125 a 12.800 nativi, con espansione 64–51.200.
Le prestazioni sul piano dello scatto sono interessanti, anche se la X-E5 non nasce con una vocazione sportiva. L’otturatore meccanico arriva a 1/4.000s, mentre l’elettronico tocca 1/180.000s. X-T5 offre un otturatore meccanico più performante, fino a 1/8.000s. La raffica raggiunge 20 fps in crop 1,29x, 13 fps a piena risoluzione con otturatore elettronico e 8 fps con quello meccanico. Non manca la modalità pre-shot da 1 secondo, mutuata dalle fotocamere della serie X-H.
L’autofocus è lo stesso delle sorelle maggiori, sportive incluse: sfrutta algoritmi AI in grado di riconoscere volti e occhi umani, ma anche animali, uccelli, veicoli, motociclette, treni e aerei. Come avevamo potuto testare su X-H2S, l'autofocus di casa Fuji è ora davvero performante e il riconoscimento dei soggetti efficace e sicuro e anche il nuovo pancake riesce a tenere il passo dell'AF senza problemi.
Sul piano costruttivo, il corpo guadagna un nuovo livello di finitura con la calotta superiore in alluminio ricavato dal pieno, un dettaglio che richiama l’impostazione della GFX100RF. Sulla stessa calotta compare una ghiera dedicata alle simulazioni pellicola, con accesso diretto a tre preset personalizzabili. La leva anteriore, personalizzabile, consente di modificare parametri come modalità di visualizzazione, rapporto d’aspetto e zoom digitale, richiamando l’esperienza d’uso della compatta X100VI.
Il retro ospita un display touchscreen da 3 pollici inclinabile, capace di ruotare di 180° in avanti per selfie e video. Il mirino elettronico propone la modalità Display Classico, pensata per chi apprezza un’interfaccia minimale in stile analogico, con informazioni ridotte all’essenziale.
In ambito video, la X-E5 registra in 6.2K a 30p e in 4K 60p, mentre la modalità High Speed consente di spingersi fino a 240 fps in Full HD. L’autonomia è affidata alla batteria NP-W126S, con stima di circa 400 scatti per carica. La connettività include USB-C (anche per la ricarica), Micro HDMI e jack da 3,5mm per microfoni esterni. In dotazione è incluso anche un adattatore USB-C/3,5mm per il collegamento di cuffie. Il peso si attesta intorno ai 445 grammi.
Fujifilm X-E5: un ritorno alle origini
Se siete appassionati delle Fuji-X fin dai loro esordi, non potrete che apprezzare la nuova Fujifilm X-E5. Chi vi parla era passato al sistema mirrorless X Series con X-E2, salvo poi passare a X-T3 per l'evidente gap di prestazioni che si era venuto a creare con la serie E. Ora il nuovo modello ristabilisce gli equilibri e - salvo qualche caratteristica utile solo per le foto più dinamiche - anche la famiglia X-E ha prestazioni al passo con le top di gamma, ampliando così la scelta a disposizione dei FujiLovers e permettendo di scegliere X-E5 senza dover scendere troppo a compromessi.
I tecnici Fujifilm hanno fatto un ottimo lavoro in termini di ergonomia, riprendendo alcuni particolari da X100IV. Uno di essi è il doppio comando sul frontale a portata di indice, che su X100VI offre una levetta per commutare i modi di utilizzo del mirino ibrido e che invece su X-E5 assume il ruolo di controllo del teleconverter da un lato e della modalità di visualizzazione dello zoom digitale dall'altro (1:1 o come ritaglio dell'inquadratura totale) con la pressione breve e di attivazione/disattivazione ricetta corrente e selezione del rapporto d'aspetto con la pressione prolungata. La pressione del tasto invece regola di default la commutazione automatica o manuale tra mirino e schermo. Tutte queste funzioni sono personalizzabili da menu e questa possibilità regala a una semplice levetta la capacità di gestire molti parametri e di diventare il centro di controllo della fotocamera sempre a portata di indice. Tra gli altri tasti personalizzabili troviamo quello di fianco al comando di scatto e al posteriore il tasto AEL/AFL, ma anche il tasto Q per chi non ama l'utilizzo del Quick Menu.
Ulteriore controllo è dato dall'interfaccia touch: trascinando il dito dai 4 lati si hanno ulteriori 4 scorciatoie, anche se il funzionamento sul campo non è così preciso come quello a cui ci hanno abituato gli smartphone e forse l'utilizzo del touchscreen per spostare al volo il punto di messa a fuoco resta la funzione più efficace. Sul lato a sinistra del display troviamo il selettore della modalità di messa a fuoco e lo sportello che copre i connettori jack 3,5mm per microfoni esterni, microHDMI e USB-C, quest'ultimo utilizzabile come uscita cuffie con l'adattore fornito in dotazione in confezione.
Tornando alla calotta superiore, a sinistra della slitta flash troviamo l'oblo sulla ghiera posta sul retro a destra del mirino. Essa è uno dei punti focali di questa fotocamera e permette di cambiare in modo molto veloce la simulazione pellicola, ma non solo. Sono presenti anche 3 ricette personalizzabili e la modalità Custom, che mette a disposizione ulteriori profili tutti da personalizzare.
Fujifilm X-E5 è una di quelle fotocamere che mette a disposizione tutti gli strumenti per l'utilizzo in modalità manuale, soprattutto in accoppiata con le ottiche Fujinon XF, quelle dotate di ghiera dei diaframmi fisica sul barilotto dell'obiettivo. La ghiera dei tempi è un chiaro richiamo al passato e la sensibilità ISO può essere regolata tramite la ghiera frontale: forse avremmo preferito la soluzione adottata - ad esempio - su GFX100RF, con le sensibilità regolabili sollevando la ghiera dei tempi, come avveniva in molti casi ai tempi della pellicola, ma probabilmente questo avrebbe reso questa X-E5 troppo vicina a un'ipotetica X-Pro. Tra le ghiere fisiche sulla calotta troviamo anche quella della compensazione dell'esposizione, mentre in manuale la ghiera posteriore permette la regolazione fine dei tempi a passi di 1/3 EV.
Bella la pellicola con effetto chiarezza, ma c'è un prezzo da pagare
Vista anche l'interfaccia ottimizzata per l'uso di 3 ricette più una modalità custom, su questa X-E5 vale il discorso fatto per X100VI, in cui la fotografia 'in stile pellicola' è quella più divertente e creativa da usare, potendo sempre contare sui RAW nel caso in cui si voglia prendere un'altra direzione creativa. Unica pecca che resta, ma c'era da aspettarselo non essendo cambiato l'hardware rispetto alle ultime uscite, è la permanenza del ritardo dopo ogni scatto effettuato con il parametro della Chiarezza attivato, che può portare a più di un secondo di attesa per riprendere a scattare (e a perdere magari qualche scatto durante la street photography). Peccato perché avere sul risultato finale un tocco di chiarezza dona un look ancora più vintage ad alcune simulazioni pellicola, ma nonostante il piacevole impatto estetico, quello della mancanza di fluidità di scatto ci ha sempre portato alla fine a disattivare la funzione.
Il mirino ha una risoluzione inferiore a quella delle top di gamma di casa e utilizzo il solito pannello OLED da 0,39" e 2,36 milioni di punti, ma la buona ottica permette una buona resa, anche se con un ingrandimento non certo da primato e pari a 0,62x. Visto il posizionamento della fotocamera il mirino fa egregiamente il suo lavoro, anche se il pannello da 3,69 milioni di punto con ingrandimento 0,80x delle sorelle maggiori è visivamente meglio. Strano il passo indietro sul display da 3", che torna alla risoluzione di 1,04 milioni di pixel, rispetto al modello precedente da 1,62. In linea con il posizionamento anche lo slot SD singolo che condivide lo sportello di accesso con la batteria. Essa è la classica NP-W126S condivisa da molti modelli.
Pur essendo in grado di registrare video 6,2K/30p e 4K/60p non siamo di fronte a una vera e propria fotocamera ibrida, soprattutto in termini di ergonomia. Se da un lato il display basculante ruotabile di 180° e orientabile in avanti potrebbe far pensare a una fotocamera per content creator, manca un tasto di avvio rapido della registrazione video (non c'è nemmeno l'opzione per crearne uno con le personalizzazioni) e per passare in modalità filmato è necessario agire sul comando drive e selezionate la funzione tramite il joystick. Se poi troviamo la presa jack per i microfoni esterni, come detto per avere l'uscita cuffie è necessario impegnare la porta USB-C con un adattatore.
Uno screenshot dal video 6,2K
Per quanto riguarda il ritaglio dell'immagine in modalità video è possibile registrare il 4K/30p su tutta la larghezza del sensore, mentre se si sceglie il 6,2K e i formati 4K HQ che da esso derivano per registrazione in oversampling si ha un ritaglio 1,23x. Il 6,2K è registrato in modalità pixel 1-a-1 e a fronte di un sensore da 6864 x 5152 pixel (3:2) i filmati hanno risoluzione 6240 x 3150 pixel (16:9). Anche la registrazione 4K/60p vede un crop, anche se più contenuto e pari a un fattore 1,14x.
Prezzi e disponibilità
La Fujifilm X-E5 sarà disponibile da agosto 2025, in versione Black o Silver. I prezzi di listino al pubblico sono i seguenti:
- 1.599,99 euro IVA inclusa per il solo corpo
- 1.849,99 euro IVA inclusa in kit con il nuovo obiettivo XF23mmF2.8 R WR
Con una mossa arguta, Fujifilm ha posizionato il kit con ottica XF23mm F2.8 allo stesso prezzo di lancio di X100VI, mettendo a disposizione un'alternativa quasi del tutto equivalente a chi non vuole fare il passo restrittivo alla focale fissa. Per quanto riguarda il prezzo solo corpo, sicuramente qualcuno avrà storto il naso, ricordando che X-E4 era stata lanciata a 919,99 € (1.119,99 € in versione kit con ottica XF27mm F2.8 R WR (Mark II). Certo sono passati 4 anni e mezzo, ma siamo ben sopra il livello dell'inflazione. C'è da considerare però il fatto che con il sensore ad alta risoluzione X-E5 fa anche un netto salto di qualità ed è un mezzo fotografico più assimilabile a una X100VI con ottica intercambiabile che a una semplice evoluzione del modello precedente.