Sony A9 Mark III, la prima 35mm con Global Shutter

Sony A9 Mark III, la prima 35mm con Global Shutter

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“Il suo know-how ha permesso a Sony di produrre la prima mirrorless Full Frame con sensore Global Shutter al mondo. Si chiama A9 Mark III, scatta raffiche da 120 fps e sincronizza il flash con qualunque tempo di posa. Una pietra miliare. ”

Corpo macchina

La Sony A9 Mark III utilizza identica struttura (con impugnatura verticale solo opzionale) e disposizione dei comandi della capostipite. Escludendo l’inedito pulsante C5 frontale, l’evoluzione ha riguardato unicamente alcuni affinamenti ergonomici, il più evidente dei quali riguarda l’impugnatura che, seguendo il trend di altri modelli recenti, è ora più ampia e meglio sagomata. I più attenti noteranno, dal confronto con l’originale, una ghiera frontale ora inclinata verso l’alto e un pulsante di scatto maggiormente inclinato verso il basso, in modo che l’indice passi tra i due con più facilità. Le maggiori dimensioni della Mark III, apparentemente importanti (circa 136x97x83 mm contro 127x96x63 mm), sono quasi interamente imputabili proprio all’impugnatura, mentre la fotocamera in sé, tra le mani, non pare sostanzialmente più ingombrante dei modelli che l’hanno preceduta. Il guscio esterno in lega di magnesio e un’ampia dotazione di guarnizioni proteggono la preziosa elettronica da urti, polvere e umidità.      


1 – L’impugnatura è l’elemento che si è evoluto maggiormente tra le generazioni di A9. Ora è decisamente più pronunciata e sagomata, con la ghiera e il pulsante di scatto orientati in modo da facilitare movimento dell’indice. Le dimensioni sembrano cresciute molto (20mm in spessore), ma è quasi tutto dovuto all’impugnatura più profonda (e decisamente più confortevole).
2 – Una delle poche modifiche ai comandi della A9 III è la comparsa di questo ulteriore pulsante custom, pensato da Sony soprattutto per gestire le opzioni della nuova, velocissima raffica.
3 – Protagonista della vista anteriore è ovviamente il sensore con Global Shutter, star di questo modello. Non è previsto otturatore, ma esiste una tendina a sua protezione che si abbassa a fotocamera spenta.

1 – Invariata disposizione di comandi per le due ghiere di sinistra, che comandano avanzamento e messa a fuoco. Aggiunta, rispetto alla capostipite da 20 fps, la posizione H+.
2 – Più "pulita" la ghiera dei programmi, che offre i programmi PASM, un programma Auto e tre posizioni custom, rinunciando alla modalità filmato e alla modalità Slow e Quick (che, lo ricordiamo, arrivava a 120 fps a risoluzione Full HD). Seguendo il trend già visto su altri modelli recenti, la ghiera di destra, prima a funzione fissa assegnata alla compensazione esposimetrica (con stampigliatura), ora è una generica ghiera multifunzione.  

1 - Il display posteriore è un 3,2" da 2,1 milioni di punti, completamente articolato.
2 – Il mirino EVF è il top di gamma attualmente disponibile in casa Sony (e non solo): un OLED da 0,64” da ben 9,4 milioni di punti (2048x1526 pixel), caratterizzato da ingrandimento e distanza di accomodamento dell’occhio particolarmente generosi – 0,9x e 25mm, rispettivamente.
3 – Rivisti (in meglio) anche alcuni comandi sul dorso. Il pulsante video, ora più a destra, si raggiunge senza l’ostacolo del mirino. Il pulsante AF-On è ora leggermente più a destra, in una posizione che asseconda meglio la naturale rotazione del pollice. Il joystick, infine, ha ora una superficie utile più ampia e zigrinata, che ne migliora il grip.
4 – Aggiornato anche il comparto memoria, che mette a disposizione due slot multiformato capaci di accogliere, indifferentemente, schede SD UHS-II e CFe Type A.