Canon EOS 90D, grande velocità per sport e natura, al giusto prezzo – La prova

Canon EOS 90D, grande velocità per sport e natura, al giusto prezzo – La prova

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Con la nuova 90D, le EOS a 2 cifre tornano a puntare in alto. Corpo funzionale e prestazioni equivalenti a quelle della 7D Mark II, offerte a un prezzo sensibilmente inferiore, interesseranno un vasto pubblico. Molto elevata (forse troppo) la risoluzione del sensore. ”

Qualità d'immagine

Abbiamo iniziato la valutazione della EOS 80D interrogandoci sull'opportunità, per Canon, di mantenere il filtro ottico passa-basso sui suoi modelli. Come noto, il filtro OLP riduce il rischio di comparsa di artefatti nella riproduzione di pattern regolari (effetto moiré) a fronte di una leggera "sfocatura" e, quindi, di una minore incisività delle immagini. Se, da un punto di vista tecnico, questa ricade tra le scelte di campo del costruttore ed è in quanto tale incontestabile, da un punto di vista più generale presta il fianco a qualche critica.

Non si può negare, infatti, come la diversa scelta di molti concorrenti, così come lo "stile smartphone" con cui tutti, volenti o nolenti, abbiamo quotidianamente a che fare, abbia abituato il pubblico a immagini iper-nitide e incise. In questo scenario, le immagini più morbide prodotte dalla EOS 90D appaiono un po' datate.    

RAW-100ISO
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JPEG-100ISO
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Il livello di dettaglio non si discute: i punteggi MTF, rilevati con l'EF 100mm f/2.8L Macro, superano le 3000 LW/PH, portando la EOS 90D a un passo dalla full frame 6D Mark II e facendole superare nettamente il precedente modello, che (pur testata con un'ottica meno pregiata) si fermava a circa 2500. L'impressione visiva di nitidezza è però data da due fattori: dettaglio e (micro)contrasto, e quanto al secondo aspetto, la EOS 90D è un po' carente.


Confronto tra RAW compresso e non. Anche in caso di elaborazioni molto pesanti, la differenza qualitativa è impercettibile. Clicca per ingrandire.

Il dato MTF espresso in cicli per pixel, che è un indice di sfruttamento del sensore, ci offre qualche informazione aggiuntiva. Ricordando che il massimo teorico è 0,5 c/p, la EOS 90D totalizza 0,33, poco sopra la 80D che faceva registrare 0,32 c/p. Molti concorrenti oggi arrivano a 0,4 e oltre, compresa la EOS 1D X Mark II a cui, pur utilizzando anch'essa un OLP ma avvantaggiata dalla minore densità di pixel, bastano 20 Mpixel per ottenere un quasi identico punteggio assoluto di 3050 LW/PH (0,418[c/p] x 2 x 3648[pixel] verticali).

Ovviamente i sensori con densità di pixel inferiore sono avvantaggiati in questo senso (0,386 c/p per la 6D Mark II, 0,368 c/p per la 5D Mark IV), ma mediamente Canon paga qualcosa rispetto alla concorrenza, anche considerando le big megapixel (Sony A7R Mark IV 0,409 c/p).

100ISO
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800ISO
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1600ISO
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3200ISO
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6400ISO
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12800ISO
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25600ISO
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51200ISO
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Come già fatto per la 80D, e a maggior ragione data la maggior risoluzione del sensore, ci viene dunque da chiederci se non fosse stato preferibile rinunciare al filtro OLP, per sfruttare meglio i 32,5 Mpixel disponibili. Se da un lato, infatti, partendo dal RAW basta "spingere" un po' su Nitidezza e Raggio (ed eventualmente altri parametri che influenzano il micro-contrasto, come Chiarezza) per ottenere immagini incise, dall'altro è evidente che i molti Mpixel si pagano in termini di rapporto segnale/rumore: con 20,9 dB misurati nelle nostre condizioni di prova (6 EV) a 6400 ISO, la EOS 90D è la peggiore APS-C da noi provata finora.


Confronto tra EOS 90D e 80D @ 6400ISO. Clicca per ingrandire.

Cosa significa questo in pratica lo lasciamo raccontare alle consuete immagini del nostro still-life. Osservando le immagini al 100%, si nota la comparsa di grana a sensibilità relativamente basse, come 800 ISO. Naturalmente, e grazie anche all'elevata risoluzione che rende la grana molto fine, il rumore non compromette in modo significativo il dettaglio fino a sensibilità ben superiori (6400 ISO). A 6400 ISO, però, dal confronto con i file prodotti con la 80D, il peggior S/N ratio della 90D si percepisce chiaramente.
I 25.600 ISO, ultima sensibilità considerata nativa, avrebbero potuti essere considerati già "estensione".  

0EV
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+3EV
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+4EV
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+5EV
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Come già osservato con il precedente modello, i JPEG vengono sviluppati in modo deciso ma non eccessivamente aggressivo (il JPEG in-camera a 100 ISO fa registrare 2695 LW/PH con undersharpening dell'11% circa), e applicando, giustamente, filtri de-noise inensi. Anche per questo, il JPEG ottenuto in-camera appare un po' morbido soprattutto se ripreso ad alta sensibilità.

Buone notizie arrivano dalla fedeltà cromatica, che come per tutte le Canon recenti è davvero molto buona, e dalla malleabilità del RAW, che può essere "tirato" tranquillamente di 3 EV senza particolari ripercussioni qualitative. In effetti, spingendosi oltre, non è che la resa del file peggiori drasticamente; compare, semplicemente, un pizzico di rumore cromatico, che è un difetto automaticamente ed efficacemente correggibile in post-produzione.