Canon EOS 90D, grande velocità per sport e natura, al giusto prezzo – La prova

Canon EOS 90D, grande velocità per sport e natura, al giusto prezzo – La prova

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Con la nuova 90D, le EOS a 2 cifre tornano a puntare in alto. Corpo funzionale e prestazioni equivalenti a quelle della 7D Mark II, offerte a un prezzo sensibilmente inferiore, interesseranno un vasto pubblico. Molto elevata (forse troppo) la risoluzione del sensore. ”

Dettagli tecnici e prestazioni

  SPECIFICHE  EOS 90D  EOS 80D
Sensore CMOS APS-C (22,3x14,8mm) CMOS APS-C (22,3x14,9mm)
Risoluzione 32,5 Mpixel - 6960x4640 24,2 Mpixel - 6000x4000
Formato file RAW 14 bit, JPEG
Sensibilità (estensione) 100-25.600 ISO (51.200 ISO) 100-16.000 ISO (25.600 ISO)
Mirino Pentaprisma con copertura 100%.
Ingrandimento 0,95x (0,59x eq. 35mm), eye-point 22mm.
Display TFT 3" (7,6 cm) 1.040.000 punti, touchscreen
Tempi di posa MS: Da 30s a 1/8000 + Posa B
ES: fino a 1/16.000s
Da 30s a 1/8000 + Posa B
Syncro flash 1/250s
Scatto continuo 10 fps max / 58 JPEG o 25 RAW
LV: 11 fps AF-S, 7 fps AF-C
7 fps max / 110 JPEG o 25 RAW
Esposimetro RGB+IR 220.000 pixel, 216 zone

RGB+IR 7560 pixel, 63 zone

Compensazione -5 / +5 EV in passi da 1/3 o 1/2 EV
Bracketing

2, 3, 5 o 7 fotogrammi (passi da 1/3 EVo 1/2 EV): +/-3 EV

Autofocus TTL-CT-SIR CMOS + Dual Pixel CMOS
N° punti (zone) AF

45 punti (45 a croce f/5.6, 27 punti f/8, di cui 9 a croce, punto centrale f/2.8 a doppia croce)

Sensibilità AF

Da -3 a +18 EV (100 ISO)

Video MP4 H.264
4K 3840x2160 - 30p/25p/24p
Full HD 1920x1080 - Max 120/100p
HDR 1920x1080 - 30p/25p
4K Timelapse 3840x2160 30p/25p

MOV / MP4 H.264
Full HD 1920x1080 - Max 60p/50p

Obiettivi compatibili Baionetta Canon EF / EF-S
 I/O    
Memory card SD/SDHC/SDXC (UHS-II) SD/SDHC/SDXC (UHS-I)
Interfacce USB 2.0, HDMI mini, Mic-in, Cuffie, scatto remoto, Wi-Fi, BT

USB 2.0, HDMI mini, Mic-in, Cuffie, Wi-Fi

BODY    
Flash NG 12
Batteria LP-E6N, 1300 scatti LP-E6N, 960 scatti
Dimensioni (LxAxP) 140,7x104,8x76,8 mm

139x105,2x78,5 mm

Peso 701g con batteria e SD 730g con batteria e SD

Una delle maggiori novità della EOS 90D è l'inedito sensore CMOS da 32,5 Mpixel, che debutta contemporaneamente su 90D e sulla mirrorless M6 Mark II. Il salto rispetto ai 24 Mpixel del precedente modello è evidente (la dimensione del singolo fotodiodo si riduce da circa 3,7 a 3,2 μm). Ciò non di meno, Canon ha leggermente espanso la gamma ISO, che per la 90D va da 100 e 25.600 ISO, con possibilità di estensione fino a 51.200 ISO. Mantenuto il tradizionale filtro ottico passa basso. Il processore d'immagine è il DIGIC 8, anche in questo caso un bel salto rispetto al DIGIC 6 della 80D, che del resto ha debuttato tre anni e mezzo prima.

La cadenza di scatto è cresciuta fino a 10 fps, con possibilità, secondo il costruttore, di scattare fino a 25 RAW consecutivi. Si tratta sostanzialmente della stessa specifica della 7D Mark II quando quest'ultima è utilizzata con memory card SD. Il fatto che la 7D Mark II possa utilizzare anche CF, e che il numero dei RAW dichiarati salga in questo caso a 31, o che il numero dei JPEG consecutivi della 7D sia decisamente più alto (130 contro i 58 della 90D) è compensato dal fatto che la EOS 90D introduce un inedito (per Canon) formato RAW compresso che porta il numero degli scatti consecutivi nominali a 39.

Nella nostra prova, abbiamo in realtà rilevato prestazioni migliori. In "modalità mirino", la cadenza di scatto sfiora i 10 fps (9,70 in media) a prescindere dal formato di registrazione, e la raffica viene mantenuta da un minimo di 30 scatti (RAW+JPEG) a un massimo di 68 scatti (JPEG Fine). Interessante il contributo del formato compresso: scattando in solo formato RAW abbiamo registrato 31 scatti consecutivi, mentre in solo formato cRAW ben 57.

Nota: per chi scatta in JPEG, il passaggio dalla 80D alla 90D potrebbe sembrare un downgrade in base alle specifiche riportate in tabella. In realtà, nella nostra prova della 80D abbiamo rilevato solo 54 scatti consecutivi JPEG contro i 110 nominali, dunque nessun reale passo indietro.  

In modalità LiveView abbiamo rilevato una cadenza di scatto superiore alle specifiche (11,99 fps).
Test eseguiti con SD UHS-II da 299 MB/s in scrittura.  

Il sistema AF tradizionale rimane quello della 80D, e può contare su 45punti a croce f/5.6, ben 27 dei quali rimangono attivi fino a f/8, e 9 di questi 27 rimangono a croce. Si tratta dunque di un sistema ben calibrato per una fotocamera consumer, che verosimilmente monterà soprattutto ottiche EF standard ed EF-S, tipicamente caratterizzate da apertura massima f/5.6 all'estremo tele, ma che non disdegna di poter montare e utilizzare efficacemente un'accoppiata come il 300mm f/4 con moltiplicatore 2x, apprezzata tra i naturalisti dilettanti per le buone prestazioni e il prezzo non proibitivo.

La reattività è eccellente: con meno di un decimo di secondo richiesto per agganciare il soggetto con prefocus, e un'ottima velocità complessiva del 18-135mm USM, si ha sempre impressione di risposta istantanea.  


Una miglioria a questo sistema AF deriva dall'adozione di un nuovo e più sofisticato esposimetro da 220.000 pixel a 216 zone (erano 7560 pixel e 63 zone per la 80D). Grazie a lui, e alle informazioni aggiuntive che è in grado di comunicare al sistema iTR, è ora possibile avere l'inseguimento del soggetto con priorità del volto anche lavorando attraverso il mirino ottico. 

Migliorato anche l'AF Live View, che nelle EOS attuali sfrutta l'ormai nota tecnologia Canon Dual Pixel CMOS. In questa recente implementazione, il fotografo ha accesso a niente meno che 5481 posizioni selezionabili con punto AF singolo, che complessivamente coprono circa l'88% del fotogramma in orizzontale e pressoché il 100% in verticale.  Come già osservato in altri modelli dotati di questo tipo di sensore, la reattività AF in Live View, pur non essendo esattamente altrettanto fulminea, è paragonabile a quella che si sperimenta inquadrando con mirino.

Anche se, tra tante mirrorless, sembra ormai scontato, vogliamo sottolineare la copertura del 100% del campo inquadrato del mirino ottico che, al pari dell'otturatore da 1/8000s con syncro flash di 1/250S, fino a non molto tempo fa era prerogativa dei modelli "pro". Già la 80D offriva queste caratteristiche, a cui la 90D aggiunge la possibilità di scattare con otturatore elettronico fino a 1/16.000s. 

Il reparto video beneficia dell'introduzione del 4K, in formato MP4 e senza crop (anche se, volendo, il ritaglio può essere abilitato da menu per ridurre il fenomeno del rolling shutter). Il frame rate è 30p/25p per il formato 4K e 60p/50p per il Full HD, con possibilità in quest'ultimo caso di abilitare la cattura ad alta velocità 120p/100p, che consente di ottenere uno slow motion 5x riproducendo a 24p. A proposito di 24p, questo frame rate, inizialmente non previsto, è stato introdotto sia per 4K sia per Full HD con il firmware 1.1.1.


Interessante la possibilità di registrare video HDR Full HD (la fotocamera alterna esposizioni diverse su due fotogrammi consecutivi ed equalizza in-camera) e di applicare una serie di effetti di intensità regolabile ai filmati, come Sogno/Ricordo (vignettatura positiva o negativa accompagnata a desaturazione), Vecchi film, Bianco e nero ad alto contrasto ed effetto miniatura.

Disponibili la registrazione time-lapse e la stabilizzazione elettronica in-camera (che comporta un ritaglio dal 10% al 30% in funzione dell'intensità di stabilizzazione applicata). La messa a fuoco Dual Pixel CMOS AF assicura come sempre transizioni dolci e, a patto di registrare in modalità PASM con punto di messa a fuoco manuale, consente di scegliere la rapidità di transizione, qualcosa che i cineasti in erba più esigenti apprezzeranno certamente. 

Sul fronte dell'I/O, la EOS 90D aggiunge il Bluetooth a supporto della comunicazione Wi-Fi già presente sulla 80D. Rimane però purtroppo ancorata allo standard USB 2.0 con connettore Micro-B.

Un altro limite è dato dal singolo slot SD, che però è ora UHS-II. Limite, a nostro avviso, più formale che sostanziale, dato che i professionisti che necessitano davvero del doppio slot per non interrompere mai il flusso di lavoro sono un numero percentualmente esiguo, e probabilmente nessuno di loro abbandonerà la 1Dx Mark II/III per la 90D. Disponibile, infine, un'uscita HDMI Type C per la registrazione su dispositivi esterni di un flusso 8bit 4:2:2.

L'alimentazione è garantita dalla stessa batteria LP-E6N del modello precedente (compatibile anche con le precedenti LP-E6, a beneficio di chi possiede modelli più datati). L'autonomia, però, è cresciuta sensibilmente, e ora arriva a 1300 scatti (450 in Live View), superando quella dei modelli "pro" di qualche anno fa come la 5D Mark III. La 80D si fermava a 960/300 scatti.