Canon EOS 90D, grande velocità per sport e natura, al giusto prezzo – La prova

Canon EOS 90D, grande velocità per sport e natura, al giusto prezzo – La prova

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Con la nuova 90D, le EOS a 2 cifre tornano a puntare in alto. Corpo funzionale e prestazioni equivalenti a quelle della 7D Mark II, offerte a un prezzo sensibilmente inferiore, interesseranno un vasto pubblico. Molto elevata (forse troppo) la risoluzione del sensore. ”

Corpo macchina

La struttura del corpo macchina ricalca in gran parte quella della 80D, che a sua volta ricalcava quella delle precedenti EOS a due cifre, ma con una fondamentale differenza: la reintroduzione del Multicontroller, assente su EOS 60D, 70D e 80D. Basta questo dettaglio, a nostro avviso, a far sì che l'utente prosumer possa guardare con interesse alla EOS 90D, laddove nel recente passato sarebbe stato spinto verso la linea 7D.

Per quanto ci riguarda, avremmo gradito un ritorno al passato ancora più deciso, con l'abbandono del PAD concentrico alla ghiera secondaria, la cui funzione viene svolta in tutto e per tutto dal Multicontroller. La presenza del PAD, infatti, interferisce con l'utilizzo della ghiera.

D'altro canto, la sua presenza è motivo di continuità con i modelli di fascia inferiore e potrà dunque essere apprezzata da chi proviene dalle reflex più economiche o dalle mirrorless APS-C EOS M.       

1 – L'ampia impugnatura assicura presa e stabilità ottimale, e rimane un valido motivo per preferire una reflex a una mirrorless.
2 – Il sensore Dual Pixel CMOS da 32,5 Mpixel stabilisce un record di risoluzione per sensori APS-C. Nemmeno la Sony A7R IV, con i suoi 61 Mpixel, ha una densità tanto elevata…   

1 – La ghiera dei programmi offre le classiche modalità PASM, la modalità guidata Creative Auto, due posizioni Custom, una serie di filtri creativi e le immancabili Scene, entro cui ricadono anche le modalità multi-scatto Scatto notturno manuale e HDR.  In modalità filmato, selezionare il programma Scene equivale ad attivare la registrazione filmato HDR.
2 – Display superiore e comandi rapidi, tutti a singola funzione, sono rimasti immutati rispetto alla 80D – non c'era nulla da migliorare in quest'area.
3 – La scelta del numero di punti AF avviene premendo ripetutamente il piccolo pulsante Selezione punto AF, posto tra pulsante di scatto e ghiera principale. Il layout di questi controlli è, a nostro giudizio, ottimale.

1 – Il display posteriore da 3" e 1.040.000 punti di risoluzione, invariato rispetto alla 80D, è incernierato a sinistra e consente una rotazione di 180° e 270° sui due assi.
2 – Il mirino copre il 100% del campo inquadrato, con un ingrandimento equivalente a circa 0,6x e una buona estrazione pupillare (22mm), che lo rende piuttosto confortevole. Come ormai consuetudine, un display LCD trasparente offre, a richiesta, alcune informazioni aggiuntive (griglie di composizione, livella elettronica e avviso flicker), riducendo il gap tra reflex e mirrorless.
3 – La grande novità della EOS 90D è la reintroduzione del Multicontroller, che ha forzato una leggera riorganizzazione dei pulsanti sul dorso: il pulsante Quick è stato spostato verso il basso, dove in precedenza si trovava il pulsante Play che, a sua volta, ora è stato sistemato accanto al Cestino. Inutile ribadire ancora come questa soluzione sia a nostro avviso largamente migliorativa. Il PAD rimane presente, e può essere utilizzato in alternativa al Multicontroller per spostare il punto AF; a questo proposito, vale la pena notare come, nel menu di personalizzazione pulsanti, Multicontroller e PAD siano raggruppati sotto la medesima voce, e debbano quindi obbligatoriamente svolgere la stessa funzione.