Nikon D7500, compatta e versatile reflex APS-C con prestazioni insospettabili

Nikon D7500, compatta e versatile reflex APS-C con prestazioni insospettabili

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Chi già conosce la famiglia Nikon D7xxx non si lasci ingannare: la D7500 è più simile alla D500 che ai precedenti modelli della stessa serie, e offre per questo prestazioni velocistiche da "vera sportiva". A un prezzo interessante. Ecco la nostra recensione completa”

Corpo macchina

Pur nel solco della tradizione e con minime modifiche visibili, lo chassis della Nikon D7500 è stato completamente riprogettato in favore di un design monoscocca che ha già debuttato con successo sulle linee D3xxx e D5xxx, e che ora è utilizzato anche dalla D750. Il materiale è un avveniristico reticolo in fibra di carbonio impregnato con resina termoplastica (nylon 6) noto come Sereebo.

A differenza della D750 e delle precedenti D7xxx, sono scomparse le piastre in lega di magnesio superiore e posteriore deputate a irrobustire la struttura. Il risultato è un corpo macchina leggermente più compatto e leggero, eppure caratterizzato da un'impugnatura più pronunciata e confortevole, ma ovviamente meno attrezzato a sopravvivere a incidenti molto gravi.

Come da tradizione Nikon, materiali, pulsanti e azionamenti vari (compreso il meccanismo di supporto del display orientabile) appaiono di eccellente qualità e danno la piacevole sensazione di prodotto nato per durare a lungo

1 - Il nuovo chassis regala alla D7500 un'impugnatura più pronunciata, nonostante i 2,5 millimetri in meno in altezza e 3,5 millimetri in meno in spessore. Il pulsante Pv (anteprima profondità di campo) è ora un normale pulsante Fn personalizzabile. Netta la sensazione di elevata qualità dei materiali, come da tradizione Nikon.
2 - Ormai tradizionale anche il praticissimo comando AF/M (con pulsante centrale per scelta della modalità autofocus), da azionare con la mano sinistra.
3 - Invariati i pulsanti superiori per controllo bracketing, attivazione e compensazione flash.

1 - La ghiera dei programmi, invariata rispetto ai modelli precedenti, prevede i programmi PASM, due modalità full-auto (con o senza flash), due posizioni custom, 16 Scene e 10 Effetti.
2 - Nella zona superiore destra si nota la maggiore differenza con i modelli precedenti: il pulsante per la selezione della modalità esposimetrica ha (giustamente) lasciato posto al pulsante ISO. Tutti sono ora disposti a raggiera intorno al pulsante di scatto.

1 - Poche le modifiche al layout del dorso: i pulsanti "Info" e "i" (impostazione rapida) sono stati grossomodo invertiti, con quest'ultimo che, più coerentemente, si trova ora sullo stesso lato del PAD e delle ghiere di comando con cui deve essere utilizzato.
2 - Il mirino offre un ingrandimento leggermente minore rispetto alla D500, risultando comunque confortevole anche in virtù della distanza di accomodamento dell'occhio leggermente superiore. Nel complesso, un ottimo mirino. Immediatamente sopra, un sensore di prossimità spegne il display posteriore quando non serve.  
3 - Il display posteriore da 3,2" è ora orientabile e touch-screen, con possibilità di gestione menu, riproduzione e controllo del punto di messa a fuoco in modalità Live View. Il numero di punti (922.000) è inferiore rispetto alla D7200, ma non la risoluzione, che rimane VGA 640x480. Cambia infatti la tecnologia, che passa da RGBW a RGB.
4 - Uno dei downgrade più vistosi rispetto alla D7200 riguarda lo slot di memoria, ora singolo. Per molti utenti, l'impatto pratico di questa mancanza sarà però modesto.