Nitidezza ai bordi del fotogramma
Passando dal centro ai bordi del fotogramma, l'XF 18-55mm mostra una perdita contenuta. Esemplare il caso della focale 18mm, per la quale il valore massimo MTF passa da 2500 LW/PH quasi costanti tra f/4 e f/11 a 2000 LW/PH quasi costanti tra f/2.8 e f/8.
Risultati analoghi si riscontrano anche alle focali superiori, pertanto è possibile concludere sinteticamente che la caduta di nitidezza tra centro e bordi è minima e che anche ai margini del fotogramma si ottiene un elevato livello di dettaglio.
L'XC 16-50mm è, dei tre, quello che soffre maggiormente ai bordi dell'immagine. La buona notizia è che il comportamento alle focali intermedie è comunque molto buono: a 23mm, ad esempio, vanta ancora tra le 2000 e le 2500 LW/PH tra f/4 e f/11, che è un dato eccellente, e a 35mm si superano le 2000 LW/PH a f/5.6 e f/8. Agli estremi della gamma focale l'immagine è, viceversa, meno incisa.
L'XF 16-55mm esibisce complessivamente il miglior comportamento anche ai bordi. A 16mm, 23mm e 35mm fa registrare costantemente più di 2000 LW/PH a qualsiasi diaframma tranne l'estremo f/22.
L'unico comportamento degno di nota, che non cambia l'ottimo giudizio ma che è utile per il fotografo conoscere, è che in prossimità della focale massima, cioè a 50-55mm, è necessario diaframmare fino a f/5.6 per ottenere (quasi) la stessa nitidezza che a focali più corte quest'ottica garantisce anche alla massima apertura.