Ricoh CX2: figlia di una buona tradizione

Ricoh CX2: figlia di una buona tradizione

di Matteo Cervo , pubblicato il

“Ricoh CX2 è una fotocamera compatta che sostituisce il precedente modello CX1. Caratterizzata da uno zoom grandangolare da 10,7x di ingrandimento, vanta 9.3 Mp effettivi su sensore CMOS”

Prova sul campo:gestione immagine

Ricoh CX2 è una compatta che riserva buone soddisfazioni, l'esposizione è sempre bilanciata e lo stesso bilanciamento del bianco basato su di una lettura multi pattern risolve egregiamente le situazioni di luce mista generando una piacevole gradazione di tonalità che legano le luci fredde a quelle calde.


Nella foto sopra bilanciamento del bianco in modalità Multi pattern: vengono mantenute le tonalità calde della luce al tungsteno; Nella foto sotto bilanciamento del bianco automatico senza multi pattern: la luce tungsteno viene compensata con una dominante fredda ben visibile sul soffitto.


Test eseguito con due fonti di luce differenti: luce esterna ambiente ed illuminazione del soggetto con lampada al tungsteno; Nella foto superiore è stato impostato il bilanciamento del bianco per luce tungsteno mentre nella foto inferiore si è scelto di lasciare lavorare la fotocamera in bilanciamento del bianco automatico multi pattern.

I preset colore utilizzabili sono tanti e possono essere raggiunti tramite menu oppure impostati autonomamente dal fotografo regolando i parametri di saturazione, contrasto, nitidezza e tinta. In particolar modo abbiamo apprezzato il preset bianco e nero che propone ombre cariche e contrasti decisi, il risultato assomiglia molto a quanto si poteva ottenere in analogico con la pellicola.


Il preset monocromatico ha un contrasto deciso e la grana visibile simula stampe da negativo bianco e nero

La resa che si ottiene dalle riprese macro non lascia delusi, anche a pochi centimetri di distanza la messa a fuoco è rapida e lo stabilizzatore di immagine permette di eseguire scatti nitidi anche in luce ambiente in interno.

Non bisogna però lasciarsi prendere la mano poichè la fotocamera tende sempre a mantenere il valore ISO più basso possibile in relazione al rispetto dei tempi di sicurezza. Spingendovi già ad 800 ISO il rischio è quello di impastare le immagini che rimangono perfettamente leggibili nel loro formato nativo ma accusano una degradazione dei dettagli che diventa visibile man mano che aumentiamo il fattore di ingrandimento od eseguiamo dei tagli immagine troppo aggressivi.

L'obiettivo zoom contenuto nel ridotto corpo macchina permette di sfruttare dalla focale grandangolare equivalente di 28 mm fino alla focale tele equivalente a 300 mm. Il movimento dello zoom è fluido e la velocità consente di avvicinarsi velocemente al soggetto, meno performante risulta invece la retrazione dello zoom per recuperare la focale wide, spesso bisogna attendere un secondo affinchè il comando venga percepito ed eseguito dalla fotocamera.


Ripresa alla focale wide: 28 mm equivalenti


Ripresa alla focale tele dalla stessa posizione della foto precedente: vedi particolare campanile

Nonostante la generosa escursione focale le aberrazioni geometriche sono ben contenute. Dal punto di vista delle aberrazioni cromatiche le prove in controluce non hanno presentato aloni o problematiche legate a fenomeni di flare e il fringing risulta esso stesso molto ridotto come potete osservare dalla immagine seguente.


Un leggero purple fringing affligge i bordi ad alto contrasto

Le aberrazioni cromatiche si riducono ad un leggero purple fringing che risulta visibile sui bordi ad elevato contrasto. In generale la qualità immagine è buona e lascia soddisfatti, anche se il comportamento ai bordi dell'obiettivo soffre una caduta di nitidezza a volte fastidiosa.