Ricoh CX2: figlia di una buona tradizione

Ricoh CX2: figlia di una buona tradizione

di Matteo Cervo , pubblicato il

“Ricoh CX2 è una fotocamera compatta che sostituisce il precedente modello CX1. Caratterizzata da uno zoom grandangolare da 10,7x di ingrandimento, vanta 9.3 Mp effettivi su sensore CMOS”

Sotto la pelle

Ricoh CX2 presenta cinque novità rispetto al modello precedente CX1: in particolare ci riferiamo all'ottica adottata, al sistema di messa a fuoco preventivo e continuo, alla modalità Scene che viene rinnovata nei preset utilizzabili e alla modalità Easy che consente di lasciare tutte le impostazioni di scatto alla fotocamera stessa.

L'obiettivo zoom ha un estensione pari a 10,7X, capaci di coprire il range di focali che da 28 mm arriva fino a 300 mm equivalenti. Un tuttofare che risponde con velocità alla messa a fuoco e alla zoomata. Grazie al sistema di chiusura che sposta alcuni gruppi al di fuori dello schema ottico, l'obiettivo completamente ritratto rimane all'interno del corpo macchina che misura soli 29 mm. di spessore.

Ricoh CX2 mutua dalla sorella CX1, modello antecedente, alcune particolarità come lo scatto ad alta velocità; Ricoh sta applicando la velocità di ripresa a diverse modalità di lavoro concesse dalla fotocamera. Infatti, oltre a potere eseguire scatti a raffica sia a piena risoluzione che a risoluzione ridotta, l'acquisizione in velocità di due fotogrammi consecutivi viene utilizzata per estendere la gamma dinamica elaborando le due immagini a posteriori dal sistema di gestione elettronica.

La prima immagine acquisita in modalità di ripresa DR espone per le alte luci mentre la seconda espone per le basse luci: la fusione dei due scatti in un unico HDR, High Dynamic Range, restituisce una migliore leggibilità della scena che si avvicina maggiormente alla modalità di visione umana.


A sinistra la fotocamera ha scattato con impostazioni normali, a destra si è fatto ricorso alla modalità DR: i contrasti vengono attenuati e qualche dettaglio risulta maggiormente leggibile nelle zone d'ombra, il cielo recupera cromatismo.

Ovviamente, scene in movimento mostrano il limite dell'estensione della gamma dinamica attraverso lo scatto multiplo, i soggetti che si spostano velocemente all'interno dell'inquadratura verranno visualizzati come aloni oppure saranno ripetuti all'interno della fotografia. Il contributo apportato dalla modalità DR non è invasivo e spesso si vorrebbe un'azione più aggressiva.

Come è stato accennato la ripresa a raffica sfrutta sia il formato pieno del sensore che una porzione ridotta: dovendo gestire una minore risoluzione, l'elettronica della fotocamera è così in grado di supportare una più rapida acquisizione in termini di frame rate e un maggior numero di immagini sullo stesso buffer. Nella seguente tabella riassumiamo le impostazioni di scatto a raffica che è possibile impostare sulla Ricoh CX2.

Velocità di ripresa [fps] Immagini per sequenza Risoluzione Tipo file
5 Solo le ultime 15 immagini vengono registrate 9 Mp MPO
30 30 immagini equivalenti ad 1 secondo di registrazione 2 Mp MPO
60 120 immagini equivalenti a 2 secondi di registrazione 640x480 MPO
120 120 immagini equivalenti a 1 secondo di registrazione 640x480 MPO

Le immagini  a raffica vengono salvate in un particolare tipo di file compresso con estensione MPO che permette di spostare l'intera raffica come un pacchetto unico. Attraverso il menu della fotocamera si naviga all'interno del file MPO per visualizzare le singole immagini e scegliere se esportare una o più foto.

Ricoh mostra un'ottima risposta non solo sul fronte dell'acquisizione ma anche per quanto riguarda l'autofocus: il sistema è veloce e accurato, le impostazioni selezionabili dall'utente permettono di gestire dalla modalità multipunto predittivo, alla modalità spot. Fin qui nulla di nuovo se non fosse per due particolarità molto interessanti: la prima riguarda la messa a fuoco preventiva, la seconda la messa a fuoco multipla progressiva.

La messa  a fuoco preventiva consiste nel far lavorare il modulo AF per proprio conto anche quando non stiamo focheggiando attraverso la pressione a mezza a corsa del pulsante di scatto. In pratica il sistema AF è sempre attivo e focheggia ad ogni cambio inquadratura in modo da ridurre i tempi di attesa dovuti alla messa a fuoco nel momento dello scatto.

La messa a fuoco multipla progressiva è una modalità di ripresa attivabile da menu che permette di acquisire sette fotogrammi in sequenza, la fotocamera sposterà gradualmente il piano di fuoco dal soggetto più vicino fino all'infinito in modo da assicurarsi la messa a fuoco corretta anche con quei soggetti difficili come possono essere le riprese macro o lo still life. Le immagini vengono salvate in un file MPO e possono essere esportate singolarmente tramite menu della fotocamera.


Sette immagini vengono scattate in sequenza spostando gradualmente il piano di messa a fuoco

Come è facile intuire, è bene utilizzare questa modalità supportati dalla stabilità di un cavalletto ed evitare scene dinamiche.