Fujifilm GFX 50S II, ora stabilizzata e (più) accessibile

Fujifilm GFX 50S II, ora stabilizzata e (più) accessibile

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Fujifilm aggiorna la sua capostipite medio formato aggiungendo lo stabilizzatore in-camera e riducendo sostanzialmente il prezzo – risulta così una buona scelta per chi vuole, per la prima volta, andare oltre il formato 35mm. ”

Ergonomia ed efficacia

Come l'identica 100S, il corpo macchina è massiccio ma, quanto a peso (900g) e dimensioni, non molto diverso da una reflex 35mm di livello Pro quale EOS 5D Mark IV (800g) o Nikon D850 (circa 1000g). Certo, le ottiche medio formato sono più ingombranti, ed eventualmente quelle di lunga focale potranno cambiare anche radicalmente questa valutazione.

Al momento, però, il sistema non sembra essere votato a un'evoluzione in chiave sportiva, e tra le ottiche attuali, la più "lunga" è il 250mm F4 (circa 150mm equivalenti), che pesa 1425g e porta a un'esperienza d'uso del tutto analoga a quella che si ottiene con le sopracitate reflex equipaggiate con 70-200 f/2.8. 

L'impugnatura, ampia ma sottile, assicura un'ottima presa rimanendo allo stesso tempo comoda anche per chi ha mani piccole.
Il nuovo layout comandi porta a un'operatività già descritta nella recensione della GFX100S, che riassumiamo qui per praticità: è molto diffusa, perché ricalca quella della maggioranza delle fotocamere oggi in commercio, ed è oggettivamente razionale; ciò non di meno, la necessaria convivenza con gli obiettivi dotati di ghiera dei diaframmi porta a qualche fastidiosa incoerenza.


Dimensioni relative di alcune ottiche GF disponibili, dal 50mm F3.5 al 45-100mm F4.

Un esempio? In Priorità di diaframmi, la posizione Auto della ghiera dei diaframmi non equivale a diaframma automatico, ma alla posizione C, cioè il diaframma viene controllato manualmente dalla ghiera di comando anteriore del corpo macchina. In Priorità di tempi, viceversa, la ghiera dei diaframmi diventa ininfluente, cioè il diaframma è sempre automatico, anche se la ghiera è impostato su un valore specifico.

Per assurdo, gli obiettivi più adatti a questo corpo macchina sono quelli privi di ghiera dei diaframmi. Obiettivi, non a caso, come il nuovo GF 35-70mm F4.5-5.6 WR proposto in kit. Si tratta però, al momento, dell'unico obiettivo GF non "R" esistente, e ovviamente per questa sua caratteristica non si adatta ai precedenti corpi macchina Fujifilm dotati di ghiera dei tempi.

Inoltre, anche a fronte di eventuale ampia disponibilità di ottiche senza ghiera, crediamo che pochi utenti Fuji siano disposti a rinunciare a quello che è un vero e proprio tratto distintivo del loro sistema… Un rompicapo che sembra non avere soluzione, e che ci porta a dubitare che la strada scelta per GFX 100S e 50S II sia la migliore.

Al momento, non possiamo che prendere atto della situazione, sottolineando comunque come già la 50S era riconducibile a un'operatività basata esclusivamente sulle ghiere di comando del corpo macchina, pertanto chi ha preferito questo approccio sarà (a maggior ragione) felice dell'ergonomia della 50S II.

In questo contesto, passano un po' in secondo piano altri "peccatucci" ergonomici che è in ogni caso doveroso menzionare, come posizione e dimensioni non ideali dei pulsanti compensazione esposimetrica e AF-On, che rendono soprattutto quest'ultimo difficile da raggiungere per chi ma mani medio-piccole.  

Altro grande tema di questa fotocamera è la già citata messa a fuoco a rilevazione di contrasto. Il giudizio, su questo specifico aspetto, può variare molto in funzione del fotografo e delle sue aspettative, a onor del vero non sempre corrette. Diciamolo chiaramente, a rischio di sembrare al soldo di Fujifilm: la 50S II non vuole prendere in giro nessuno: è una medio formato da 3 fps, che trova la sua naturale collocazione in studio, per fotografia posata o still-life, e nella fotografia di paesaggio.


Le tre visualizzazioni offerte dal display superiore.

In questi contesti, il suo sistema autofocus offre tutto il necessario: una griglia da 425 zone, che copre pressoché tutto il fotogramma risultando praticissima nello still-life, e l'Eye-EF, molto efficace nella ritrattistica.

Detto questo, rappresenta lo stato dell'arte? Certamente no, e il termine di paragone si trova proprio in casa Fuji: si tratta della 100S che, col suo sensore ibrido da 100 Mpixel, ha mostrato un'operatività di tutt'altro livello. Tutto si riduce dunque a una semplice scelta: l'upgrade alla 100S (la differenza sul campo, lo assicuriamo, è più che evidente) vale quei circa 2000 Euro extra sul prezzo di listino (6185 Euro contro 4095 Euro)?

Non abbiamo sentito la mancanza del mirino precedente, che sì, a parità di altre caratteristiche offriva un ingrandimento ancora maggiore, ma già quello della 50S II è un eccellente mirino per ampiezza e fluidità di visualizzazione. Il downgrade che per qualcuno potrà essere importante è dato dal fatto che questo mirino è fisso.


GFX 50S II + GF 110mm F/2 @ F/5.6, 1/125s, 100 ISO, luce flash.

Per quanto ci riguarda, troviamo che rimuoverlo, per usare il solo schermo posteriore, sarebbe una scelta da pazzi, mentre la possibilità di orientarlo (tramite accessorio esterno EVF-TL1, street price oltre 600 Euro) ci ha affascinato molto al momento della prova, ma successivamente abbiamo finito per utilizzarlo pochissimo.  

Non citiamo nemmeno la reattività, perché vale quanto detto poco sopra a proposito di sistema AF: per ciò che deve fare questa fotocamera, non serve di più. Chi invece necessita, o semplicemente desidera, un mirino EVF con prestazioni da sportiva, deve acquistare un altro tipo di macchina (e, in questo caso, nemmeno la GFX 100S è compresa nella lista).

Siamo infine tiepidi riguardo allo stabilizzatore, perché se da un lato è vero che, in base alla nostra esperienza d'uso, le reali prestazioni sono molto lontane da quelle dichiarate, dall'altro, 2 stop di vantaggio rappresentano pur sempre un aiuto concreto