Fujifilm GFX 50S II, ora stabilizzata e (più) accessibile

Fujifilm GFX 50S II, ora stabilizzata e (più) accessibile

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Fujifilm aggiorna la sua capostipite medio formato aggiungendo lo stabilizzatore in-camera e riducendo sostanzialmente il prezzo – risulta così una buona scelta per chi vuole, per la prima volta, andare oltre il formato 35mm. ”

Corpo macchina

A livello di corpo macchina, la GFX 50S II rappresenta un'evoluzione del primo modello, peraltro già implementata dalla GFX 100S (fisicamente identica). Rispetto alla capostipite, Fujifilm ha adottato un più semplice mirino fisso, che offre un ingrandimento leggermente minore dell'originale mobile, e ha rivisto l'ancoraggio del display posteriore riuscendo a ridurre lo spessore di qualche millimetro.

Larghezza e altezza sono aumentate di qualche millimetro, così come è cresciuto il peso, da 825 a 900g. Complessivamente, però, si tratta di differenze tali da non modificare apprezzabilmente l'esperienza d'uso.

Esperienza d'uso che viene invece modificata dalla nuova interfaccia, che sostituisce la storica ghiera dei tempi con una più tradizionale ghiera dei programmi. Ne scende un'operatività più classica, ma non priva di alcune incoerenze. La dotazione di serie include trasformatore di ricarica e relativo cavo USB, soluzione poco efficiente che obbliga a impegnare il corpo macchina per la ricarica; consigliato l'acquisto del doppio caricatore Fujifilm BC-W235, prezzo di listino pari a circa 70 Euro.     


1 – La presenza della ghiera dei programmi rende la GFX 50S II più tradizionale, ma la necessità garantire interoperabilità con l'intero ecosistema Fujifilm genera piccole incongruenze che ne possono complicare l'uso. Disponibili i classici programmi PASM e ben 6 posizioni custom. La ghiera è dotata di blocco di sicurezza contro movimenti accidentali.

2 – L'assenza della ghiera dei tempi lascia più spazio al display superiore, da ben 1,8". È leggibile anche a fotocamera spenta, offre due modalità di visualizzazione (fondo bianco o nero) e tre schermate tra cui scegliere. La più completa è la classica schermata informativa mostrata qui sopra, diversa per foto e video. Sono però disponibili anche l'istogramma e una caratteristica, molto pratica rappresentazione con due ghiere stilizzate (tempi e ISO) che personalmente amiamo molto.


1 – Il mirino EVF è lo stesso della GFX 100S: OLED da mezzo pollice, 3,69M di punti di risoluzione e ingrandimento generoso, equivalente a 0,77x nel formato 35mm. In base alle specifiche, ci si potrebbe lamentare del fatto che la GFX 50, col suo mirino intercambiabile, faceva ancora meglio (ingrandimento 0,85x); ciò non di meno, 0,77x è un ottimo ingrandimento e la GFX 50S II regala senza dubbio l'esperienza visiva da "grande formato".

2 – Il display posteriore da 3,2" conta 2,36 milioni di punti. Offre funzioni Touch e può essere inclinato verso l'alto di circa 135°, verso il basso di circa 45° e, previa pressione di un apposito pulsante di sblocco, verso destra di circa 60°, utile per lo scatto in verticale. Robusto e versatile.

3,4 – Anche la GFX 50S II fa a meno del PAD posteriore, affidando la navigazione tra i menu al joystick (che, fortunatamente, è ora di dimensioni generose e si utilizza comodamente). Questo ha lasciato molto spazio per l'appoggio del palmo, ma ha anche portato a una riorganizzazione generale dei pulsanti che ha pro e contro. Criticabili, a nostro avviso, dimensione e posizione sia del pulsante AF-On sia del pulsante di compensazione esposimetrica (a destra del pulsante di scatto), entrambi piccoli e poco prominenti.