Nikon D780, reflex semiprofessionale con contaminazioni mirrorless – La prova

Nikon D780, reflex semiprofessionale con contaminazioni mirrorless – La prova

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“Nikon aggiorna la sua reflex FX di fascia medio-alta introducendo la D780. 24 mpixel per un'ottima qualità anche ad alti ISO, corpo macchina più affine alla professionale D850 e sensore ibrido per lavorare in Live View come una mirrorless. ”

Qualità d'immagine

Come la D750 prima di lei, con cui condivide risoluzione e presenza di filtro OLP, la D780 produce immagini ricche di dettaglio ma di base piuttosto morbide. "Spingendo" un poco sul parametro Nitidezza, con il 24-120mm f/4G ED parte del kit siamo riusciti a ottenere dal RAW circa 3300 LW/PH, un valore piuttosto vicino al limite teorico del sensore.

Il JPEG in-camera fa ampiamente fronte a questa necessità del sensore, essendo sviluppato in modo decisamente aggressivo – il software di analisi rileva un oversharpening nientemeno che del 15% circa, un valore quasi da smartphone.

In definitiva, chi desidera un file pronto all'uso ha a disposizione un JPEG d'impatto (eventualmente arricchito, se piace il genere, da uno dei numerosi Picture Control, 20 in tutto, o dagli Effetti); chi desidera invece un file più equilibrato, partendo dal RAW può aggiungere nitidezza a piacere.

100 ISO
100 ISO

Nonostante la medesima densità di pixel, il comportamento ad alti ISO della D780 è decisamente superiore a quello della D750. Hanno sicuramente contribuito il nuovo processore d'immagine, la struttura BSI del nuovo sensore e il suo design a doppio guadagno. Del resto, la D750 risale a fine 2014, e sappiamo tutti come 5 anni, in questo settore, siano molti. In termini numerici, abbiamo rilevato un rapporto S/N di 28,9 dB @ 6400 ISO, contro i 27,9 della D750. Poche fotocamere oggi fanno meglio (29,3 dB per la campionessa D5, avvantaggiata dalla minor risoluzione).  

0 EV
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In termini pratici, la grana rimane su livelli molto contenuti fino a 3200 ISO compresi, ma ancora a 6400 ISO il livello di dettaglio è impeccabile. Livello di dettaglio che viene sensibilmente compromesso solo a partire dai 25.600 ISO, che consigliamo come massima sensibilità di lavoro per questa fotocamera. Possiamo, in base a queste considerazioni, attribuire alla D780 un vantaggio compreso tra 1 e 2 stop rispetto alla D750.  

Ottima anche la malleabilità del RAW, che può essere "tirato" di 3 stop con minime ripercussioni qualitative, ma che in effetti fino a 5 stop compresi è indubbiamente utilizzabile.


Segnaliamo, in conclusione, una piccola criticità del nuovo otturatore da 1/8000s, che evidentemente provoca vibrazioni maggiori del precedente modello da 1/4000s. Abbiamo notato l'insorgere di micromosso con fotocamera su treppiede e focali relativamente modeste come la 70mm nell'intorno di 1/8s – qualcosa che non ci capita di vedere spesso. Nulla di grave, ma per gli scatti con tempi lunghi consigliamo di attivare l'opzione scatto silenzioso Live View.