Il flicker è, come noto, l'effetto di sfarfallio causato dalla fluttuazione di luminosità dei monitor, che contribuisce all'affaticamento visivo e che, a seconda della sensibilità del soggetto, può rendere molto stressante la visione prolungata dello schermo.
Il problema, evidentissimo in presenza di monitor CRT, si è molto attenuato con l'avvento dei pannelli LCD, ma ora si ripropone a causa della diffusione della retroilluminazione LED. Il motivo è presto detto: il controllo della retroilluminazione viene solitamente effettuato con l'efficace ed economica tecnica della modulazione di impulso PWM (Pulse Widht Modulation), che prevede di alimentare le lampade di retroilluminazione non in modo continuo, ma con un treno di impulsi dal duty-cycle opportuno - cicli con elevata percentuale di On corrisponderanno a un'illuminazione media elevata e viceversa.
Questa tecnica non ha evidenti controindicazioni se la lampada di retroilluminazione è una CCFL, il cui tempo di risposta, dell'ordine di alcuni millisecondi, è abbastanza elevato da assicurar una luce "continua" anche con frequenze di pilotaggio PWM relativamente basse. I LED, viceversa, hanno tempi di risposta di 3 ordini di grandezza inferiori, cioè si spengono in modo praticamente istantaneo; la stessa tecnica produce così fluttuazioni di luminosità più marcate e visibili.
La soluzione al problema è nota: usare frequenze di pilotaggio PWM molto più elevate o, meglio ancora, alimentare i LED con tensione continua di intensità variabile; quest'ultimo approccio crea però difficoltà nell'assicurare una resa cromatica costante e peggiora la vita utile del LED, incrementando in ultima analisi i costi di produzione. Oggi esistono comunque diversi pannelli dichiarati Flicker-Free, da costruttori quali BenQ, ViewSonic, Dell, LG e, appunto AOC.
Testare se un monitor è Flicker-Free o meno è piuttosto semplice, basta inquadrare lo schermo con la videocamera di un cellulare. Partendo da luminosità 100%, e diminuendola progressivamente, nel caso di schermo con regolazione di luminosità PWM l'effetto di sfarfallio sullo schermo del cellulare si farà progressivamente più evidente al diminuire della luminosità (cioè al diradarsi dei periodi di On).
Per quanto riguarda invece la luce blu, alcuni studi la associano a problemi di degenerazione maculare della retina e a disturbi del sonno.
Molti schermi sono dotati di appositi filtri, ma ovviamente il "trucco" è riuscire a filtrare la luce blu senza peggiorare la fedeltà cromatica. Con i suoi due modelli E2276VWM6 ed E2476VWM6, AOC sostiene di esservi riuscita utilizzano LED con picco di emissione nel blu che passa dai tradizionali 450 nm ai "più sicuri" (secondo il costruttore) 460 nm. Ovviamente, valutare la veridicità di simili affermazioni è impossibile, se non con test clinici sul lungo periodo, ma secondo AOC, quei 10 nm bastano a fare una sostanziale differenza.