Problemi nello sviluppo: il sensore organico Fujifilm sarebbe in ritardo

Problemi nello sviluppo: il sensore organico Fujifilm sarebbe in ritardo

di Roberto Colombo, pubblicata il

“Stando ad alcune fonti il sensore organica - l'arma che Fujifilm sta sviluppando per il futuro - sarebbe in ritardo: fabbisogno energetico e generazione di calore troppo elevati e difficoltà a trovare il processore giusto le ragioni”

Il sensore 'organico' è uno degli sviluppi tecnologici su cui Fujifilm punta per il suo futuro, per rilanciare la sfida dopo quella lanciata con il suo sensore X-Trans, caratterizzato da una matrice colore ridisegnata con una periodicità inferiore a quella del classico reticolo Bayer. Il sensore organico è così chiamato per l'utilizzo di materiali basati sulla chimica del carbonio e non sul silicio per la cattura della luce. In pratica al posto dei fotodiodi che troviamo negli attuali sensori CMOS nel nuovo tipo di sensore la raccolta dei fotoni è demandata a uno strato in materiale organico che converte l'informazione luminosa in elettrica, la quale viene poi processata nel modo convenzionale da un circuito basato sul silicio.

I vantaggi della nuova tecnologia risiedono in una maggiore 'apertura' dei fotodiodi, capaci di raccogliere luce incidente con angoli maggiori di quelli attualmente alla portata dei sensori convenzionali basati sul silicio, oltre a una conversione più efficiente dei fotoni in informazioni elettriche, con indubbi effetti sulla gamma dinamica e sulla sensibilità nativa del sistema. Pare però che sulla strada dello sviluppo del sensore organico si sia frapposti ostacoli che ne stanno ritardando l'arrivo sul mercato. Stando ad alcune fonti citate da FujiRumors i problemi risiederebbero attualmente nella voracità energetica del sistema, nell'eccessivo calore generato - aspetti questi probabilmente accomunati dalla stessa radice - e dalla difficoltà a trovare un processore in grado di gestire correttamente le informazioni generate dal sistema.

Secondo l'autore dell'articolo potrebbe essere questa la ragione del ritardo accumulato da X-PRO2, fotocamera di cui ultimamente si sono un po' perse le tracce. In Fujifilm parla da tempo dello sviluppo del sensore organico, ma come piano futuro e non per lo sbarco immediato su prodotti pronti per il mercato.


Commenti (2)

Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - Info
Per contattare l'autore del pezzo, così da avere una risposta rapida, si prega di utilizzare l'email personale (vedere in alto sotto il titolo). Non è detto che una domanda diretta inserita nei commenti venga verificata in tempi rapidi. In alternativa contattare la redazione a questo indirizzo email.
Commento # 1 di: emanuele83 pubblicato il 09 Dicembre 2014, 16:26
gli piace vincere facile a fujifilm confrontandolo con un vecchio sensore top illuminateed. Adesso tutti i sensori cmos sono back iluminated e gli angoli di cattura sono più grandi a prescindere.
Commento # 2 di: Opteranium pubblicato il 09 Dicembre 2014, 18:49
l'importante è che facciano un bell'oggetto. Se ci vorrà più tempo sapremo aspettare. Fujifilm mi è sempre piaciuta come prodotti e impostazione filosofica.

Con l'x-trans hanno fatto bingo e tutta la serie x, sia mirrorless che compatte, ne è veramente una magnifica incarnazione. Quindi per il momento consigio di aumentare la base commerciale, completare il parco ottiche "x", anch'esso ottimo, e riversare i guadagni in r&d.
E quando sarà pronto ci godremo un altro sensore innovativo