Meyer Optik Görlitz è fallita di nuovo, nonostante i successi su Kickstarter

Meyer Optik Görlitz è fallita di nuovo, nonostante i successi su Kickstarter

di Roberto Colombo, pubblicata il

“La rinascita dell'ottica Meyer-Optik-Görlitz Trioplan 100mm f/2.8 aveva avuto grande successo su Kickstarter, raccogliendo 7 volte il target stimato inizialmente. La produzione però ha sempre faticato e dopo una serie di nuove campagne l'azienda che aveva resuscitato il marchio è in bancarotta”

"A volte ritornano". Titolo di un famoso film e locuzione che ormai sempre più spesso stiamo utilizzando nel mondo della fotografia: l'applichiamo oggi all'ottica Meyer-Optik-Görlitz Trioplan 100mm f/2.8.

Così aprivamo nell'ottobre del 2015 il nostro pezzo sulla rinascita dello storico marchio dei primi del '900, noto per offrire ottiche concorrenti a quelle marchiate Carl Zeiss, ma a un prezzo inferiore. Il marchio nel secondo dopo guerra aveva incontrato diverse difficoltà finanziarie, per poi sparire dal mercato (per altro dopo l'acquisto proprio da parte dei concorrenti di Zeiss). Il gruppo tedesco Globell Deutschland aveva ripreso le redini del marchio qualche anno fa, riprogettato e lanciato nel 2015 un nuovo Trioplan 100mm f/2.8, utilizzando la piattaforma Kickstarter come trampolino di lancio. L'operazione inizialmente aveva funzionato e il crowdfunding aveva raccolto più di 350.000$, in gran parte attirato dal ritorno del particolarissimo 'bubble bokeh' tipico già del primo Trioplan.

Da lì in poi si sono susseguiti diversi altri progetti prima su Kickstarter, poi su Indiegogo, come il Nocturnus II 50mm f/0,95 e il Trimagon 2,6/95, alcuni dei quali partiti ancora prima che il precedente cominciasse le spedizioni. Proprio questo particolare aveva cominciato a far insospettire qualcuno, con il dubbio che le nuove raccolte fondi servissero in realtà per finanziare la produzione dei progetti precedenti.

Alla fine i più dubbiosi hanno avuto ragione: il gruppo net SE/Globell-Deutschland aveva comunicato infatti a luglio di aver deciso di avviare la procedura di delisting dalla Borsa di Monaco. Un paio di settimane dopo l'azienda risultava insolvente e in bancarotta. Recentemente il team PR dell'azienda ha affidato ai social e alle piattaforme di crowdfunding un comunicato che informava gli utenti in merito a un serio incidente automobilistico che aveva interessato il CEO Stefan Immes, uscito gravemente ferito, lasciando l'azienda di 15 dipendenti senza una guida. La decisione è stata quella di avviare una procedura di ristrutturazione dell'azienda. Non c'è però chiarezza in merito ad eventuali rimborsi per chi ha effettuato preordini degli obiettivi tramite le piattaforme di crowdfunding, nel comunicato tali decisioni sono state rimandate alla fine di ottobre.

Qualcuno dei nostri lettori ha partecipato a qualcuna delle raccolte fondi? Che esperienza avete?


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