Leica M11: nuovo gioiello a telemetro, rivisitato

Leica M11: nuovo gioiello a telemetro, rivisitato

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“La Leica M11 continua ovviamente a offrire l'inossidabile fascino della fotografia a telemetro, ma introduce anche soluzioni che la avvicinano a una "comune" fotocamera digitale, facendone il modello M più flessibile e versatile visto finora.”

Dettagli tecnici e prestazioni

 SPECIFICHE
 M11

M10-R

Sensore CMOS 24x36mm
Risoluzione

60,3 Mpixel - 9528x6328

40,89 Mpixel - 7864x5200
Formato file DNG 14 bit, JPEG
Sensibilità (estensione) 64-50.000 ISO 100-50.000 ISO
Mirino Telemetro con correzione parallasse, 0,73x
Display TFT 2,95" / 2.33M punti TFT 3" / 1.036M punti
Tempi di posa MS: 60min - 1/4000s
ES: 60s - 1/16000s
125s - 1/4000s
Syncro flash 1/180s
Scatto continuo 4,5 fps
Esposimetro TTL, sensore principale TTL, luce riflessa dalla prima tendina
Compensazione -3 / +3 EV in passi da 1/3 EV
Bracketing

3 o 5 fotogrammi, 3 EV Max in passi da 1/3 EV

Autofocus Messa a fuoco manuale
N° punti (zone) AF NA
Sensibilità AF NA
Video

NA

Obiettivi compatibili Leica M
 I/O    
Memory card SD UHS-II + 64 GB interni SD
Interfacce

Slitta contatto caldo + VisioFlex, Wi-Fi, Bluetooth

Slitta contatto caldo + VisioFlex, Wi-Fi

 BODY    
Flash -
Batteria 1800 mAh / 700 scatti (CIPA) 1100 mAh / Autonomia non dichiarata
Dimensioni (LxAxP)

139x38,5x80mm

Peso Nero: 530g
Silver: 640g
660g

Il sensore della M11 è un CMOS retroilluminato con risoluzione nativa di 60 Mpixel (9528x6328 pixel), che alla sensibilità base produce file DNG nativi da circa 70 MB ciascuno (63 MB l'esempio del nostro target di risoluzione). Con queste dimensioni del file, il buffer, portato per l'occasione a 3 GB, garantisce 13-15 fotogrammi, mentre la gamma dinamica dichiarata è pari a 14 stop.

Lavorando a 36 Mpixel (7416x4928 pixel), la dimensione del DNG si riduce a circa 40 MB (36,5 nel nostro caso) e il buffer arriva a contenere una trentina di scatti consecutivi. La gamma dinamica sale a 15 stop.
Lavorando a 18 Mpixel (5248x3498 pixel), infine, la dimensione del DNG si riduce ulteriormente a circa 20 MB (19,5 nel nostro caso) e lo scatto continuo diventa illimitato. La gamma dinamica rimane a 15 stop.

In tutti i casi, la fotocamera utilizza l'intera area del sensore, e la profondità colore è pari a 14 bit. Per chi se lo sta chiedendo, sì, il comportamento cromatico è assolutamente omogeneo tra tutte le risoluzioni. Il pixel pitch risulta essere pari a 3,76 micron. Il sensore è rivestito con un particolare doppio filtro UV/IR ottimizzato per gli obiettivi M, ma non utilizza, come da tradizione, alcun filtro ottico passa-basso.     


Vista esplosa delle oltre 1100 parti che compongono la Leica M11

La risoluzione del JPEG, nel caso si registrino entrambi i formati, può essere impostata indipendentemente da quella del DNG (uguale o inferiore, ma non superiore).
Oltre a questo, la M11 mette a disposizione anche uno zoom digitale 1,3x o 1,8x, che corrisponde grossomodo al ritaglio a 36 (39, per essere precisi) e 18 Mpixel. Il DNG verrà salvato in ogni caso in formato intero, con ingrandimento visibile per default ma con la possibilità di tornare all'immagine non ritagliata in qualunque momento. Il JPEG, invece, verrà salvato a risoluzione ridotta, corrispondente, rispettivamente, ai 39 Mpixel e ai 18 Mpixel citati poco sopra.    

Il processore d'immagine è stato aggiornato rispetto alla famiglia M10. Si tratta ora del Maestro III, che garantisce dati di targa pressoché identici a quelli della M10-R nonostante i 20 Mpixel in più di risoluzione del sensore. Abbiamo infatti, anche in questo caso, una cadenza di scatto massima di 4,5 fps, con una profondità della raffica (vedi poco sopra) effettivamente più ampia di quella della M10-R, e la stessa sensibilità ISO massima (50.000). La M11, però, offre una sensibilità base di 64 ISO, superando in questo il precedente modello.

Invariato il mirino, galileiano, che continua a offrire l'inossidabile ingrandimento 0,73x e include le altrettanto tradizionali tre doppie cornici per le focali 35/135mm, 28/90mm e 50/75mm. Le cornici vengono selezionate automaticamente in funzione dell'obiettivo montato, ma è possibile avere un'anteprima dell'inquadratura che si avrebbe con altre focali muovendo la leva anteriore e passando a una delle altre cornici citate.

Come per i modelli precedenti, le cornici offrono correzione del parallasse e corrispondono all'effettivo frame per soggetti alla distanza di 2m. Con soggetto all'infinito, l'immagine finale sarà più ampia di ciò che si osserva nel mirino, dal 7% circa (28mm) al 18% (135mm), in funzione della focale. Viceversa, a distanze inferiori, verrà registrato leggermente meno di ciò che viene indicato dalle cornici.

Nuova invece la batteria, passata da 1100 a 1800 mAh di capacità, che garantisce, secondo lo standard CIPA, 700 scatti utilizzando il telemetro. La batteria si svuota velocemente facendo un utilizzo continuo della modalità Live View ma, di contro, utilizzando la M11 in puro stile Leica, cioè con solo mirino a telemetro, lasciando spento il display posteriore, l'autonomia arriva facilmente a raddoppiare (1700 scatti secondo il costruttore).

Supportati Bluetooth e Wi-Fi, quest'ultimo utilizzato per la connessione all'App FOTOS, che consente di controllare la fotocamera a distanza, geolocalizzare (tramite GPS dello smartphone) e trasferire le immagini. La connessione è agevole grazie al QR Code, e l'App ben fatta ed efficace.

Da sottolineare, per concludere, i 64 GB di memoria integrata che consentono di utilizzare la M11 anche senza SD card inserita. Le foto memorizzate su memoria interna possono essere copiate su SD in un secondo momento (tutte o selezionate).