Luminar AI, intelligenza artificiale al servizio del fotoritocco (facile)

Luminar AI, intelligenza artificiale al servizio del fotoritocco (facile)

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Skylum torna alle origini e introduce, con Luminar AI, uno strumento di immediato utilizzo ma molto potente. L'intelligenza artificiale consente infatti un fotoritocco di eccellente qualità in pochissimi click, senza richiedere alcuna competenza specifica. ”

Gli strumenti classici

Come altre versioni di Luminar recensite in passato, anche Luminar AI non gestisce completamente i file RAW. L’esempio in queste pagine mostra la punte dell’iceberg, cioè una visualizzazione non corretta delle anteprime.

Il vero problema è però che i RAW vengono letti senza tener conto di eventuali impostazioni di sviluppo precedenti. Inoltre, Luminar non salva le impostazioni di sviluppo nel DNG o in un file collaterale, né esporta in DNG. Nel caso di un software con ambizioni professionali, quale era Luminar 2018, lo abbiamo giudicato molto grave. Nel caso di Luminar AI è oggettivamente meno importante, ma contribuisce a identificare il software come strumento "accessorio", da usare in coda al flusso di lavoro, anziché come un software di sviluppo vero e proprio.


Altri "indizi" in questo senso: manca lo strumento istogramma, e persino una chiara e immediata indicazione dei parametri di scatto. Manca un esplicito supporto ai profili degli obiettivi, così non è chiaro in base a quali dati operi la correzione ottica, disponibile nel caso dei RAW per distorsione e vignettatura.
Infine, il motore di gestione dei RAW è poco efficiente dal punto di vista prestazionale e se, come già detto, il software non è particolarmente reattivo in generale, quando si lavora con i file RAW le attese possono arrivare a quadruplicare rispetto a Lightroom.     


Anche per questo, siamo propensi a classificare Luminar AI non come uno strumento di sviluppo, ma per l’appunto come uno strumento di finalizzazione, con cui lavorare preferibilmente su JPEG.

Un peccato, perché molti strumenti classici sono molto validi. Parliamo degli strumenti di correzione tonale, così come di quelli relativi al bilanciamento del bianco, al controllo di saturazione, al controllo di nitidezza / dettaglio, e anche gli strumenti di de-noise, che non ci avevano convinto del tutto nella versione 2018 ma che sono ora molto migliorati.