Leica Q2 Monochrom, B/N in forma compatta

Leica Q2 Monochrom, B/N in forma compatta

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Sensore Full Frame di altissima risoluzione, ottica fissa 28mm e… rigorosamente bianco e nero. Si può sintetizzare così, in 3 concetti, l'essenza della nuova creazione di Wetzlar. ”

Ergonomia ed efficacia

L'operatività della Q2 Monochrom è quella classica, con ghiera dei diaframmi sull'ottica, ghiera dei tempi sul corpo macchina e posizione Auto su entrambe, cosa che mette a disposizione del fotografo i 4 consueti  programmi P-A-S-M. Naturalmente, in presenza di ghiere meccaniche, la coppia tempo-diaframma è sempre visibile, anche a fotocamera spenta.  
La ghiera superiore svolge funzioni diverse a seconda del programma di lavoro. In Program, cambia la coppia tempo-diaframma. In Priorità di diaframmi, effettua la compensazione esposimetrica fino a ±3EV. Infine, in Priorità di tempi o Manuale, cioè quando la ghiera dei tempi è impostata su un valore diverso da Auto, seleziona gli stop intermedi o i tempi oltre 1s, che la ghiera, di suo, non offre.


La Q2 ha introdotto nella famiglia Q l'impermeabilizzazione IP52.

La posizione della ghiera è a nostro avviso ottimale, essendo facilmente raggiungibile ma non senza dover muovere leggermente la mano, cosa che evita attivazioni accidentali.
Interessante l'approccio multifunzione sia del pulsante superiore (concentrico alla ghiera) sia del pulsante Fn. Una pressione breve richiama un parametro a scelta del fotografo, mentre una pressione prolungata richiama un apposito menu rapido che contiene fino a un massimo di 8 voci, anch'esse selezionabili da una lista di 32. Questo semplice accorgimento consente di avere a due click di distanza un gran numero di impostazioni rapide con un numero minimo di pulsanti.     

   
I viraggi disponibili. Da sinistra: Selenio, Sepia, Blu (ciascuno con due livelli di intensità).

Approccio simile per il pulsante Menu, che richiama in successione il menu rapido, il menu Preferiti (che Leica usa in modo originale come prima pagina del menu completo, a mo' di menu rapido di secondo livello, e contiene altre 8 voci personalizzabili), infine il menu completo. Menu completo che, complice la naturale semplificazione dovuta all'assenza delle impostazioni colore, contiene in tutto solo 32 voci effettive (oltre al reset). Per sottolineare quanto i due approcci siano agli antipodi, il menu della recente Sony A1 contiene non 52 voci, ma 52 pagine!


Un esempio di gamma dinamica nel mondo reale: la Q2M gestisce le altissime luci senza sacrificare il resto - è bastato un ritocco leggero (Ombre +25) per ottenere l'effetto qui sopra.

Una funzione peculiare della Q2 è lo zoom digitale, che può far sorridere su una fotocamera da oltre 5000 Euro, ma che in effetti è un buon modo di sfruttare l'elevata risoluzione del sensore e le ampie possibilità di ritaglio offerte. Per inciso, avendo a disposizione un 28 mm, un equivalente 35mm e un equivalente 50mm, anche se a quel punto con meno di 15 Mpixel registrabili, si ha di fatto tutto il corredo di cui dispone il tipico utente Leica M. Per questo abbiamo detto in apertura che l'ottica fissa non è poi così limitante, almeno fino a che il termine di paragone è una M Monochrom.

Certo, attingendo al retaggio Leica, si sarebbe potuto adottare l'approccio Tri-Elmar (che, tuttavia, costa da solo quasi quanto l'intera Q2 Monochrom). Ci piacerebbe, in futuro, vedere una Q2 con ottica multi-focale. Per il momento, abbiamo le cornici di inquadratura, che possono suscitare reazioni molto diverse in pubblici diversi. In sintesi, attivando la modalità ritaglio, l'immagine non si ingrandisce; compare semplicemente una cornice che mostra l'inquadratura alla focale corrispondente, e che al ritaglio di 75mm equivalenti corrisponde a circa 1/9 del fotogramma (immaginando di attivare il reticolo dei terzi, occupa cioè il rettangolo centrale). Chi non conosce Leica, non può cogliere il riferimento al telemetro ed è portato a catalogare questa soluzione come semplice assurdità.


Altro esempio delle capacità della Q2 Monochrom di riprodurre correttamente sfumature agli antipodi della gamma tonale senza richiedere quasi nessun intervento in post-produzione. Nell'immagine qui sopra, le regolazioni tonali effettuate sono state: Luci -15 (su 100), Bianchi +5 (su 100).

A chi proviene dal mondo Leica M, le cornici di inquadratura tipicamente strappano un sorriso. Da parte nostra, le giudichiamo positivamente. Scattando prevalentemente in solo DNG, non avremmo in ogni caso il file ritagliato (né vorremmo un DNG ridotto!), e abbiamo usato le cornici come semplice riferimento, perlopiù 35mm, per un eventuale ritaglio successivo.
Di seguito, abbiamo in ogni caso inserito anche qualche esempio di ritaglio e livello di dettaglio ottenibile dal JPEG ridotto.


28mm (no ritaglio). 3000 LW/PH facilmente distinguibili.


35mm. Comparsa fenomeni di aliasing tra 2000 e 2200 LW/PH.


50mm. Fenomeni di aliasing nell'intorno delle 1400 LW/PH.


75mm. Le 3000 LW/PH iniziali si sono ridotto a circa 1000.

Il mirino è di buona qualità, perfettamente adeguato alla classe della macchina, e decisamente reattivo, ma la distanza di commutazione è fastidiosamente elevata (e indipendente dalla sensibilità impostabile, che conviene mantenere su Alta); così, a meno di passare alla commutazione manuale, ci siamo trovati spesso il mirino EVF involontariamente attivo in fase di revisione. Inoltre, manca un oculare a beneficio di chi fotografa con occhiali.  

Escludendo quest'ultimo aspetto, che per inciso è più penalizzante dopo lo scatto che durante, l'operatività della Q2 Monochrom è estremamente piacevole ed efficace. I comandi fotografici sono protagonisti assoluti, coadiuvati da pochi altri comandi razionalmente disposti e organizzati, e da un menu altrettanto essenziale e di facile interpretazione. Una "pulizia" dell'interfaccia che induce pulizia mentale, concorrendo al successo dello scatto. Con la Q2 Monochrom, così come accade per altre Leica, il lavoro semplicemente "funziona", secondo uno stile caratteristico di questo marchio che nessun altro è mai davvero riuscito a eguagliare.