Canon EOS-1D X Mark III, reflex con prestazioni ai massimi livelli. La recensione

Canon EOS-1D X Mark III, reflex con prestazioni ai massimi livelli. La recensione

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“La EOS-1D X Mark III è la nuova ammiraglia Canon per fotografia sportiva e naturalistica. Raffica infinita da 16 o 20 fps, doppio sistema AF allo stato dell'arte, deep learning e video 5.5K RAW. Il massimo per il "pro". ”

Qualità d'immagine

Dal punto di vista della qualità d'immagine, il maggiore elemento di novità di questo modello è il nuovo filtro ottico Low Pass, che dovrebbe incrementare risoluzione e nitidezza senza il rischio di artefatti intrinseco nella più radicale soluzione senza filtro.

I risultati danno ragione a Canon: il punteggio MTF, a parità di ottica e condizioni di scatto, è cresciuto di circa 200 LW/PH rispetto alla Mark II, da 3050 a 3257 LW/PH (3250 MTF 50P). Anche visivamente, si nota una maggiore incisività nei dettagli fini che, nel complesso, da un senso di maggior nitidezza generale, facilmente percepibile a colpo d'occhio. Questo senza, effettivamente, incrementare l'incidenza dell'effetto moiré – sia analiticamente (moiré spread 0,3-0,7 c/p = 0.0252) sia visivamente (vedi confronto con 1D X Mark II), si nota infatti un comportamento pressoché identico a quello del precedente modello.


EOS-1D X Mark II contro Mark III. La risoluzione del nuovo modello è cresciuta di circa 200LW/PH, a sostanziale parità di incidenza dell'effetto moiré. Osservando l'immagine al 100%, si possono notare dei pattern di interferenza molto simili sulle patch da 2200 e 2400 LW/PH, così come una maggior quantità di dettaglio preservata sulle patch da 2800 e 3000 LW/PH.
NOTA: la sovraesposizione della Mark III rispetto alla Mark II, circa 0,5 EV in questa circostanza, non è stata introdotta in post-produzione, ma è frutto del diverso comportamento esposimetrico della due fotocamere.  

Il risultato è ottimo: le immagini sono di forte impatto e molto ricche di dettaglio per una 20 Mpixel. Con un sensore di tale risoluzione, il risultato non sarebbe probabilmente stato molto diverso spingendosi ancora oltre ed eliminando il filtro OLP alla ricerca della massima nitidezza. Diverso sarà il caso dell'imminente R5, per la quale proprio la resa dei dettagli fini sarà un elemento determinante del suo appeal… Se ne riparlerà dunque in quell'occasione.   


Fin dai primi scatti indoor, le immagini ci hanno dato grande sensazione di nitidezza, anche se visualizzate sul piccolo schermo della fotocamera o di uno smartphone.

Il JPEG in-camera viene sviluppato in modo piuttosto aggressivo, ma senza particolari eccessi. Con preset Dettaglio fine, abbiamo ottenuto dal JPEG 3040 LW/PH, frutto di un oversharpening poco inferiore al 14%. Il punteggio MTF50P, meno sensibile alla sovra-elaborazione del file, restituisce un più realistico 2792 LW/PH – circa 400 meno del RAW sviluppato manualmente, che è un risultato più che normale.

La risposta agli alti ISO è ovviamente al top, ma le sensibilità "stellari" corrispondenti ad H1, H2 e H3 (819200 ISO) rimangono, anche per la 1D X Mark III, mere opzioni di menu.

La risposta è eccellente fino a 1600 ISO compresi. Nelle nostre condizioni di luce (7EV, corrispondenti ad esempio a f/5.6-1/4s @ 100 ISO), il comportamento della macchina rimane ottimo anche a 3200 e 6400 ISO, dove si osserva l'emergere di "grana" ma il dettaglio rimane sostanzialmente inalterato, così come la risposta cromatica.

100 ISO
100 ISO

400 ISO
400 ISO

1600 ISO
1600 ISO

3200 ISO
3200 ISO

6400 ISO
6400 ISO

12800 ISO
12800 ISO

25600 ISO
25600 ISO

51200 ISO
51200 ISO

102400 ISO
102400 ISO

H3
H3

A 12.800 e 25.600 ISO la grana si fa più invasiva e il dettaglio viene compromesso, ma in misura ancora accettabile laddove non sia richiesta la massima qualità del file (pubblicazioni web o stampe in piccolo formato).
Le ultime due sensibilità native, soprattutto i 102.400 ISO, soglia alla quale cambiano anche saturazione e risposta cromatica generale, sono già da considerarsi una sorta di ultima spiaggia. Non ci immaginiamo un contesto operativo in cui la sensibilità H3 sia realmente utilizzabile.   

100 ISO
100 ISO

400 ISO
400 ISO

1600 ISO
1600 ISO

3200 ISO
3200 ISO

6400 ISO
6400 ISO

12800 ISO
12800 ISO

25600 ISO
25600 ISO

51200 ISO
51200 ISO

102400 ISO
102400 ISO

H3
H3

In termini numerici, registriamo 41,2 dB @ 100 ISO (39,4 dB per la Mark II), 28,4 dB @ 6400 ISO (28,1 per la Mark II) e 20,3 dB @ 51.200 ISO (21,1 per la Mark II). La sensazione visiva, supportata da questi dati, è che Canon si sia effettivamente concentrata (come del resto ha dichiarato) sulle sensibilità 3200-6400 ISO, le più utili ai professionisti impegnati a bordo campo/pista. Lo stop di vantaggio rispetto alla Mark II, ammesso che possa essere interamente attribuito, si riferisce solo a quelle sensibilità.


Immagine di riferimento. Scorri col mouse per vedere la stessa immagine sovraesposta di 5 stop - le differenze sono minime.

Un settore in cui lo stop di vantaggio dichiarato da Canon sembra proprio esserci tutto è invece nella gamma dinamica, o meglio nella malleabilità del RAW, che è poi l'aspetto da noi direttamente verificabile. Siamo stati sorpresi di poter "tirare" 5 EV con ripercussioni qualitative davvero minime, e di poterci spingere persino a 6 EV con un pizzico di lavoro sul rumore. Già la Mark II aveva fatto registrare miglioramenti sotto questo aspetto, ma la Mark III porta questo specifico aspetto su tutt'altro livello.

L'errore di esposizione rilevato a 100 ISO nelle nostre condizioni di test in studio è risultato essere significativo: circa +1/2 EV con profilo Standard, circa +1/3 EV con profilo Dettaglio fine; entrambi risultati coerenti con la valutazione visiva dei target (vedi sopra). In realtà, dalle immagini sul campo non abbiamo rilevato sovraesposizione sistematica – si tratta, in effetti, del diverso modo di lavorare dell'esposimetro, discusso nella pagina precedente. Non un vero errore, ma comunque qualcosa a cui i professionisti abituati alla risposta della 1D X "originale" si dovranno abituare.  

Impeccabile la risposta cromatica, già buona con profilo Standard e davvero eccellente con profilo Fedele, che fa registrare una saturazione pressoché perfetta (105,5%) e un errore puramente cromatico medio inferiore ai 2 punti, encomiabile. Scarti dE94 medi inferiori a 5 punti, vale a dire sotto la soglia di visibilità, completano il quadro.
Nota: I risultati sopra esposti si riferiscono al file sviluppato in Canon DPP 4 dato che, al momento in cui scriviamo, non sono ancora disponibili i profili colore per la piattaforma Adobe normalmente utilizzata.