Canon EOS-1D X Mark III, reflex con prestazioni ai massimi livelli. La recensione

Canon EOS-1D X Mark III, reflex con prestazioni ai massimi livelli. La recensione

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“La EOS-1D X Mark III è la nuova ammiraglia Canon per fotografia sportiva e naturalistica. Raffica infinita da 16 o 20 fps, doppio sistema AF allo stato dell'arte, deep learning e video 5.5K RAW. Il massimo per il "pro". ”

Sistema AF

Dedichiamo un capitolo a parte alla descrizione del sistema AF, come si può immaginare decisamente sofisticato.  
Innanzitutto, parliamo di un doppio sistema AF: tradizionale (nel seguito, semplicemente AF) e operato dal sensore tramite tecnologia Dual Pixel CMOS (nel seguito, AF Dual Pixel CMOS o AF Live View).


Per il tradizionale sistema AF è stato sviluppato un nuovo modulo che cambia completamente il paradigma usato finora: non più un sensore "a segmenti", costituito da due linee di pixel per ogni punto AF, ma un sensore a matrice di pixel, con pixel da 6,4 micron, ovviamente molto più denso (28 volte il precedente). L'area coperta dai punti AF è rimasta sostanzialmente invariata, di conseguenza è cresciuta molto la granularità del sistema e, con essa, la sua precisione, soprattutto in presenza di soggetti caratterizzati da dettagli fini e/o linee diagonali. Il fotografo può ora selezionare la bellezza di 191 punti, 155 dei quali a croce (65 attivi fino a f/5.6), uno dei quali a doppia croce ad alta sensibilità f/2.8. Tutti i 191 punti sono utilizzabili fino a f/8, il che consente ad esempio di arrivare a 1200mm con autofocus attivo (EF 600mm F4L IS III USM + Extender EF 2x III). Inoltre, è stata ampliata l'area di lavoro sia verso le basse luci (-4 EV) sia verso le alte (+21 EV).  


Sopra: Mirini a confronto - EOS-1D X Mark III a sinistra, EOS-1D X Mark II a destra. Come si vede, l'area coperta dai punti AF è praticamente identica. Sotto: dettaglio dei punti AF della Mark III.

OBIETTIVO F/2.8

1 DUAL-CROSS (AZZURRO)

+

90 CROSS (VERDE)

+

65 CROSS (BLU)

OBIETTIVO F/4

 

 

90 CROSS (VERDE)

+

65 CROSS (BLU)

OBIETTIVO F/5.6         65 CROSS (BLU)

Punti AF a croce utilizzabili in funzione dell'apertura massima dell'obiettivo montato. I punti AF non utilizzabili a croce rimangono utilizzabili come punti solo orizzontali fino a f/8.   

Da segnalare una simpatica caratteristica: in fase di selezione, i punti AF NON a croce lampeggiano, permettendo al fotografo di riconoscerli immediatamente. Le modalità di raggruppamento dei punti AF sono rimaste pressoché invariate rispetto alle precedenti 1D X. Troviamo, in particolare:

Punto singolo spot, selezionato manualmente, per lavori di precisione (ad esempio, per puntare un soggetto attraverso una rete o del fogliame).

Punto singolo, selezionato manualmente.

Espansione area AF, con punto singolo selezionato manualmente circondato da 4 oppure 8 punti "di assistenza", che si attivano all'occorrenza per migliorare l'efficacia di aggancio.

Zona AF, con selezione automatica del singolo punto AF all'interno della zona selezionata. Sono disponibili 9 zone in totale (sinistra/centro/destra, alto/centro/basso).   

Zona AF estesa, con selezione automatica del singolo punto AF all'interno della zona selezionata. In questo caso sono disponibili 3 zone (sinistra/centro/destra).     

Tutti i punti, con selezione automatica del singolo punto AF all'interno dell'intera area coperta.

Com'è intuitivo, è utile passare progressivamente dalle prime modalità alle ultime via via che il movimento del soggetto si fa più accentuato e il suo inseguimento più difficoltoso.


Passando all'AF operato dal sensore in modalità Live View, l'area coperta sale sensibilmente: la messa a fuoco automatica copre infatti, in questo caso, il 90% del fotogramma in orizzontale e il 100% In verticale. Le zone distinte sono complessivamente 525, in griglia 21x25, ma il fotografo può spostare la posizione del punto AF anche di frazioni di zona, per un totale di 3869 (53x73) posizioni selezionabili

Una novità benvenuta è che ora le modalità di raggruppamento dei punti in modalità Live View sono sostanzialmente le stesse della modalità mirino. Permangono delle differenze fisiologiche – ad esempio, la Zona AF estesa "mirino" consente di selezionare solo le 3 zone verticali, mentre la zona estesa Live View, non essendo vincolata a punti fisici, ammette anche la selezione di 3 zone orizzontali. La sostanza, però, è che ora l'esperienza di Scatto Live View è più vicina a quella attraverso mirino.    

Novità anche per quanto riguarda il menu di impostazione AF, in particolare la pagina AF1 contenente i noti "Case", cioè preset specifici (personalizzabili) per diversi soggetti/tipologie di scatto. A colpo d'occhio, si nota subito che il loro numero si è ridotto da 6 a 4, con l'aggiunta di un inedito Case Auto. La ragione della riduzione diventa chiara notando che i precedenti tre parametri che governavano il sistema AF di 1D X e 1D X Mark II sono ora due. Il terzo, deputato a controllare il passaggio da un punto AF all'altro, interveniva proprio nei Case "mancanti" 5 e 6.

Il parametro in sé non è scomparso, ma è stato rivisto e spostato nel menu AF4 (AF5 del menu Live View), parte della più ampia voce Imp. inseguimento soggetto, che racchiude anche le impostazioni della nuova funzione di riconoscimento testa/volto.

Più in dettaglio, Imp. inseguimento soggetto include due parametri: Priorità AF (Persone) [ATTIVA/DISATTIVA], che abilita o meno il riconoscimento di volto e testa e dà priorità ai soggetti umani, e Cambio soggetto [ATTIVA/ATTIVA(LENTO)/DISATTIVA], il parametro spostato; l'impostazione predefinita, LENTO, tendere a mantenere il sistema AF ancorato al soggetto originale, cambiando soggetto solo se questo non è più tracciabile; DISATTIVA impedisce il cambio soggetto, scelta efficace in caso di soggetti singoli, ma che può portare a una più frequente interruzione dell'inseguimento; ATTIVA, infine, lascia la fotocamera più libera di spaziare tra soggetti diversi, privilegiando il più prominente. 

Gli altri due parametri, ancora riassunti nei Case, hanno mantenuto funzione e significato precedente. In particolare, Sensibilità inseguim. [-2…0…+2] lavora sulla frequenza di campionamento, influenzando la "tenacia" con cui il sistema AF rimane ancorato al soggetto originale in presenza di ostacoli (-2: bloccato sul soggetto originale / +2: reattivo al cambio di soggetto). Inseg. accel./decel. [-2…0…+2] indica invece alla fotocamera che tipo di soggetto ha di fronte in termini di accelerazione, orientando i calcoli relativi alla messa a fuoco predittiva.

Il valore predefinito, 0, è indicato per soggetti in moto con velocità costante. I valori positivi sono indicati per soggetti che accelerano o si fermano repentinamente, e rende meno probabile l'errore di "fuoco avanti" o "fuoco indietro" quando il soggetto si ferma o riparte bruscamente. I valori negativi, inediti, sono stati introdotti con la Mark III per soggetti in moto uniforme che siano anche relativamente lontani dal fotografo – una situazione che metteva in crisi i sistemi AF precedenti.

 Efficacia del sistema AF sul campo.
Sopra: la macchina riconosce regolarmente i volti, anche se occupano una piccola parte del fotogramma (3), e anche in modalità LiveView (4). Purtroppo, per quanto ampia, la zona coperta dai punti AF in modalità mirino non è pari a quella della modalità Live View, e in alcune circostanze il volto rimane non coperto (5).
Sotto: un esempio delle eccezionali capacità di questa fotocamera (previa personalizzazione dei parametri AF) di rimanere sul soggetto desiderato, anche in presenza di ostacoli e ostruzioni temporanee.

La combinazione delle possibili impostazioni di questi due parametri da luogo ai 4 Case predefiniti.

Case 1 (0, 0) è il Case "generico" e più versatile, adatto alla maggioranza dei soggetti.

Case 2 (-1, 0) è indicato per rimanere ancorati al soggetto originale in presenza di ostacoli temporanei. Molto efficace su circuiti o percorsi obbligati, dove gli atleti seguono traiettorie note a priori.

Case 3 (+1, +1) è studiato per passare prontamente a ogni nuovo soggetto che si viene a trovare in corrispondenza del punto AF selezionato. Molto efficace nei casi in cui i soggetti appaiono all'improvviso, oppure quando si desidera passare intenzionalmente da un soggetto all'altro, come nel caso di una gara ciclistica in cui i corridori sfilano uno dopo l'altro.

Case 4 (0, +1) è studiato per soggetti che accelerano/decelerano rapidamente. Più efficace di Case 1 negli sport in cui gli scatti sono all'ordine del giorno, come il calcio o il basket, nelle partenze delle gare velocistiche o, su un circuito, nelle curve con "staccata" importante.

Tutti i Case sono personalizzabili, pertanto possono fungere da altrettante impostazioni custom per le proprie necessità. Il consiglio di Canon ai nuovi utenti è di procedere per gradi, iniziando con Case 1 per poi passare a un Case più specifico e, quindi, alla personalizzazione, tenendo conto che i valori estremi possono rendere il sistema AF "nervoso", troppo reattivo.

Infine, la EOS-1D X Mark III offre un nuovo modo per selezionare i punti AF desiderati, il cosiddetto Smart controller integrato nel pulsante AF-On. L'idea di fondo è minimizzare i movimenti del pollice – in questo modo, infatti, è possibile selezionare il punto AF desiderato scorrendo la superficie e attivare l'AF premendo lo stesso pulsante. Per modificare il punto AF senza premere il pulsante di selezione dei punti AF, è possibile personalizzare il parametro C-Fn6: Custom Controls, attivando la modifica diretta. Il nuovo metodo di selezione si somma agli esistenti, in particolare al pratico Multi controller (joystick a 8 posizioni), che svolge la stessa funzione. Daremo le nostre impressioni sui due parlando di esperienza d'uso, ma possiamo già anticipare che si tratta di due valide soluzioni che si completano a vicenda. 

Possibile, in alternativa, selezionare i punti AF utilizzando la ghiera di comando posteriore o il display touch.