Fujifilm X-Pro 3, approccio minimal, qualità maxi

Fujifilm X-Pro 3, approccio minimal, qualità maxi

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Fujifilm aggiorna la linea X-Pro, che con la 3° generazione diventa ancora più essenziale. Qualità fotografica incontestabile, ma piccolo passo falso nella rivisitazione del mirino ottico. ”

Conclusioni

La qualità delle immagini prodotte resta un punto di riferimento. Le Fujifilm Serie X, e in particolare i modelli basati su X-Trans CMOS IV, attuale punta di diamante della gamma APS-C, regalano sempre immagini di forte impatto, caratterizzate da uno stile unico e riconoscibile. Vale poi la pena ricordare, anche in chiusura, le prestazioni insospettabili che la X-Pro 3 offre: 11 fps "reali e utilizzabili", mantenuti per una quarantina di scatti, sono molto più di ciò che un appassionato di reportage potrà mai desiderare. Tecnicamente, insomma, la X-Pro 3 non si discute.

A titolo personale, continuiamo ad amare anche il suo stile (display nascosto compreso), nonché la qualità complessiva del sistema, garantita da una serie di ottiche prime – anche molto compatte – di eccellente qualità. In tutto, si contano ormai una dozzina di pezzi, tra "luminosi" f/1.2-f/1.4 e "compatti" f/2-f/2.8, con focali tra 14 e 90mm. Un vero paradiso per il reporter (ed è già in roadmap per il 2020 l'XF 33mm F1 R WR).


Purtroppo, in tutto ciò c'è un neo non trascurabile: la rivisitazione del mirino ottico, peculiarità di questo modello, è andata (a nostro avviso) nella direzione sbagliata, rendendolo complessivamente meno godibile e divertente. Certo, la X-Pro 3 rimane un'eccellente fotocamera a prescindere dal mirino ottico – quello elettronico, per inciso, è allo stato dell'arte. Inevitabile però chiedersi cosa la X-Pro 3 aggiunga realmente ad altri modelli Fuji, tra cui (cambiando fattore di forma) la X-T3 o (accontentandosi di un sensore di generazione precedente) la X-E3.

Un'ulteriore nota a proposito di generazioni: fino alla seconda generazione, X-T e X-Pro erano sostanzialmente contemporanee, ed entrambe beneficiavano della tecnologia più avanzata. Questa X-Pro 3, invece, è arrivata sul mercato a un passo dal debutto della X-T4, che verosimilmente introdurrà nuove tecnologie (al momento di concludere questa recensione, è già attivo il conto alla rovescia sul sito fujifilm). In generale, non siamo sostenitori del continuo inseguimento dell'ultima novità, ma non è simpatico che un prodotto da circa 2000 Euro venga superato a soli 3 mesi dalla data di annuncio.        

Queste critiche e riflessioni non cambiano però un sostanziale stato di fatto: la X-Pro 3 continua a essere una proposta unica nella sua fascia di prezzo, che potrà essere apprezzata da una percentuale certamente piccola di utenti, ma che a quegli utenti potrà regalare soddisfazioni uniche. Al cuor non si comanda…

Articoli correlati

Nikon Z50, mirrorless compatta nella fascia dei 1000 Euro. La recensione

Nikon Z50, mirrorless compatta nella fascia dei 1000 Euro. La recensione

Con la Z50, Nikon ha aggiunto il formato APS-C alla famiglia Z, creando un prodotto compatto ma evoluto e performante. L'ergonomia potrà non soddisfare tutti, ma complessivamente si tratta di uno dei prodotti più interessanti nella fascia dei 1000 Euro. L'abbiamo anche messa alla prova come mezzo di ripresa a tutto tondo al CES di Las Vegas, dove ha fatto valere le sue caratteristiche e la leggerezza
Sony A7R Mark IV, “mostro” docile – la recensione

Sony A7R Mark IV, “mostro” docile – la recensione

Sony porta sulla big megapixel A7R Mark IV un sensore 35mm da ben 61Mpixel. Il livello di dettaglio è straordinario, ma la fotocamera rimane molto versatile e facilmente sfruttabile in svariati contesti.
Canon EOS RP, ottima entry per il mondo Full Frame. La recensione completa

Canon EOS RP, ottima entry per il mondo Full Frame. La recensione completa

La EOS RP non infrange nessun record, ma offre, a un prezzo interessante, la notevole qualità ottica del neonato sistema mirrorless Canon. In un corpo snello ed efficace.


Commenti