GFX 100, Fujifilm raggiunge quota 100 (Mpixel). La recensione

GFX 100, Fujifilm raggiunge quota 100 (Mpixel). La recensione

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Un mostro da 100 Mpixel, sorprendentemente facile da utilizzare. Non è perfetta, ma oggi è, probabilmente, la soluzione più concreta per chi (professionista e non) vuole passare dal 35mm a un formato superiore. ”

Corpo macchina

Il corpo macchina della GFX 100, con impugnatura verticale integrata, ricalca quello delle ammiraglie reflex. Nonostante il sensore maggiorato, anche dimensioni (156,2x163,6x102x9mm) e peso (1400g in ordine di marcia) sono allineati. Solo lo spessore appare elevato, ma gran parte dell'ingombro è dovuto alla sporgenza del mirino – il corpo macchina vero e proprio misura meno di 50mm nella parte più sottile. 
Il design è minimalista, con ghiere e comandi volutamente ridotti al minimo per garantire operatività immediata, ma (di nuovo, in analogia alle ammiraglie reflex) abbondano gli schermi secondari, completamente personalizzabili, a cui demandare molte informazioni per ridurre l'affollamento nel mirino o per le occasioni in cui la fotocamera è fissata al cavalletto.
Il corpo macchina, in lega di magnesio, è protetto contro l'ingresso di polvere e umidità da 95 guarnizioni.  

1 – La GFX 100 è dotata di impugnatura verticale che replica tutti i comandi disponibili orizzontalmente. Se l'impugnatura principale è molto profonda e ben sagomata, cosa che assicura ottima presa, l'impugnatura verticale è però meno pronunciata e, soprattutto, priva di materiale antiscivolo, il che la rende meno "sicura" – su questo, Fujifilm dovrà lavorare ancora un poco.
2 – La parte frontale ospita il solo pulsante funzione Fn3, anch'esso duplicato per l'uso con fotocamera in verticale.
3 – Il sensore 44x33 da 100 Mpixel fa bella mostra di sé.
4 – Ecco come si presenta anteriormente la GFX 100 senza mirino.

1 – A sinistra, i controlli di avanzamento e le modalità di scatto. Tre posizioni della ghiera per, rispettivamente, foto singole, esposizioni multiple (che raccolgono le numerose modalità bracketing di questa fotocamera) e video. Non manca un pulsante di sicurezza per evitare movimenti accidentali. Al centro, il pulsante Drive imposta, a seconda della posizione della ghiera, scatto singolo/continuo, la modalità bracketing e la modalità di ripresa video. Tutto molto pratico.
2 – Il mirino EVF è eccezionalmente ampio e risoluto (5,76 milioni di punti, ingrandimento 0,86x); tramite impostazioni BOOST, è possibile scegliere se dare priorità alla risoluzione o al frame-rate. Di base è fisso, ma può diventare orientabile con l'accessorio EVF-TL1 (street price al momento della prova 670 Euro), compatibile anche con la GFX 50s. Replica nella parte superiore la slitta a contatto caldo.

3 – L'ampio display superiore, leggibile anche a fotocamera spenta, offre due modalità di visualizzazione (fondo bianco o nero) e 4 schermate a scelta del fotografo: l'iconica rappresentazione "a ghiera", l'istogramma, e due classiche schermate informative, separate per foto e video. Si passa da una schermata all'altra premendo il piccolo pulsante a destra, e ogni voce delle schermate informative è personalizzabile (separatamente per foto e video).
4 – Oltre al pulsante di scatto con accensione concentrica, al pulsante di compensazione esposimetrica e a un piccolo pulsante per la scelta della modalità display (vedi punto precedente), a destra del display si trova anche l'importante pulsante per la scelta del programma. La sua funzione, dato l'approccio Fuji, è piuttosto peculiare: con ghiera dei diaframmi in posizione Auto, premendo il pulsante si passa dal programma P a S; con la ghiera dei diaframmi su un dato valore di apertura, si passa da A a M. In ogni caso, la ghiera di destra (se è attiva questa modalità) mostra sempre i tempi di posa, che possono essere bloccati con una pressione prolungata dello stesso pulsante. È oggettivamente tutto molto razionale ma anche insolito, ragion per cui il primo approccio può essere spiazzante.
5 – Nel riquadro, la GFX 100 senza mirino.

1 – Lo schermo posteriore è da 3,2" e conta 2,36 milioni di punti. Touch, può essere inclinato verso il l'alto, verso il basso oppure, previa pressione di un apposito pulsante di sblocco, verso destra.
2 – Il mirino elettronico, basato su schermo OLED da 5,75 milioni di punti rappresenta lo stato dell'arte attualmente disponibile. Eccezionalmente ampio e risoluto (erano 3,6 milioni di punti per la GFX 50S), è ben leggibile anche in presenza di occhiali grazie al buon eye-point e può contare sull'accessorio EVF-TL1 per inquadrature "a pozzetto". Nel riquadro, un esempio delle informazioni visibili nel mirino EVF.

3 – Il terzo display LCD ausiliario può essere anch'esso ampiamente personalizzato – le due schermate informative, anche in questo caso separate per foto e video, possono infatti mostrare, a scelta del fotografo, pressoché qualunque parametro operativo. Qui sopra, le quattro schermate principali.
4 & 5 – Ottima la disposizione dei pulsanti orizzontale, criticabile la verticale. Rimandiamo alla valutazione ergonomica, nella pagina successiva, per maggiori dettagli.
6 – La vista posteriore senza mirino.