Hasselblad H6D-100c: 100 megapixel e video 4K per la nuova medio formato svedese

Hasselblad H6D-100c: 100 megapixel e video 4K per la nuova medio formato svedese

di Roberto Colombo , pubblicato il

“100 megapixel di risoluzione, 15 stop di gamma dinamica, sensibilità fino a 12.800 ISO, ma soprattutto video 4K in formato RAW: la nuova Hasselblad H6D-100c rappresenta l'evoluzione del modello precedente, ma anche una piccola rivoluzione”


Hasselblad HK-7

"Una copia? Posso farne uno che funzioni meglio!"

Siamo nel 1941. L'aeronautica svedese entra in possesso di un apparecchio per la fotografia aerea dell'esercito della Germania nazista. Si rivolge a Victor Hasselblad, grande esperto di fotografia, per costruirne una copia e ottiene come risposta: "Posso farne uno che funzioni meglio!". Nacque così il prototipo HK-7, sviluppata poi nel modello SKa4. Alla fine della guerra Victor Hasselblad, che viene da una famiglia attiva dal 1841 nel commercio di materiale fotografico, decide di riconvertire il laboratorio di produzione dei moduli per la fotografia aerea in una fabbrica per la costruzione di fotocamere ad uso civile. Il resto fa parte della storia di Hasselblad e della fotografia. Il primo prodotto che viene ricordato è la Hasselblad Camera 1600 F, ma il vero successo si ebbe con la presentazione nel 1957 della Hasselblad 500 C, modello che è rimasto alla base della produzione del marchio svedese per i successivi sessant'anni. Fu una partenza a razzo, e utilizziamo non a caso questa espressione, visto che 5 anni dopo la scelta della NASA in merito all'equipaggiamento fotografico da utilizzare nelle sue missioni cade proprio sulla medio formato del produttore svedese. Chi è un assiduo lettore di Fotografi Digitali ricorderà certamente la notizia di qualche giorno fa, relativa all'asta in cui è protagonista un obiettivo Carl Zeiss utilizzata sulla superficie lunare in accoppiata alla Hasselblad Electric Data Camera dal comandante David R. Scott durante la missione NASA Apollo 15.


Una delle prime pubblicità negli USA

La storia più recente di Hasselblad è fatta di dorsi e corpi medio formato digitali molto apprezzati, ma che hanno attraversato negli scorsi anni periodi di sofferenza, assieme a tutto il segmento del medio formato. Un ritmo di innovazione più lento di quello dei segmenti con sensori più piccoli aveva portato infatti a una forte erosione del mercato da parte delle soluzioni reflex, in particolare dopo il successo delle soluzioni full frame 35mm. Mentre queste ultime si spingevano in alto con la risoluzione (arrivando a ridosso di quella dei dorsi medio formato) e puntavano sulla tecnologia CMOS per salire con la sensibilità, ma anche con la velocità di lettura e abilitando così anche la registrazione di video, per anni il segmento del medio formato è rimasto ancorato al CCD, imbattibile sotto alcuni punti di vista, ma meno flessibile nel venire incontro alle modificate esigenze dei fotografi professionisti. In questo periodo di difficoltà Hasselblad ha cercato altre strade per sostenere il suo business, provando con la strada della partnership con Sony per la commercializzazione di compatte, mirrorless e reflex di lusso, infarcendo di materiali pregiati le fotocamere del produttore giapponese. Il progetto ha visto alcuni modelli fa segnare bilanci positivi, grazie soprattutto alle vendite in Oriente, ma nel complesso non è stato un gran successo, anche dal punto di vista dell'immagine, e ha portato il nuovo CEO della compagnia, Perry Oosting, alla decisione di abbandonare quella strada per riconcentrare le energie sul core business. Da questa decisione è nato un modulo per la fotografia aerea che rappresenta un vero e proprio ritorno alle origini, che ha attirato l'attenzione di molti, compresa quella del colosso cinese dei droni DJI, che recentemente ha acquisito una quota del marchio svedese, guadagnando un posto all'interno del consiglio di amministrazione.

Hasselblad H6D-100c utilizza un sensore CMOS da 53,4x40,0mm da 100 megapixel

Tutto il settore del medio formato si sta rinnovando parecchio negli ultimi tempi, anche puntando sulle tecnologie CMOS: anche Hasselblad l'ha fatto, adottando il suo primo CMOS da 50 megapixel nel 2014 sulla sua Hasselblad H5D-50C. Oggi siamo di fronte alla presentazione dell'erede di questo corpo medio formato con delle innovazioni davvero interessanti. Innanzitutto parliamo di due modelli Hasselblad H6D-50c, che punta ancora su un sensore CMOS da 50 megapixel e Hasselblad H6D-100c, che come è evidente dal nome, adotta invece un sensore da ben 100 megapixel. Entrambi dovrebbero essere di provenienza Sony. Nel primo caso siamo di fronte a un modulo di dimensioni pari a 43,8x32,9mm con dimensione dei pixel di 5,3µm in grado di sfornare immagini da 8272x6200 pixel a 16 bit. Hasselblad dichiara una gamma dinamica di 14 stop, mentre le sensibilità può muoversi tra 100 e 6400 ISO.

Hasselblad H6D-100c utilizza invece un sensore CMOS da 53,4x40,0mm con dimensione dei pixel di 4,6µm: sforna immagini a 16 bit di risoluzione pari a 11.600x8.700 pixel, spingendosi fino alla sensibilità massima di 12.800 ISO. In questo caso la gamma dinamica dichiarata è pari a 15 stop. Entrambe le fotocamere sono in grado di registrare filmati Full HD 1920x1080p a 30fps in formato H.264 e in formato Hasselblad RAW, mentre solo la versione da 100 megapixel si spinge anche al formato 4K 3840x2160p, registrabile solo in formato RAW. I due corpi offrono diversi metodi per memorizzare immagini e filmati: si va dal classico metodo in tethering su USB, in questo caso con connettore USB Type-C e controlle a 5Gbit/s, ma sono presenti anche uno slot SD e uno CFast per la massima flessibilità e compatibilità. Non manca poi un'uscita Mini-HDMI, oltre alle connessioni audio in/out. Sempre parlando di connessioni, va citata anche la presenza di quella wireless Wi-Fi 802.11 a, b, g, n. Tra le altre caratteristiche citiamo la presenza del supporto touchscreen per il display da 3" e 920k punti, utilizzabile per la messa a fuoco, la possibilità di scattare con tempi di otturazione compresi tra 1/2000 di secondo e 60 minuti.

Sforna immagini a 16 bit di risoluzione pari a 11.600x8.700 pixel

Per quanto riguarda i prezzi siamo di fronte a prodotti professionali che costano quanto un'automobile: La Hasselblad H6D-50c ha un prezzo di EUR 22900 (IVA esclusa). La H6D-100c di EUR 28900 (IVA esclusa). Per quanto invece concerne la distribuzione, recentemente Hasselblad ha nuovamente stretto la storica collaborazione con il distributore torinese Fowa, che si occuperà della commercializzazione in Italia.

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Commenti (23)

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Commento # 1 di: Opteranium pubblicato il 07 Aprile 2016, 14:05
piccina..
Commento # 2 di: roccia1234 pubblicato il 07 Aprile 2016, 14:19
C'è ben di peggio riguardo le dimensioni

Mi ha sinceramente stupito la (relativamente) piccola differenza di prezzo tra le due, soprattutto alla luce del fatto che una monta un sensore più grosso dell'altra, che permette di dimenticarsi del fattore di crop (anche se manca ancora qualche mm per arrivare al formato 645).

Domanda sincera: mi spiegate, anche in ambito professionale, a cosa realmente servono 100 mpx?
In quali ambiti i 40-50 mpx di una medio formato o i 24/36 di una dslr stanno stretti?
Commento # 3 di: demon77 pubblicato il 07 Aprile 2016, 16:11
Originariamente inviato da: roccia1234
Domanda sincera: mi spiegate, anche in ambito professionale, a cosa realmente servono 100 mpx?
In quali ambiti i 40-50 mpx di una medio formato o i 24/36 di una dslr stanno stretti?


Io, messi da parte i discorsi su cropping spinti ecc, penso che risoluzioni così altte tornino buone quando devi produrre foto che finiranno ad esempio sui mega cartelloni sulle faccialte degli edifici..
Commento # 4 di: AleLinuxBSD pubblicato il 07 Aprile 2016, 16:23
Sostanzialmente lo stesso sensore Sony utilizzato da Phase One viene ripreso da Hasselblad.
Perplesso sull'estrema vicinanza di prezzo tra i due modelli nonostante la differenza sostanziale nella dimensione dei sensori.
Commento # 5 di: Marko#88 pubblicato il 07 Aprile 2016, 17:48
Originariamente inviato da: demon77
Io, messi da parte i discorsi su cropping spinti ecc, penso che risoluzioni così altte tornino buone quando devi produrre foto che finiranno ad esempio sui mega cartelloni sulle faccialte degli edifici..


Generalmente quei cartelloni sono stampati a densità di punti bassissime: sono fatti per essere visti da lontano, non da mezzo metro.
Commento # 6 di: roccia1234 pubblicato il 07 Aprile 2016, 18:11
Originariamente inviato da: demon77
Io, messi da parte i discorsi su cropping spinti ecc, penso che risoluzioni così altte tornino buone quando devi produrre foto che finiranno ad esempio sui mega cartelloni sulle faccialte degli edifici..


Originariamente inviato da: Marko#88
Generalmente quei cartelloni sono stampati a densità di punti bassissime: sono fatti per essere visti da lontano, non da mezzo metro.


Appunto.

Anche perchè da vicino sono inutili, dato che ne vedi solo una piccola parte senza capirci nulla.
Commento # 7 di: demon77 pubblicato il 07 Aprile 2016, 18:23
Originariamente inviato da: Marko#88
Generalmente quei cartelloni sono stampati a densità di punti bassissime: sono fatti per essere visti da lontano, non da mezzo metro.


Originariamente inviato da: roccia1234
Appunto.

Anche perchè da vicino sono inutili, dato che ne vedi solo una piccola parte senza capirci nulla.


Si, questo è vero.
Diciamo che con questi nuovi sensori è possibile ottenere i medesimi cartelloni ma con un maggiore dettaglio.
E' lo stesso ragionamento delle tv ieri SD, poi HD, poi FullHD e ora 4K.. è un progressivo aumento della definizione.

Poi va beh.. fino a che punto sia una cosa utile e oltre diventi sovradimensionato è un discorso combattuto.
Anche qui è lo stesso discorso delle tv: c'è chi dice che col fullHD stai più che sereno e chi invece vuole il 4K e anche di più..
Commento # 8 di: AleLinuxBSD pubblicato il 07 Aprile 2016, 19:05
Originariamente inviato da: roccia1234
mi spiegate, anche in ambito professionale, a cosa realmente servono 100 mpx?

Crop di dettagli.
Crop di paesaggi.
In ambito militare, diversi anni fà una persona dell'aereonautica, voleva disporre di maggiori risoluzioni, per i loro utilizzi.
Stampe per gallerie d'arte dove è consentito all'utenza di avvicinarsi, in modo che riesca ad apprezzare i dettagli.

Riguardo al discorso dei cartelloni pubblicitari, per strada, è un mito da sfatare, sono fatti della peggiore carta possibile, per risparmiare sui costi ed inoltre in base al loro posizionamento, l'occhio umano non è neanche capace di percepire differenze.
Commento # 9 di: Zenida pubblicato il 07 Aprile 2016, 21:44
Originariamente inviato da: roccia1234
Domanda sincera: mi spiegate, anche in ambito professionale, a cosa realmente servono 100 mpx?
In quali ambiti i 40-50 mpx di una medio formato o i 24/36 di una dslr stanno stretti?

Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
ha portato il nuovo CEO della compagnia, Perry Oosting, alla decisione di abbandonare quella strada per riconcentrare le energie sul core business. Da questa decisione è nato un modulo per la fotografia aerea che rappresenta un vero e proprio ritorno alle origini


Fotografia aerea... ecco la chiave di lettura. Se scatti una foto da una quota di 500-1000 metri, 100mpx hanno il loro perchè.

Originariamente inviato da: demon77
Io, messi da parte i discorsi su cropping spinti ecc, penso che risoluzioni così altte tornino buone quando devi produrre foto che finiranno ad esempio sui mega cartelloni sulle faccialte degli edifici..

La definizione dei "mega cartelloni" è infima.. se li osservi da vicino scopri che un pixel è grande quanto la tua auto xD
Commento # 10 di: demon77 pubblicato il 07 Aprile 2016, 22:35
Originariamente inviato da: Zenida
Fotografia aerea... ecco la chiave di lettura. Se scatti una foto da una quota di 500-1000 metri, 100mpx hanno il loro perchè.


Ci sta, ma attenzione che se parliamo di aerofotogrammetria in realtà si fa uso di macchine speciali che usano coppie di dorsi digitali anche più grandi di questi che scattano foto in rapida sequenza.
Questo perchè poi l'operatore addetto alla restituzione cartografica vera e propria dovrà avere una visione tridimensionale del paesaggio fotografato.

Paradossalmente non so se queste macchine possono sostituire quelle specifiche per aerofotogrammetria.. non tanto per la risoluzione che ovviamente è più che adeguata ma per la questione degli scatti in rapida sequenza.
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