Trapelano i dettagli del nuovo obiettivo Nikon 18-300mm f/3.5-5.6G ED DX VR

Trapelano i dettagli del nuovo obiettivo Nikon 18-300mm f/3.5-5.6G ED DX VR

di Roberto Colombo, pubblicata il

“Trapelano dal sito Nikon Europe i dettagli del nuovo obiettivo 18-300mm f/3.5-5.6G ED DX VR, con focale equivalente 27-450mm”


Commenti (55)

Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - Info
Per contattare l'autore del pezzo, cosė da avere una risposta rapida, si prega di utilizzare l'email personale (vedere in alto sotto il titolo). Non č detto che una domanda diretta inserita nei commenti venga verificata in tempi rapidi. In alternativa contattare la redazione a questo indirizzo email.
Commento # 31 di: renpasa pubblicato il 30 Marzo 2012, 07:10
@ RR2
Da questo sito no perché lo ritengo un sito molto informato, oltre che molto, molto tecnico e corretto, pur usando un linguaggio "popolare".
Scatenare il solito flame? A che prò scusa?
Non mi interssa anzi, mi interessa solo in modo negativo cosa fa NIKON in questo caso, evidentemente anche loro si"sono messi l'animo in pace", così come me lo sono messo io da parecchio tempo.
Non è che "la fuori" si rgiona così, è che "qua fuori" si regiona così e si continua ad andare avanti con le cose sbagliate, pur sapendo che sono sbagliate.
Il tutto mi ricorda il tempo degli obbiettvi "macro"...
Ciao Renato
Commento # 32 di: renpasa pubblicato il 30 Marzo 2012, 07:19
Originariamente inviato da: Stefano Landau
......................E' un ottica che ha il suo senso per alcuni tipi di utenti che cercano soprattutto praticità e flessibilità sacrificando un briciolo di qualità

Spesso è meglio portare a casa una foto discreta che non portare a casa nulla. Il senso di quest'ottica è proprio questo!



Cammino in montagna molto spesso e non posso non quotare assolutamente.
Un paio d'anni fa percorsi il Cammino di Santiago e mi feci prestare la compattina dalla figlia lasciando la reflex in "castigo". L'anno prossimo ripercorrerò il cammino e farò la stessa cosa anche se riconosco che in alcune situazioni sarebbe stata più opportuna la "macchinona".
Ciao Renato
Commento # 33 di: RR2 pubblicato il 30 Marzo 2012, 09:28
Originariamente inviato da: renpasa
...
Scatenare il solito flame? A che prò scusa?
...


Colpa mia, mancava un alla fine di quella frase. E' che non capisco il senso di quell'intervento, tu stesso hai detto che qui, pur essendo tecnici il linguaggio è "popolare" e sbagliato che sia TUTTI quando parlano di ottiche su aps-c parlano di focali equivalenti. Anche scotch è un nome commerciale per il nastro adesivo della 3M, ma lo usiamo per qualsiasi nastro adesivo, e colgate in realtà si pronuncia colgheit, vogliamo metterci a correggere anche quello? (si fa per ridere eh!)

@ Stefano Landau
"Spesso è meglio portare a casa una foto discreta che non portare a casa nulla..."


In linea generale sono d'accordo, poi bisogna vedere come si comporta nella realtà il 18-300. Andando in montagna val più la pena tenere sempre il 70-300 montato (pesa anche meno di questo 18-300), i soggetti dei grandangolari di solito non scappano e quindi il tempo per montare un altro obiettivo c'è.
Commento # 34 di: renpasa pubblicato il 30 Marzo 2012, 10:56
Originariamente inviato da: RR2
Colpa mia, mancava un alla fine di quella frase. E' che non capisco il senso di quell'intervento, tu stesso hai detto che qui, pur essendo tecnici il linguaggio è "popolare" e sbagliato che sia TUTTI quando parlano di ottiche su aps-c parlano di focali equivalenti. Anche scotch è un nome commerciale per il nastro adesivo della 3M, ma lo usiamo per qualsiasi nastro adesivo, e colgate in realtà si pronuncia colgheit, vogliamo metterci a correggere anche quello? (si fa per ridere eh!)

@ Stefano Landau


In linea generale sono d'accordo, poi bisogna vedere come si comporta nella realtà il 18-300. Andando in montagna val più la pena tenere sempre il 70-300 montato (pesa anche meno di questo 18-300), i soggetti dei grandangolari di solito non scappano e quindi il tempo per montare un altro obiettivo c'è.


@RR2 Nessunproblema per lo smaile "mancante" il tono della tua frase lo avavo comunque capito.
Sul fatto dello scotch, quello che dici è giusto, però, se tu ne vuoi un rotolo largo 50mm e te ne danno 2 da 25 dicendoti che si equivalgono......
Chiudiamo ?

@Stefano Landau (centra qualcosa la cittadina tedesca omonima?)
Bhe! in montagna mica ci sono solo camosci, cervi ed affini, ci sono anche molti fiori stupendi, nonché una miriade di insetti e questi sì che scappano....
Secondo me il 18-300, se qualitativamente accettabile a livello amatoriale o un po' di più, potrebbe essere una lente "universale", per chi va in montagna e costo permettendo, da integrare con un paio di fissi di buona qualità e da un macro da 60 o 100 mm sufficentemente luminoso.
Se avessi i soldi e non avessi una moglie ........probabilmente me lo farei.
Ciao Renato
Commento # 35 di: Stefano Landau pubblicato il 30 Marzo 2012, 12:40
Originariamente inviato da: RR2
Colpa mia, mancava un alla fine di quella frase. E' che non capisco il senso di quell'intervento, tu stesso hai detto che qui, pur essendo tecnici il linguaggio è "popolare" e sbagliato che sia TUTTI quando parlano di ottiche su aps-c parlano di focali equivalenti. Anche scotch è un nome commerciale per il nastro adesivo della 3M, ma lo usiamo per qualsiasi nastro adesivo, e colgate in realtà si pronuncia colgheit, vogliamo metterci a correggere anche quello? (si fa per ridere eh!)

@ Stefano Landau


In linea generale sono d'accordo, poi bisogna vedere come si comporta nella realtà il 18-300. Andando in montagna val più la pena tenere sempre il 70-300 montato (pesa anche meno di questo 18-300), i soggetti dei grandangolari di solito non scappano e quindi il tempo per montare un altro obiettivo c'è.


Infatti se sono in giro per i fatti miei o con poche persone spesso giro con il 70-300 montato e per le panoramiche uso un'ottima compatta (Canon Powershot S95).
Dove invece non ho il tempo materiale di cambiare ottica (trek di gruppo) o nei trek impegnativi allora porto solo il 18-200 (che ho preso 6 mesi fa ....... avessi saputo che usciva questo potevo aspettare un po' e valutare quale potevo prendere......). In questi casi è un continuo passare da focali corte a focali lunghe..... per cui dovrei continuamente cambiare obbiettivo. Spesso poi se c'è vento non è nemmeno consigliabile cambiare obbiettivo per non far entrare polvere nella macchina......... tutto questo mi ha convinto della comodità di questi superzoom.
Commento # 36 di: Stefano Landau pubblicato il 30 Marzo 2012, 12:48
Originariamente inviato da: renpasa
@RR2 Nessunproblema per lo smaile "mancante" il tono della tua frase lo avavo comunque capito.
Sul fatto dello scotch, quello che dici è giusto, però, se tu ne vuoi un rotolo largo 50mm e te ne danno 2 da 25 dicendoti che si equivalgono......
Chiudiamo ?

@Stefano Landau (centra qualcosa la cittadina tedesca omonima?)
Bhe! in montagna mica ci sono solo camosci, cervi ed affini, ci sono anche molti fiori stupendi, nonché una miriade di insetti e questi sì che scappano....
Secondo me il 18-300, se qualitativamente accettabile a livello amatoriale o un po' di più, potrebbe essere una lente "universale", per chi va in montagna e costo permettendo, da integrare con un paio di fissi di buona qualità e da un macro da 60 o 100 mm sufficentemente luminoso.
Se avessi i soldi e non avessi una moglie ........probabilmente me lo farei.
Ciao Renato


Finalmente qualcuno che non mi prende per sardo . I miei nonni erano tedeschi, per cui penso proprio che l'origine sia quella. (in realtà di citta Landau credo ce ne siano due in Germania se non ricordo male........)
Io ho preso 6 mesi fa il 18-200 che trovo comodissimo e usandolo con attenzione non è male. (Lavoro solitamente come diaframmi tra F8 ed F11 che corrispondono più o meno range di miglior resa)
Ovviamente a questo punto il 18-300 non lo considero, da 200 a 300 sono focali comunque poco usate.
Il mio prossimo acquisto infatti a questo punto potrebbe essere un macro. Sarebbe utilissimo in montagna appunto per fiori, insetti ed altro. Verrebbe comodo anche come teleobbietivo fisso luminoso. Ho individuato un Tokina 105mm F2.8 che non costa una follia. penso che potrebbe essermi molto utile.
Commento # 37 di: renpasa pubblicato il 30 Marzo 2012, 18:00
Originariamente inviato da: Stefano Landau
Finalmente qualcuno che non mi prende per sardo . I miei nonni erano tedeschi, per cui penso proprio che l'origine sia quella. (in realtà di citta Landau credo ce ne siano due in Germania se non ricordo male........)
.......


Io conosco Landau in der Pfalz (Palatinato), poi cosnosco Landau an der Isar, dalle parti di Regensburg (Ratisbona) Bassa Baviera credo.
Io ho il micro nikkor 60mm f1:2,8 G ED del quale sono abbastanza soddisfatto, prediligo i fiori ma per gli insetti la distanza minma di messa afuoco è davvero troppo bassa un 100mm sarebbe un po meglio ma.... gli euro erano quelli....
Concordo con te che avendo il 18-200 praticamente nuovo non puoi pensare al 18 300 salvo un mega affarone nel rivendere il 18-200. ma ne varrebbe la pena? Io comunque che già aspettavo il 70 300 aspetto ancora un po'......
Il compleanno lo ho a giugno
Ciao Renato
Commento # 38 di: Marko#88 pubblicato il 31 Marzo 2012, 19:32
Originariamente inviato da: aald213
Dipende. A 450mm puoi fotografare la luna con un dettaglio adeguato.

In ogni caso, 830gr sono troppi per l'uso che ne faccio; preferisco una lente più leggera, più definita, anche se con meno escursione focale (leggi: 70-300).


Per fotografare la luna con un dettaglio adeguato serve un'ottica risolvente, a meno di non avere un 800/1000 mm dovraicroppare parecchio e se l'ottica è così così la foto fa schifo. Dubito che con un 18-300 verrebbe chissà cosa

Originariamente inviato da: Raghnar-The coWolf-
Dai su, arrivare a 300mm equivalenti può avere ancora un senso general purpose turistico (mah) ma a 450mm sono situazioni particolari uno si prende la lente giusta e bona.


Beh oddio, in sport 300 fanno comodo, in caccia fotografica spesso sono anche pochi. Ognuno ha il suo approccio secondo me...concordo però con la tua ultima frase, se si vuole il tele si prende il tele specifico e amen.

Originariamente inviato da: Stefano Landau
Spesso però quello che importa è la praticità. pensa che io ho il 35mm F1.8, il 16-85, il 70-300 VR II ed il 18-200 VRII. Da quando ho preso il 18-200 gli altri non li ho ancora usati.
l 35 mm 1.8 (il mio secondo obiettivo dopo il 16-85) non l'ho quasi mai usato.
Addirittura lo considero un acquisto sbagliato. Su 15.000 foto...... con quell'obiettivo ne avrò fatte 500 alle partite di calcetto dei colleghi. Giusto perchè era il più luminoso, e con soggetti in movimento il VR non serve a nulla.

A me serve praticità soprattutto ma anche qualità. Per questo motivo sto nel mondo reflex (altrimenti avrei solo una compatta). Ma se durante un trek ho montato il 35mm (ma anche il 16-85) e vedo un cervo a 200 metri...... ora che tiro fuori dallo zaino il 70-300, cambio obbiettivo, rimetto via l'altro obiettivo...... il cervo chissà dov'è andato.

Poi durante un trek con il 18-200 che ho (e quindi lo stesso discorso vale per il 18-300) giro con una sola macchina con un solo obiettivo. Sai quanto conta il peso quanto ti fai 1000 e passa metri di dislivello in montagna, specialmente seguendo un gruppo e non da soli ?

E' un ottica che ha il suo senso per alcuni tipi di utenti che cercano soprattutto praticità e flessibilità sacrificando un briciolo di qualità

Spesso è meglio portare a casa una foto discreta che non portare a casa nulla. Il senso di quest'ottica è proprio questo!


Io non sono un atleta (sono 1.70 e peso 60kg coi vestiti bagnati addosso :asd ma a Tenerife sono salito sul Teide (3700 m, l'inizio del sentiero è a circa 2200 se non ricordo male) e avevo zaino con reflex, tre ottiche e una bottiglia d'acqua da due litri, il totale sarà stato attorno ai 5/6kg, zaino compreso. Non sono certo quelli che ti impediscono di salire secondo me. E usare una reflex con un'ottica da bridge imho ha poco senso, ok la praticità però non condivido la scelta. Anche perchè un cervo a 200 metri non lo fotografi bene con un 300 ... e dubito che durante un giro con un gruppo di persone si possa avvistare un cervo a distanza fotografabile, caso mai lo vedi passare ma fermo immobile o lo aggiri e speri di non essere visto e sentito (difficile in gruppo) o non lo fotografi. Secondo me chiaramente, poi magari ho sfrotuna io
Commento # 39 di: renpasa pubblicato il 31 Marzo 2012, 20:54
Originariamente inviato da: Marko#88
.............................................................
Io non sono un atleta (sono 1.70 e peso 60kg coi vestiti bagnati addosso :asd ma a Tenerife sono salito sul Teide (3700 m, l'inizio del sentiero è a circa 2200 se non ricordo male) e avevo zaino con reflex, tre ottiche e una bottiglia d'acqua da due litri, il totale sarà stato attorno ai 5/6kg, zaino compreso. Non sono certo quelli che ti impediscono di salire secondo me. E usare una reflex con un'ottica da bridge imho ha poco senso, ok la praticità però non condivido la scelta. Anche perchè un cervo a 200 metri non lo fotografi bene con un 300 ... e dubito che durante un giro con un gruppo di persone si possa avvistare un cervo a distanza fotografabile, caso mai lo vedi passare ma fermo immobile o lo aggiri e speri di non essere visto e sentito (difficile in gruppo) o non lo fotografi. Secondo me chiaramente, poi magari ho sfrotuna io


Le altitudini centrano poco, che conta è l'impervietà del sentiero e in oltre molto spesso gli zaini di chi va in montagna, e non intendo riferirmi alle scalate vere e proprie, sono più vicini ai 10kg che ai 5 senza apparecchi fotografici ben inteso.
E' abbastanza logico sostenere che non sono i 2 o 3 Kili di roba che ti impediscono di salire ma quando cammini per 8, 10 ore su e giù per percorsi a volte molto scoscesi si fanno sentire e come..... é vero che io non sono puù così giovane ma.....
In montagna non ci si va sempre e comunque in gruppo, io ad esmpio sono spesso da solo e di animali da "prendere" al volo, mentre passano, ce ne sono e come, e poi in certi posti questi sono anche poco diffidenti per cui ti avviccini anche a poche decine di metri, con un minimo di attenzione ma senza particolari accorgimaneti da cacciatore.
In oltre dal lato pratico, non sempre ti trovi n condizioni per poter sostituire un obbiettivo con tranquillità, in sicurezza tua e sua.
Insomma io continuo a ritenere che un 18-300 in montagna potrebbe essere molto utile, specie sa ha una distanza minima di messa a fuoco abbastanza breve per fiori, insetti e poi per le eventuali panoramiche.
La scelta comunque è e rimane estremamente soggettiva e così come io prediligerei un 18-300, capirei benissimo le ragioni di che sceglie un corredo multilente.
Per concluder: W Tutti
Ciao Renato
Commento # 40 di: Raghnar-The coWolf- pubblicato il 01 Aprile 2012, 01:56
Questo sempre SE il 18-300 non pesi più del 18-55 e 70-300 messi assieme.
Perchè il 18-200 pesa (poco) di più di 18-55 e 55-200 messi assieme ed è un'ottica seppur vecchia molto meno estrema...

vedremo...
« Pagina Precedente     Pagina Successiva »