Panono, la fotocamera sferica da 108 megapixel con 36 ottiche finisce in bancarotta

Panono, la fotocamera sferica da 108 megapixel con 36 ottiche finisce in bancarotta

di Roberto Colombo, pubblicata il

“Il progetto aveva raccolto 1,25 milioni di dollari nel 2013, ma aveva mancato l'obiettivo di spedire il prodotto ai sostenitori della campagna Indiegogo nel 2014. Il secondo prototipo sembrava convincente, ma nessuno dei backer l'ha mai ricevuto e il tentativo di andare prima sul mercato (ad alto prezzo con un listino di circa $1500) per recuperare fondi per la produzione non è andato a buon fine. Ora arriva l'annuncio della richiesta di bancarotta presso la corte di Berlino.”

Spesso parliamo della campagne di crowdfunding che hanno avuto successo, ma sempre più spesso ci ritroviamo a dover riportare notizie di startup che dopo un avvio molto promettente non riescono a portare realmente il loro prodotto sul mercato. Era successo qualche tempo fa con LilyCamera, il drone che aveva fatto parlare di sé in tutto il mondo, ma che poi non si è riuscito a concretizzare, forse anche per l'arrivo sul mercato di uno schiaccisassi come DJI Mavic Pro, quadricottero che ha fatto invecchiare di colpo tutti i prodotti della concorrenza.

Oggi è il turno di Panono, progetto che era nato con l'appellativo di "la fotocamera a sfera da lanciare in aria per ottenere una panoramica da 72 megapixel". Avevamo incontrato il prodotto dal vivo a Photokina 2016 e sembrava ben avviato verso la produzione definitiva con una nuova versione da 108 megapixel con 36 foto/videocamere sparse lungo la superficie della sfera.

L'introduzione molto positiva della nostra notizia oggi si rivela però troppo ottimistica e dalla Germania giunge la voce della bancarotta della start-up tedesca. Il progetto aveva raccolto 1,25 milioni di dollari nel 2013, ma aveva mancato l'obiettivo di spedire il prodotto ai sostenitori della campagna Indiegogo nel 2014.

Il secondo prototipo sembrava convincente, ma nessuno dei backer l'ha mai ricevuto e il tentativo di andare prima sul mercato (ad alto prezzo con un listino di circa $1500) per recuperare fondi per la produzione non è andato a buon fine. Ora arriva l'annuncio della richiesta di bancarotta presso la corte di Berlino.


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