Nuovo Sony FE 24mm F1.4 GM: l'abbiamo provato in anteprima

Nuovo Sony FE 24mm F1.4 GM: l'abbiamo provato in anteprima

di Roberto Colombo, pubblicata il

“Il nuovo Sony FE 24mm F1.4 GM si pone nella gamma come grandangolo luminoso, adatto a diversi tipi di fotografia, ma pensato anche per un utilizzo video di stampo professionale. Abbiamo avuto la possibilità di provare l'ottica sul campo per mezza giornata in diverse situazioni per saggiarne le capacità.”

Ora che anche le due big si cono lanciate con convinzione nel mercato delle mirrorless Full Frame i giochi si fanno decisamente interessanti. Sia Canon, sia Nikon hanno dedicato parte delle loro presentazioni al mondo delle ottiche, sia presentando i nuovi obiettivi a corredo dei loro neonati sistemi, sia facendo leva sull'eredità delle famiglie di ottiche nate per le reflex.

Sony è quella che ha creduto per prima nelle mirrorless Full Frame e nei primi anni di attività ha dovuto scontare la mancanza di ottiche per il suo sistema. In questi anni ha però anche lavorato alacremente per colmare il gap e con il lancio di oggi arriva a quota 30 per quanto concerne le ottiche Sony E-Mount FE nate per coprire il sensore 35mm delle mirrorless delle famiglie A7 e A9.

Una nuova uscita, quella di oggi, che segue una delle recenti tendenze del mercato: la voglia di ottiche fisse di elevata apertura e qualità. Lo fa andando a espandere la gamma delle ottiche Sony G Master, quelle nate e studiate per le esigenze dei professionisti. Il nuovo Sony FE 24mm F1.4 GM si pone nella gamma come grandangolo luminoso, adatto a diversi tipi di fotografia, ma pensato anche per un utilizzo video di stampo professionale.

Due sono i fini che i progettisti hanno voluto perseguire nella progettazione di quest'ottica: elevato potere risolvente anche a tutta apertura e sfocato piacevole. Risultati entrambi pienamente ottenuti, anche grazie all'utilizzo di ben due elementi XA, Extreme Asperical, progettati per contenere al massimo le aberrazioni. Sony dichiara un astigmatismo sagittale molto più contenuto rispetto alla concorrenza, caratteristica che rende quest'ottica, vista anche l'elevata apertura, un'ottica compagna anche per l'astrofotografia. Gli MTF mostrati da Sony raccontano di un'ottica caratterizzata da una caduta di nitidezza ai bordi molto contenuta.

Si tratta di un'ottica, come già detto, di categoria professionale e il costo la posiziona fuori dal budget dei fotografi amatoriali, sarà infatti necessario sborsare ben 1600€ per poterla inserire nella propria borsa fotografica. Rispetto alle alternative per reflex pesa circa due etti in meno, fermando la bilancia a 445 grammi.

Pur essendo un grandangolo, e quindi non un'ottica nativamente 'sportiva', Sony ha optato per un nuovo motore autofocus, con una versione rinnovata e potenziata del motore Direct Drive SSM, che dovrebbe garantire prestazioni migliorate di tre volte rispetto ai modelli precedenti in ambiti come la velocità di risposta, l'accuratezza del posizionamento e la rumorosità. Molto contenuto anche il focus breathing, altra caratteristica che rende l'ottica molto performante anche in video. In questo ambito c'è una piccola chicca: sul lato del barilotto è presente un selettore che può rendere il movimento del diaframma continuo e silenzioso eliminando il 'click' e il movimento a passi.

Abbiamo avuto la possibilità di provare l'ottica sul campo per mezza giornata in diverse situazioni per saggiarne le capacità. Dal punto di vista ergonomico il nuovo Sony FE 24mm F1.4 GM si comporta egregiamente: risulta ben equilibrato quando montato sul corpo di una Sony A7 R III. La ghiera dei diaframmi è a portata di mano e può essere impostata su A per poterla comandare dalle ghiere sul copro macchina. La ghiera della messa a fuoco, più avanzata, è delle giuste dimensioni e permette di focheggiare con sufficiente precisione.

Sony è stata coraggiosa e ha deciso di non nascondersi in questa prova sul campo: gli oltre 42 megapixel di risoluzione di Sony A7 R III sono un banco di prova in grado di mettere in difficoltà qualsiasi ottica. D'altra parte questa nuova generazione di ottiche G Master nasce proprio per tenere il passo delle altissime risoluzioni degli ultimi sensori. Il verdetto in questo senso è ottimo: pur senza aver la possibilità di fare prove MTF la sensazione è quella di un'ottica perfettamente utilizzabile anche sulla A7 R III a piena apertura e con grande qualità e nitidezza in tutte le zone del fotogramma, anche quelle periferiche. A tutta apertura nell'analisi al 100% di ingrandimento gli occhi più pignoli potranno notare un leggerissimo ammorbidimento dell'immagine, che già scompare però a F1.8. Addirittura nei ritratti è praticamente invisibile questo leggerissimo calo di nitidezza. Evidente invece a tutta apertura l'aberrazione cromatica laterale nei bruschi passaggi di luminosità, ma una volta che la fotocamera avrà il profilo di correzione sare. Con la sua precisione e la ridotta profondità di campo l'ottica è, a sua volta, un banco di prova molto duro per la messa a fuoco della fotocamera: la funzione Eye-AF ha dimostrato però di funzionare perfettamente e anzi, di permettere di evitare al ricomposizione, che con ottiche a così ridotta profondità di campo spesso porta a un deleterio spostamento del punto fuoco.

L'ottica è molto corretta dal punto di vista della distorsione e non c'è il barilotto tipico dei grandangoli di una volta. L'unica accortezza è, nel caso di ritratti, di tenere il soggetto abbastanza al centro, attorno ai punti migliori della regola dei terzi, infatti, le immagini vengono 'stirate'.

Ottimo il comportamento in contro luce e anche a tutta apertura il contrasto rimane decisamente elevato, tanto da permetterci di scattare all'alba e a sole appena sorto senza problemi in direzione della fonte di luce.

Il profilo del bokeh è molto morbido e piacevole e stacca in modo netto il soggetto dallo sfondo. Grazie alle sue caratteristiche l'obiettivo è quindi molto adatto a diversi generi fotografici, dal ritratto (per lo sfocato) ai panorami (per la nitidezza su tutta l'inquadratura), dalla street photography (per la messa a fuoco precisa e veloce) fino all'astrofotografia, dove il ridotto astigmastimo, l'ampia apertura e la nitidezza possono giocare un ruolo chiave.

Trovate (e troverete nei prossimi giorni) ulteriori foto scattate con questo obiettivo sulla pagina Facebook di Fotografi Digitali e sul neonato account Instagram


Commenti