Le migliori fotografie della Via Lattea raccolte da Capture the Atlas

Le migliori fotografie della Via Lattea raccolte da Capture the Atlas

di Mattia Speroni, pubblicata il

“La Via Lattea è da sempre un soggetto molto particolare da fotografare! Per questo in tanti ci hanno provato con risultati diversi. Il sito Capture the Atlas ha raccolto alcune delle fotografie migliori per ispirare gli altri fotografi.”

Abbiamo scritto spesso di fotografie a tema astronomico da quelle dedicate alle eclissi a quelle dedicate alla Luna o a oggetti celesti ancora più lontani. Questa volta tocca alla Via Lattea con le migliori fotografie raccolte da Capture the Atlas per ispirare i fotografi che vogliono catturare la nostra galassia.

fotografia via lattea

Come scritto giustamente dal sito, catturare la Via Lattea con un contesto interessante è un lavoro che prevede buoni doti tecniche e un ottimo tempismo. Non è impossibile anche per i principianti, sapendo dove recarsi per avere il minore inquinamento luminoso possibile e magari un contesto che "faccia sognare".

Le migliori fotografie della Via Lattea

Nella gallery fotografica che trovate qui sopra sono state inserite le fotografie dei vari fotografi. Interessante è però anche la descrizione che ne è stata data direttamente dagli interessati così da capire al meglio il contesto (e poter apprezzare ulteriormente le immagini).

Per esempio Winter Milky Way di Nicholas Roemmelt è stata catturata sulle "nostre" Dolomiti (Marmolada). Come racconta lo stesso fotografo, si tratta di una dedica allo scalatore Hansjörg Auer morto lo scorso anno. Il fotografo ha impiegato una Canon EOS 6Da con un'ottica EF 16-35mm f2.8L III (con lunghezza focale a 16 mm). Si tratta di un'immagine composta da due serie di fotografie con sei pose ciascuna. Per le stelle è stato impiegato un'apertura a f/4 a 60" e 6400 ISO (con astroinseguitore). Mentre per la parte inferiore è stato impiegato un diaframma f/2.8 a 15" e 6400 ISO.

Lake Rotoiti by night di Mark Gee è stata invece scattata in Nuova Zelanda (Nelson Lakes National Park). Purtroppo la notata era troppo ventosa per vedere la Via Lattea riflessa nello specchio d'acqua.

Milky Way over Parque Nacional del Teide di Mehmet Ergün ha invece catturato la fotografia alle Tenerife (luogo noto per gli astrofotografi). Il fotografo ha utilizzato una Nikon D850 Astro (quindi modificata per l'astrofotografia) con un'ottica Samyang 24mm f1.4 e un astroinseguitore Fornax Lightrack II.

Antennas of ALMA di Yuri Beletsky è invece stata catturata in Cile, ma non in un luogo qualsiasi. Infatti Beletsky ha scelto la zona dei radiointerferometri del complesso di ALMA che si trova a circa 5000 metri d'altezza e che è nota per avere pochissimo inquinamento luminoso e un cielo spettacolare. Il fotografo racconta di come il cielo fosse stupendo ma che la mancanza di ossigeno vista l'altitudine ha complicato la realizzazione delle fotografie. L'attrezzatura impiegata è una Nikon D810a con un'ottica Sigma 15mm f/2.8 EX DG Diagonal Fisheye.

Deadvlei di Stefan Liebermann è stata catturata in Namibia. Questa zona è nota per i suoi alberi morti ormai da oltre 500 anni. Si tratta di 14 scatti singoli realizzati con una fotocamera Sony A7s e un'ottica Sigma 14mm e un'apertura di f/1.8. Il tempo di posa è stato impostato a 30" mentre la sensibilità è stata portata a 5000 ISO.

Madeira Stars di Daniel Kordan è stata invece catturata sull'omonima isola (Portogallo). Lo scatto è stato fatto un'ora prima dell'alba dove una coltre di nuvole copriva la parte inferiore. La fotocamera impiegata è una Nikon Z 7 con un obiettivo AF-S Nikkor 14-24mm f/2.8G ED (con adattatore). Sono state fatte due fotografie orizzontali per creare una fotografia verticale. I dati di scatto parlano di 20" per il tempo di posa a 4000 ISO con un'apertura di f/2.8. Lo scatto nella zona inferiore del paesaggio invece è stato fatto a f/5, 400 ISO e 70".

Nightmare di Michael Goh è stata scattata in Australia al Dumbleyung Lake. Per via dell'alta salinità dell'acqua, gli alberi sono morti creando uno scenario particolare: sfruttando i tronchi il fotografo ha voluto creare un'immagine che desse l'idea di tentacoli che si stanno estendendo verso il cielo e la Via Lattea. La fotocamera è una Canon 6D con un'ottica Tamron SP 15-30mm F/2.8 Di VC USD G2 a 15 mm con un'apertura di f/2.8 e una sensibilità a 6400 ISO. Il tempo di esposizione è stato fissato a 30" per un'insieme di ben 50 scatti.

Early summer night’s dream di Roksolyana Hilevych è ancora una volta scattata in Italia, nella zona di Norcia (precisamente a Castelluccio). Come racconta la fotografa, la sua attenzione è stata catturata dai fiori selvatici che crescono ai bordi dei campi di lenticchie. Per la fotografia (del 2018) sono state impiegate esposizioni da 4 minuti con apertura di f/2.8 a 800 ISO e 16 mm di lunghezza focale. Per la parte del terreno invece sono stati impiegati f/8 come apertura a 1/4" e 800 ISO sfruttando il focus stacking per la messa a fuoco.

Double Arch di Pablo Ruiz García è stata scattata in Spagna al Picos de Europa. Inizialmente aveva pensato di far entrare il centro della Via Lattea nell'arco ma poi la scelta è ricaduta su un doppio arco che si sovrappone.

Gran Firmamemto di Jorgelina Alvarez è stata catturata in un luogo difficile da raggiungere: l'Antartide (base Marambio). Un luogo unico dove l'inquinamento luminoso è ovviamente molto ridotto permettendo di catturare fotografie come quella di Alvarez.

Alone & together in the stardust di Marco Carotenuto è stata scattata in Tunisia nel 2019 nel mezzo del deserto del Sahara. Carotenuto spiega come la lontananza da tutto, compresa la tecnologia, è un'esperienza unica.

Elemental di Miles Morgan è stata scattata alle Hawaii (sul vulcano Kilauea). Il fotografo racconta come verso le 3 della mattina sulla cima del vulcano il cielo era magnifico, ma una volta che l'attrezzatura era pronta una coltre di nubi ha velato la volta celeste.

Oregon Nights di Chance Allred come intuibile è stata catturata in Oregon. Il fotografo ha cercato su Photopills dove poter catturare un'immagine della Via Lattea. Vicino a dove si trovava c'era una baia con la giusta direzione per lo scatto. L'attrezzatura impiegata è una Sony A7R III con un'ottica Sigma 14mm F1.8. I dati di scatto invece riportano per la scena in primo piano dieci fotografie unite con apertura di f/1.8, 1250 ISO e tempo di 1/6" con tecnica del focus stacking. Invece per il cielo è stata impiegata un'apertura di f/1.8, 250 ISO e 212" con astroinseguitore.

Base Camp di Giulio Cobianchi è stato scattato ancora una volta sulle Dolomiti. Il fotografo preferisce catturare la Via Lattea in inverno per via dei colori più freddi che si concilia al meglio con la neve. Un'unione tra emozioni e adrenalina provate in quel momento, anche con temperature di -7°C.

Bioluminescence di Josh Beames è stata catturata in Australia (a Victoria). La bioluminescenza ha catturato l'attenzione del fotografo che ha voluto catturare le onde "luminose" che si infrangevano sulla spiaggia. Un evento raro (nella zona). Le uniche informazioni che abbiamo sullo scatto è l'utilizzo di una Nikon D850 con ottica Nikkor 14-24 f2.8.

Alien Eggs di Debbie Heyer è stata catturata nel Nuovo Messico (USA). Una zona particolare che ricorda un pianeta alieno e dove un cielo terso e privo di inquinamento luminoso permette fotografie di alto livello.

Enchanted Monastery di Ramón Morcillo è stata catturata ad Avila (Spagna). L'idea di questa composizione è stata nella testa del fotografo per mesi. Il fotografo ha voluto essere ritratto all'interno della zona del campanile illuminandolo per un risultato ancora più eclatante.

Space on Earth di Elena Pakhalyuk è stata scattata in Nuova Zelanda (ghiacciaio Tasman). La fotografa ha dovuto aspettare ore per via di pioggia e neve prima di vedere la Via Lattea, nonostante il freddo che rendeva difficili i movimenti (a -12°C).

Land of the Yankee Fork di Eric Benedetti ha catturato questa fotografia nel 2017 in Idaho (USA). Si tratta di 38 scatti che hanno messo alla prova il fotografo per due ore. Quello che il fotografo aveva preso per inquinamento luminoso era in realtà l'Aurora Boreale che non era prevista. Per lo scatto è stata impiegata una Nikon D800E con ottica Sigma 50 mm Art sfruttando l'astroinseguitore Sky-Watcher Star Adventurer. Le esposizioni hanno un'esposizione di 2 minuti a 1600 ISO con il cielo catturato ad apertura f/2.8 mentre il primo piano a f/1.4.

Star Eruption di Diego Ugalde è stata catturata sul Volcán de Fuego in Guatemala. L'idea era quella di far coincidere la Via Lattea con la parte terminale del vulcano per mostrare "un'eruzione di stelle". Per avere la composizione corretta è stato necessario attendere fino alle 4 della mattina (a 3800 metri di quota) con le batterie delle macchine fotografiche che si scaricavano in fretta per via del freddo.

Heavenly throne di Ryan Smith è stata catturata negli Stati Uniti. La fotografia è stata un modo per mettere alla prova la prima mirrorless di Canon dedicata all'astrofotografia (EOS Ra) annunciata alla fine dello scorso anno. Secondo quanto riportato dal fotografo, i parametri di scatto sono stati una singola esposizione di 20" con apertura a f/3.5 e 10000 ISO con un'ottica Canon RF 15-35mm F2.8L IS USM.

Desert Tracks di Melanie Fritz è stata scattata nel deserto di Atacama in Cile (nella zona dove ha catturato la sua immagine anche Beletsky). Si tratta di una doppia esposizione per cielo e primo piano e grazie alle condizioni speciali di questo luogo come la poca umidità e inquinamento luminoso assente, le fotografie sono sempre speciali.

A Night at the Caves di Sam Sciluna è stata catturata alla grotta di Ta Marija (Malta). Dopo una serie di tentativi, Sciluna è riuscito a catturare lo scatto che lo soddisfaceva in questo luogo unico (al quale si arriva dopo 45 minuti di camminata). I dati di scatto parlano di 4 minuti di esposizione (con inseguitore) a f/4 e 800 ISO mentre per il primo piano si parla di 8 minuti a f/2.8 a 800 ISO per ridurre il rumore, il tutto con un Samyang 14mm.

Desert Nights di Peter Zelinka è stata scattata alle Alabama Hills (California). Il fotografo si è fermato diverse volte in questo luogo in mezzo al deserto ma in questa occasione ha trovato un arco di roccia utile per una composizione con la Via Lattea. L'attrezzatura impiegata è una Nikon D750 con un AF-S Nikkor 14-24mm f/2.8G ED con apertura a f/4, 800 ISO e un'esposizione di 4 minuti. Si tratta comunque di una doppia esposizione per cielo e primo piano (ma con le stesse impostazioni).

Good Night Utah di Julio Castro è stata catturata a Kanab (Utah). La fotografia è stata scattata nel Maggio del 2019 con un cielo che è diventato all'improvviso, poco prima dell'alba, limpido. La scelta delle due colline è stata fatta per cercare di creare un cerchio (quasi) perfetto. L'attrezzatura impiegata è una Nikon D810 con ottica AF-S Nikkor 14-24mm f/2.8G ED impostando a f/2.8 l'apertura, tempo di esposizione a 25" e 5000 ISO.


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