Il telescopio spaziale Hubble è stato lanciato nell'ormai lontano 1990 e da allora (salvo i problemi iniziali) ha rappresentato e rappresenta uno strumento scientifico difficilmente sostituibile, nonostante gli altri telescopi spaziali (come il JWST) lanciati successivamente. Nelle scorse ore la NASA e l'ESA hanno pubblicato una nuova immagine catturata da Hubble: si tratta di un grande mosaico della galassia di Andromeda (Messier 31). Un lavoro che ha richiesto anni di osservazioni e un lavoro meticoloso da parte degli scienziati, ma è anche una vera "gioia per gli occhi".
Secondo quanto riportato dalle agenzie, questo grande panorama è frutto di oltre dieci anni di osservazioni o oltre mille orbite per raccogliere i dati, con 600 diverse immagini che la compongono per un totale di 2500 MPixel (2,5 miliardi di pixel) mostrando la luce di 200 milioni di stelle che compongono parte della galassia di Andromeda (HST può rilevare solo stelle più luminose del Sole che si trovano in questa galassia) mentre il loro totale potrebbe ammontare a un trilione di stelle. Pur potendo essere osservata anche a occhio nudo in cieli piuttosto scuri sulla Terra o con telescopi anche non molto costosi, questo oggetto celeste è un obiettivo importante per il telescopio spaziale.
Il telescopio spaziale Hubble fa risplendere la galassia di Andromeda
Questa galassia si trova a 2,5 milioni di anni luce e il telescopio spaziale Hubble ha aiutato gli scienziati a comprenderne la struttura, la presenza di oggetti celesti e informazioni importanti anche per comprendere altre galassie simili che si trovano nell'Universo. In particolare i ricercatori credono che le origini della Via Lattea e della galassia di Andromeda siano diverse. Entrambe le galassie avrebbero un'età simile ma quest'ultima ha stelle più giovani e altre strutture che farebbero pensare a un'attività di formazione stellare più attiva di recente. La motivazione sarebbe da ricercarsi nella galassia Messier 32 che sarebbe potuta essere un tempo una galassia a spirale e che ora invece appare come un "nucleo spoglio".
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Daniel Weisz (Università della California) ha dichiarato "Andromeda sembra un tipo di galassia di transizione che è tra una spirale di formazione stellare e una sorta di galassia ellittica dominata dall'invecchiamento delle stelle rosse. Possiamo dire che ha questo grande rigonfiamento centrale di stelle più vecchie e un disco di formazione stellare che non è così attivo come ci si potrebbe aspettare data la massa della galassia".
Il lavoro per raccogliere i dati è stato così esteso che ha richiesto due programmi per essere portato a termine: il Panchromatic Hubble Andromeda Treasury (PHAT) e il Panchromatic Hubble Andromeda Southern Treasury (PHAST). Con PHAT le osservazioni sono state condotte con lunghezze d'onda vicine all'ultravioletto, nel visibile e nel vicino infrarosso con le fotocamere ACS e WFC-3 nella parte settentrionale. Si è passati poi a PHAST che ha osservato la parte meridionali permettendo di aggiungere i dati di 100 milioni di stelle.
Non solo un'immagine spettacolare della galassia di Andromeda da parte del telescopio spaziale Hubble ma anche una vasta raccolta di dati aggiuntivi. Così è possibile determinare l'età di vari oggetti celesti, la presenza di elementi pesanti e delle varie stelle. La buona notizia è che ESA ha messo a disposizione un grande file da quasi 1 GB per permettere di cogliere ogni singolo dettaglio delle osservazioni di HST di questa galassia. Gli utenti potranno così immergersi nelle stelle che compongono Andromeda e nella particolarità della sua struttura.