Il sensore di una fotocamera danneggiato dal laser per rimozione tatuaggi

Il sensore di una fotocamera danneggiato dal laser per rimozione tatuaggi

di Mattia Speroni, pubblicata il

“Un laser la rimozione tatuaggi è stato "fatale" per il sensore di una fotocamera Sony A7S II utilizzata durante la ripresa di un video. Si tratta di un severo avvertimento per i fotografi che lavorano dove si utilizzano laser potenti.”

Una fotocamera digitale è uno strumento particolarmente sensibile e complesso: cercare di riprendere alcune scene può danneggiarla per sempre. Lo ha scoperto a sue spese Andy Boyd ai danni del sensore della Sony A7S II che stava utilizzando per riprendere la rimozione di un tatuaggio.

Come si può vedere nel filmato, durante l'utilizzo di un laser (probabilmente di classe 4) per la rimozione di un tatuaggio, il sensore della fotocamera digitale viene irrimediabilmente danneggiato dai fotoni riflessi. È noto che questo genere di operazioni possa danneggiare gli occhi (che sono però protetti) o altri dispositivi sensibili alla luce.

Questo però è uno dei primi video in cui si vede il danneggiamento del sensore "in tempo reale" durante l'utilizzo della fotocamera. Secondo quanto riportato, ripararla costa quasi quanto un'unità nuova e per questo non sarà ripristinata.

Laser sensore fotocamera

Non è la prima volta che i laser danneggia il sensore di una fotocamera. Per esempio durante le fotografie di concerti che utilizzano laser come parte della scenografia. Ma solitamente ce ne si accorge dopo riguardando le foto scattate.

Ovviamente non solo la Sony A7S II è danneggiabile da questo genere di impulsi laser. Sostanzialmente ogni ogni superficie fotosensibile può subire danni causati da laser di questo genere (smartphone, altre fotocamere o occhi non protetti). Attenzione dunque alle riprese che pensate di fare o alle fotografie che pensate di scattare!


Commenti (12)

Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - Info
Per contattare l'autore del pezzo, così da avere una risposta rapida, si prega di utilizzare l'email personale (vedere in alto sotto il titolo). Non è detto che una domanda diretta inserita nei commenti venga verificata in tempi rapidi. In alternativa contattare la redazione a questo indirizzo email.
Commento # 1 di: GaryMitchell pubblicato il 15 Marzo 2019, 19:18
Verrebbe da chiedersi se, a questo punto, il sensore puo' danneggiarsi anche se la fotocamera non e' attiva.. visto che ormai sono anni che non si montano piu' le protezioni sulle lenti dei cellulari.
Commento # 2 di: kamon pubblicato il 16 Marzo 2019, 00:59
Molto interessante, da totale ignorante in materia non pensavo si potesse danneggiare eppure continuare a funzionare mostrando le zone appena colpite.
Commento # 3 di: aleardo pubblicato il 16 Marzo 2019, 09:54
Comunque l'aspetto scandaloso anche se ormai consueto è che la riparazione, ovvero la sostituzione del sensore, anche in un apparecchio di questo livello costi quasi quanto la fotocamera nuova.
Commento # 4 di: Nurgiachi pubblicato il 16 Marzo 2019, 10:36
Originariamente inviato da: aleardo
Comunque l'aspetto scandaloso anche se ormai consueto è che la riparazione, ovvero la sostituzione del sensore, anche in un apparecchio di questo livello costi quasi quanto la fotocamera nuova.

In verità la cosa è più che giustificata, basta rifletterci un attimo invece che saltare a conclusioni sbagliate come complotti per farti comprare qualcosa di nuovo alla prima occasione.

Una cosa è costruire un prodotto in una fabbrica dove, la catena di montaggio con operai e macchinari, assemblano centinaia di prodotti completi in sequenza, altra cosa è invece la riparazione.
Innanzi tutto questa richiede un laboratorio attrezzato che non coincide mai con la fabbrica di provenienza. Questi laboratori devono essere dotati degli stessi standard della fabbrica (camere bianche) ed aver operai più specializzati di quelli che lavorano nelle catene.
Poi c'è l'approvvigionamento della componentistica, in una fabbrica è possibile preventivare la quantità necessaria per non rallentare la produzione, in un laboratorio questo non può avvenire. In tal caso o devono richiedere il componente alla casa madre, se prodotto dall'azienda stessa, o ordinarlo a terzi.
La riparazione, inoltre, non usa l'approccio da catena di montaggio ma è più simile ad un lavoro artigianale. Bisogna smontare la macchina, fare dei test, scovare il danno, procurarsi il componente, montare il componente, rimontare e testare la macchina. Il tutto fatto da gente competente e non da gente che stringe delle viti in precedenza posizionate da un braccio meccanico.
Anche la spedizione ha un costo, una cosa è riempire bancali su bancali e caricarli in un camion e lasciar fare alla grande distribuzione, altra cosa è chiamare un furgoncino solo per una camera.

Il mistero è dunque presto svelato.
Commento # 5 di: Caterpillar86 pubblicato il 17 Marzo 2019, 00:17
mi domando se non sia anche pericoloso guardare con gli occhi un trattamento di rimozione verruche con il laser
Commento # 6 di: lucusta pubblicato il 17 Marzo 2019, 01:08
si, lo è, essendo un classe 4.
http://www.puntosicuro.info/documen...i_laser_5_1.pdf
interessante vedere che i pixel danneggiati sono quelli verdi, dovuti all'uso di un laser a 532nm, appunto verde, usato per la rimozione di tatuaggi dalla tonalità verde, rossa, rosa e violetta..
Commento # 7 di: razziadacqua pubblicato il 17 Marzo 2019, 14:31
Ahahahh come si fa anche solo per un attimo a pensare il contrario?! Sono dei classe 4 ,con potenze di picco di centinaia o persino migliaia di watt!
Già in passato ci son stati casi di Canon cotte dai laser da discoteca, questi vaporizzano "SOLO" pigmenti...e due domande sulla salute del sensore non te le fai?
Anche i puntatori laser venduti per strada possono bruciare i pixel...
Commento # 8 di: kamon pubblicato il 17 Marzo 2019, 16:35
Originariamente inviato da: razziadacqua
Ahahahh come si fa anche solo per un attimo a pensare il contrario?! Sono dei classe 4 ,con potenze di picco di centinaia o persino migliaia di watt!


Beh, io non so quale livello di professionalità avesse colui che che stava materialmente girando, non tutti sanno che questo può avvenire (io non lo sapevo).
Commento # 9 di: Caterpillar86 pubblicato il 17 Marzo 2019, 16:43
Originariamente inviato da: lucusta
si, lo è, essendo un classe 4.
http://www.puntosicuro.info/documen...i_laser_5_1.pdf
interessante vedere che i pixel danneggiati sono quelli verdi, dovuti all'uso di un laser a 532nm, appunto verde, usato per la rimozione di tatuaggi dalla tonalità verde, rossa, rosa e violetta..


Allora è un incosciente il mio dermatologo che a quanto ricordo durante il trattamento non usava occhiali. Io nel dubbio ho girato la testa dall'altra parte
Commento # 10 di: s12a pubblicato il 17 Marzo 2019, 17:44
Originariamente inviato da: razziadacqua
Ahahahh come si fa anche solo per un attimo a pensare il contrario?! Sono dei classe 4 ,con potenze di picco di centinaia o persino migliaia di watt!


Un laser 532nm Nd:YAG pulsato di questa tipologia può facilmente emettere impulsi da 0.1 Joule in 10 nanosecondi a 10 Hz. La potenza istantanea (per impulso) è nell'ordine dei megawatt, anche se in in media (al secondo) è attorno al watt o meno.
« Pagina Precedente     Pagina Successiva »