Cosa succede a un aereo colpito da un drone? Ecco la simulazione in un video

Cosa succede a un aereo colpito da un drone? Ecco la simulazione in un video

di Roberto Colombo, pubblicata il

“I ricercatori dell'Università di Dayton, in collaborazione con il Sinclair College National UAS Training and Certification Center, hanno analizzato l' impatto tra un drone e l'ala di un aereo. I risultati sono poco incoraggianti: a parità di peso un drone ha una capacità di penetrazione maggiore di quella di un uccello”

'Bird Strike' sono due parole che un pilota di aerei non vorrebbe dover pronunciare (o sentire pronunciare dal proprio co-pilota). Può capitare, infatti, che nelle fasi di decollo i motori del velivolo risucchino volatili di passaggio, con possibili gravi danni ai motori. Per questo motivo i motori vengono testati anche per questa eventualità e su YouTube si trovano vecchi filmati sul tema. Naturalmente lo sfortunato uccello può impattare anche altre parti dell'aereo, portando a diversi tipi di danno: altro caso sfortunato è quello di impatto sul profilo alare, con possibili rotture anche di parti interne, magari a componenti importanti dell'avionica.

Ci sono laboratori specializzati nell'analisi di questo tipo di incidenti. Se una volta si utilizzavano cannoni in grado di lanciare polli morti, ora le tecniche di analisi sono più evolute e fanno uso da un lato di finti animali costruiti con una particolare gelatina che mima il comportamento dell'animale reale, dall'altro sfruttando le simulazioni software.

Al giorno d'oggi non sono solo gli uccelli a rappresentare un possibile problema per gli aerei in fase di decollo, ma si sono aggiunti i droni, in particolare quelli guidati da piloti che non conoscono e hanno deciso di non rispettare le regole dell'aria (e del buonsenso) che impediscono di volare nei pressi degli aeroporti e dei campi di volo.

I ricercatori dell'Università di Dayton, in collaborazione con il Sinclair College National UAS Training and Certification Center, hanno quindi deciso di analizzare nel dettaglio gli effetti di un eventuale impatto tra un drone e l'ala di un aereo. I risultati sono poco incoraggianti: a parità di peso un drone come il molto diffuso DJI Phantom ha una capacità di penetrazione maggiore di quella di un uccello. Se quest'ultimo nell'impatto rovina in moto sensibile il profilo alare laddove impatta, il drone ha mostrato di penetrare nella struttura ed essere in grado di provocare danni anche alle strutture interne delle ali, avionica compresa.

La simulazione è stata effettuata 'sparando' il drone con un cannone ad aria sull'ala a una velocità di circa 250 miglia orarie, circa 400km/h, simulando l'incidente tra un drone e un piccolo aereo a elica. In questo caso il ricercatore sostiene che l'aereo sarebbe potuto sopravvivere all'impatto, sebbene danni importanti, ma se la velocità è superiore, come nel caso di un jet commerciale, i risultati potrebbero essere molto più gravi, visto che l'energia cresce con il quadrato della velocità.

L'opinione del ricercatore è che con il crescere della popolazione di droni, aumenti anche la probabilità che si verifichi una evento del genere: una delle soluzioni potrebbe essere quella di studiare maggiormente questo tipo di incidenti e adattare di conseguenza la struttura dei droni, per renderli più fragili all'impatto e abbassandone la capacità di penetrazione in caso di urto con l'ala (o la fusoliera) di un aereo in volo. È un po' quello che avviene per i cofani delle auto, che negli ultimi anni vengono progettati anche pensando a minimizzare i possibili effetti sui pedoni in caso di investimento.


Commenti (4)

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Commento # 1 di: tallines pubblicato il 08 Ottobre 2018, 13:32
Speriamo che non succeda mai.......... realmente.........
Commento # 2 di: LORENZ0 pubblicato il 08 Ottobre 2018, 20:20
Il test non mi sembra realistico. Nel senso che hanno sparato tramite un condotto forzato il drone a una velocitá X puntando lo spigolo di un'ala di un aereo totalmente fermo. Nella realtá, ammettendo che la massa dell'aereo si sposti a 400 km/h, non si creerebbe uno spostamento dell'aria tale da modificare la traiettoria del drone (dal peso di 1 kg circa, quindi molto basso) visto che l'ala fende l'aria spostandola sopra e sotto? Il tutto, poi, avviene in quota dove potrebbero essere presenti anche altre correnti che modificherebbero ancora di più le condizioni..
Vedo più probabile, aĺlora, che il drone venga risucchiato da un motore, con danni decisamente potenzialmente più catastrofici...ma che si realizzi in aria un impatto del genere come quelo mostrato in video, boh, mi pare un po' improbabile...
Commento # 3 di: Avatar0 pubblicato il 08 Ottobre 2018, 23:18
sembra fatta di carta velina quell' ala

Poi l' uccello l' hanno simulato con un barilotto
Commento # 4 di: \Astore/ pubblicato il 09 Ottobre 2018, 09:59
Originariamente inviato da: Avatar0
sembra fatta di carta velina quell' ala

Poi l' uccello l' hanno simulato con un barilotto


Pensa che un pezzo di schiuma isolante, staccatosi da uno dei serbatoi esterni dopo il lancio dello Space Shuttle nel 1993, e che andò poi ad impattare sull'ala del Columbia, fu poi la causa della sua disintegrazione quando rientrò nell'atmosfera terrestre. IMHO non è molto importante l'oggetto in se, ma piuttosto la velocità con cui avviene l'impatto.
Secondo me questi studi hanno una bella importanza. Perlomeno servono a far capire alla gente che ci sono milioni di posti dove poter far volare un drone, e in mezzo ad una linea di decollo/atterraggio aerei non è certo un posto idoneo.