Catturata la prima fotografia da 3,2 Gigapixel, ma è per scopi scientifici!

Catturata la prima fotografia da 3,2 Gigapixel, ma è per scopi scientifici!

di Mattia Speroni, pubblicata il

“Catturata la prima fotografia con una risoluzione di 3,2 Gigapixel! Per riuscirci è stato impiegato un sensore che sarà impiegato all'interno del telescopio Vera C. Rubin LSST che è in fase di completamente in Cile.”

Sappiamo che la risoluzione, in campo fotografico, non è tutto! Ma a volte diventa un elemento determinante. Ovviamente non si tratta di una "semplice" fotografia ma di un'immagine utile per la ricerca scientifica e in particolare astronomica.

lsst telescope

La prima fotografia da 3,2 Gigapixel (3200 MPixel) è stata catturata dal team ai SLAC National Accelerator Laboratory, che fanno parte del Dipartimento dell'energia statunitense. A differenza di altre immagini ad altissima risoluzione, questa volta non si tratta di più scatti uniti, ma di un unico scatto realizzato da 189 sensori CCD da 16 MPixel ciascuno. Per realizzare la struttura, i sensori sono sistemati in sezioni quadrate da nove chiamate "science rafts" (dal costo di 3 milioni di dollari ciascuna). L'operazione è stata poi molto delicata considerando la delicatezza delle unità che non potevano toccarsi per evitare danni tanto che per l'assemblaggio ci sono voluti ben sei mesi.

Un sensore straordinario dedicato alla Scienza

Altre specifiche tecniche riportano pixel da 10 µm. Inoltre pur non essendo un unico sensore (vero e proprio), i componenti sono assemblati con estrema precisione. Il tutto riuscendo a catturare oggetti cento milioni di volte più deboli di quelli visibili ad occhio nudo. Per funzionare, il sensore ha bisogno di essere raffreddato a -101°C che è la sua temperatura operativa.

Il sensore farà parte della più grande "macchina fotografica" del Mondo che sarà installata all'interno dell'osservatorio Vera C. Rubin LSST (Legacy Survey of Space and Time) in Cile. Come indicato dagli addetti ai lavori, per mostrare la fotografia da 3,2 Gigapixel ci vorrebbero 378 televisori 4K e con quella risoluzione sarebbe possibile distinguere una pallina da golf da 24 km di distanza.

Ma lo scopo è tutt'altro che semplice. Il sensore, una volta integrato nella fotocamera, scatterà per 10 anni, ogni notte, una fotografia della volta celeste dell'emisfero meridionale. Ci saranno quindi più informazioni da esaminare e dati per capire misteri come la materia e l'energia oscura.

Interessante notare che una delle prime immagini catturate è stata quella di un broccolo romanesco per via della sua particolare struttura (oltre a quelle di Vera C. Rubin e altre immagini campione). Considerando poi che la "macchina fotografica" non era completamente assemblata con le varie componenti ancora in fase di test separati, per questa prima prova è stata impiegata la tecnica della stenoscopia, così da riuscire comunque a capire se il sensore fosse correttamente funzionante. Ora seguiranno altri test e prove, ci sarà poi l'assemblaggio e l'inserimento all'interno della struttura definitiva in Cile! Un nuovo strumento al servizio della conoscenza.


Commenti (3)

Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - Info
Per contattare l'autore del pezzo, così da avere una risposta rapida, si prega di utilizzare l'email personale (vedere in alto sotto il titolo). Non è detto che una domanda diretta inserita nei commenti venga verificata in tempi rapidi. In alternativa contattare la redazione a questo indirizzo email.
Commento # 1 di: aleardo pubblicato il 10 Settembre 2020, 11:10
Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
Link alla notizia: https://www.fotografidigitali.it/ne...fici_91921.html

Catturata la prima fotografia con una risoluzione di 3,2 Gigapixel! Per riuscirci è stato impiegato un sensore che sarà impiegato all'interno del telescopio Vera C. Rubin LSST che è in fase di completamente in Cile.

Click sul link per visualizzare la notizia.

Considerando poi che la "macchina fotografica" non era completamente assemblata con le varie componenti ancora in fase di test separati, per questa prima prova è stata impiegata la tecnica della stenoscopia, così da riuscire comunque a capire se il sensore fosse correttamente funzionante.

Quindi per questo test il sensore non è stato collegato al telescopio, ma è stato utilizzato un semplice foro stenopeico. D'altra parte sarebbe stato alquanto problematico fotografare un broccolo usando un telescopio...
Commento # 2 di: robweb2 pubblicato il 10 Settembre 2020, 12:32
"Per riuscirci è stato impiegato un sensore che sarà impiegato"

Come caspita si fa a scrivere frasi così.
Commento # 3 di: AlPaBo pubblicato il 10 Settembre 2020, 19:06
Un punto dell'articolo mi crea qualche problema. Infatti è scritto che ci sono «189 sensori CCD». Ma le foto e i disegni mostrano la presenza di 201 sensori (12 in più di quanto indicato). Si tratta infatti di un reticolo di 15*15 piastrelle meno 6 piastrelle per ognuno dei quattro angoli.
Potete confermare il dato di 189? Se c'è un errore è nel documento originale?