Nikon D750, il miglior compromesso formato FX

Nikon D750, il miglior compromesso formato FX

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Qualitativamente ineccepibile e piuttosto performante, pur non essendo un'ammiraglia; sofisticata ma compatta, e reperibile oggi a un prezzo interessante, è probabilmente (oggi) la miglior sintesi della tecnologia Nikon.”

Qualità d'immagine

La D750 è basata su un tradizionale sensore CMOS con filtro ottico passa basso, che restituisce immagini morbide e regolari. Il livello di dettaglio è comunque elevato, come del resto ci si aspetta da un sensore Full Frame da 24 Mpixel: le misure MTF restituiscono circa 3100 LW/PH con il 50mm f/1.4 ricevuto in prova, che peraltro non è l'obiettivo più nitido in assoluto del corredo Nikon. Anche per questo, abbiamo rilevato un valore ottimale di sharpening piuttosto elevato (Nitidezza = 50, R = 2). Lla completa estinzione del pattern si osserva ben oltre, a ridosso delle 3600 LW/PH. 


Si tratta di una risposta analoga a quella rilevata su altre fotocamere con sensore Full Frame da 24 Mpixel, compresa la D610 che, sotto questo punto di vista, non ha nulla da invidiare alla sorella maggiore. Come già detto in altre occasioni, riteniamo oggi che i 24Mpixel su formato 35mm rappresentino il miglior compromesso tra dettaglio e rumore per una reflex "generica", che deve essere in grado di adattarsi alle più diverse condizioni di scatto.


100 ISO


800 ISO


1600 ISO


3200 ISO


6400 ISO


12800 ISO

A proposito di rumore, il rapporto S/N @ 100 ISO è estremamente elevato (42,8 dB), e si mantiene sopra la media anche a sensibilità maggiori (27,9 dB @ 6400 ISO). Entrambi questi dati sono superiori a quelli della D610, e pongono la D750 in leggero vantaggio anche rispetto alla Canon EOS 5D Mark III, che è ovviamente un prodotto più datato (2012) ma rimane tutt'oggi la più pericolosa concorrente della D750.


100 ISO


800 ISO


1600 ISO


3200 ISO


6400 ISO


12800 ISO

Ottima la gamma dinamica, mentre i dati di fedeltà cromatica, visibili nella pagina successiva, sono penalizzati da una visibile tendenza alla sottoesposizione (in media, -0,5 EV) rilevata nelle nostre condizioni di prova. 
Il RAW converter a bordo della reflex fa un buon lavoro nel correggere le aberrazioni dell'ottica e sviluppa un JPEG pulito e piacevole, ma sempre un po' morbido (meno di 2800 LW/PH al centro del fotogramma, corrispondente a un'under-sharpening del 13,8%).

Nelle immagini reali, e in assenza di filtri anti-rumore, un pizzico di "grana" compare a partire da 1600 ISO, ma ancora a 6400 ISO l'immagine conserva molto del dettaglio originale. Valutazioni analoghe valgono per il JPEG con filtri de-noise standard: a partire da 1600 ISO si nota un leggero "ammorbidimento" dell'immagine, che però non ne compromette la resa fino a 6400 ISO compresi.
Solo a 12.800 il JPEG diventa visibilmente "artificiale". Consideriamo dunque la gamma 100-6400 ISO quella di lavoro ottimale per la Nikon D750.