Fujifilm X30: alla prova la compatta professionale

Fujifilm X30: alla prova la compatta professionale

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Luminosa ottica non intercambiabile unita a un corpo da mirrorless di fascia alta. Questa, in sintesi, la Fujifilm X30, "compatta" sui generis di terza generazione di casa Fuji. ”

Dettagli tecnici e prestazioni

La scheda tecnica della X30 è largamente invariata rispetto al modello precedente. Troviamo anche qui lo stesso sensore da 12 Mpixel (4000x3000 pixel) che, come ricordato in apertura, è di tipo X-Trans e supporta la messa a fuoco a rilevazione di fase.

Fujifilm ne sottolinea le generose dimensioni rispetto ai formati classici da compatta, ma il divario con il formato APS-C rimane elevato: basti considerare che, in termini di area utile, il formato 1/2.3" garantisce circa 28,5 mmq, il 2/3" della X30 circa 58mm, l'APS-C circa 328,5 mmq. La gamma di sensibilità è quindi un po' ridotta, e va da 100 ISO a 3200 ISO nativi, con la possibilità di utilizzare anche i 6400 e i 12.800 ISO, a piena risoluzione ma solo in formato JPEG.   


Invariato anche l'obiettivo. Si tratta di un Fujinon 7.1-28.4mm f/2-2.8, costituito da 11 elementi in 9 gruppi, con 3 elementi asferici, ed equivalente a 28-112mm nel formato 35mm. Ottima la luminosità, elevata e quasi costante, mentre, considerato che si tratta di un obiettivo non intercambiabile, avremmo barattato volentieri qualche millimetro di focale tele per una maggiore apertura grandangolare.


Dato che anche il processore d'immagine è rimasto invariato rispetto alla X20, l'unica importante novità tecnica della X30 riguarda il mirino, che si è evoluto di generazione in generazione. Ottico nella X10, è diventato ibrido nella X20 grazie all'aggiunta di un pannello LCD trasparente per la visualizzazione delle principali informazioni di scatto (tempi, diaframmi, ISO e area AF), ed è ora puramente elettronico.


Ecco come si presenta la scena vista attraverso il mirino della X30.

Con questo sensore, la messa a fuoco è ibrida e offre le classiche opzioni area singola, multi-area e tracking (anche se quest'ultima è lungi dall'essere efficace come quella di una reflex di fasci alta); è piuttosto veloce: da 0,30s a 0,42s, cosa che consente alla X30 si superare la maggioranza delle compatte e anche molte mirrorless di fascia media.

La cadenza di scatto massima dichiarata è pari a ben 12 fps, per 18 JPEG. In base ai nostri test, questo dato è decisamente ottimistico: la massima cadenza di scatto da noi registrata è stata pari a 9,60 fps in formato JPEG FINE, per 21 fotogrammi consecutivi. Passando al formato RAW, che si tratti di solo RAW o RAW+JPEG, la cadenza di scatto si assesta nell'intorno dei 9 fps, per 13 o 14 scatti consecutivi.


La funzione Focus Peak all'opera.

Trascurando la delusione per il dato non corrispondente alle specifiche, si tratta anche in questo caso di ottimi risultati assoluti, che pongono la X30 molto sopra la media delle compatte e che le consentono di superare anche moltissime mirrorless. Lo svuotamento del buffer richiede circa 7 secondi. Il tempo di accensione, misurato dall'On al primo scatto, con AF Single/Punto centrale attivato, supera di poco i 2 secondi.

Il tempo di scatto arriva infine a 1/4000s ma, solo con diaframma chiuso (a partire da f/9). A tutta apertura, viceversa, si è limitati a 1/1000s.