Canon PowerShot G7X, tanta qualità in poco spazio

Canon PowerShot G7X, tanta qualità in poco spazio

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Sensore da 1 pollice, formato tascabile, ottica luminosa: la Canon PowerShot G7X vuole competere direttamente con la Sony RX100. Vanta maggiore zoom e schermo touch, ma soffre di limitata autonomia e la cadenza di scatto RAW è molto bassa. ”

Dettagli tecnici e prestazioni

La PowerShot G7X si basa su un sensore CMOS retroilluminato da 20.2 Mpixel in formato da 1" dalle specifiche identiche a quello utilizzato dalla Sony RX100 III - in effetti, sebbene non ci siano certezze a riguardo, molti sono pronti a scommettere che si tratti dello stesso sensore.

Unito al processore d'immagine DIGIC 6, mette a disposizione una gamma di sensibilità nativa tra 125 e 12.800 ISO. Non è possibile, in questo caso, lavorare in estensione di gamma ISO.


Il maggior vantaggio della G7X sulla Sony (il parallelo è inevitabile) è dato dallo zoom più esteso, eppure capace di mantenere la stessa apertura massima. La sua focale fisica è 8.8-36.8mm (equivalente a 24-100mm), con apertura f/1.8-2.8; è costituito da 11 elementi in 9 gruppi, e utilizza una lente UD e tre elementi asferici, oltre alla stessa copertura antiriflesso utilizzata dagli obiettivi EF. Il diaframma è a 9 lamelle circolari, la distanza minima di messa a fuoco è pari a 40cm in posizione tele. Non manca lo stabilizzatore ottico.

Il sistema di messa a fuoco, a rilevazione di contrasto, utilizza 31 aree che, complessivamente, coprono oltre l'80% del fotogramma, e offre la funzione face detection.

Le sue prestazioni sono sempre buone: nella maggioranza dei casi bastano 3 decimi  di secondo per agganciare il soggetto, con il peggior risultato registrato nel caso di selezione automatica del punto AF con rilevazione del volto e messa a fuoco di partenza all'infinito, che ha comunque richiesto solo 7,6 rispettabilissimi decimi di secondo. Di fatto, non sarà mai per colpa del sistema AF se si mancherà uno scatto.


La risoluzione massima ottenibile dal formato JPEG (f/4, 200 ISO). Click per ingrandire.

Il tempo di posa va da 1s a 1/2000s, anche se in alcune modalità di scatto si può arrivare a 250 secondi. Per quanto riguarda la cadenza di scatto, Canon dichiara 4,4 fps con AF continuo, che salgono a 6,5 accontentandosi della messa a fuoco sul primo fotogramma.

Purtroppo, dalle nostre prove è emerso un quadro assai meno entusiasmante. I 6,5 fps sono in effetti quasi raggiungibili, ma solo in formato JPEG (6,22 fps continuativi in base alle nostre prove, con un "burst" iniziale di 8 scatti in 98 centesimi di secondo). Quando, viceversa, entra in gioco il formato RAW, che si tratti di solo RAW o RAW + JPEG, la cadenza di scatto continuativa crolla a 1,15 e 0,9 fps, rispettivamente.


La risoluzione massima ottenibile dal formato RAW (f/4, 200 ISO). Click per ingrandire.

Anche in questo caso si osserva un piccolo "burst" iniziale di durata poco inferiore al secondo ma, producendo 2 soli scatti, non ha una reale importanza pratica. E poco importa, anche, verificare la durata della raffica, che è in effetti tanto elevata da poter essere considerata infinita ai fini pratici - quando la cadenza di scatto è prossima al singolo fotogramma al secondo, non si può parlare propriamente di "scatto continuo"

A parziale consolazione, i 4,4 fps ad AF attivato (in JPEG, ovviamente) sono confermati: 4,45, per la precisione, secondo i nostri test. In questo settore la G7X supera la rivale Sony, ma nel complesso le sue prestazioni sono sensibilmente inferiori a quelle della rivale, e pagano in particolare un dazio troppo alto al formato RAW.  
Il tempo di accensione rilevato è stato pari a circa 1,5 secondi, quindi piuttosto contenuto.