Sony A7R e A7S, coppia vincente tra le mirrorless full frame

Sony A7R e A7S, coppia vincente tra le mirrorless full frame

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Sony ha creato, con le A7 e A7R, due prodotti innovativi ed estremamente interessanti. Ha completato recentemente la gamma con la A7S, splendida per la fotografia in basse luci. Infine, ha annunciato la seconda generazione della A7 dall'affinata ergonomia. In attesa di poterla toccare con mano, ecco il report di una due giorni spesi con A7R e A7S. ”

Sony A7R

In attesa di poter mettere le mani sulla nuova A7 II, Sony ha invitato la stampa specializzata a "giocare" un po' con le A7R e A7S, le altre due mirrorless Full Frame che compongono l'ormai ampia famiglia A7.

In questo articolo vogliamo darvi le nostre impressioni sui due modelli, frutto di due giorni sul campo passati con loro. Non esattamente una recensione, rispetto alla quale mancano misure e test oggettivi in studio, ma un ampio assaggio di ciò che queste due fotocamere hanno da offrire al pubblico.


Fisicamente quasi identiche, la A7R e la A7S condividono con la capostipite A7 la caratteristica saliente, cioè l'uso di un sensore Full Frame in un corpo macchina particolarmente compatto. La A7R, annunciata circa un anno fa insieme alla A7, è la più sorprendente da questo punto di vista dato che, con i suoi 36.4 MPixel effettivi e l'assenza del filtro ottico passa-basso, assicura un livello di dettaglio che, prima del suo debutto, era raggiungibile solo con un corpo macchina medio formato (o con la Nikon D800/D800E).

Il livello di dettaglio ottenibile è, effettivamente, sorprendente. Messa alla prova con una buona ottica come il 24-70mm FE Zeiss (Vario-Tessar T* FE 24-70mm F4 ZA OSS, 1.199 Euro), a bassa sensibilità lascia semplicemente a bocca aperta.


Sony A7R, 1/80sec, f/4, 100 ISO. Immagine intera e crop @ 1200px.

La buona notizia è che la A7R è comunque in grado di lavorare bene anche a sensibilità medio-alte. Di seguito, ecco uno scatto ripreso all'interno di una chiesa a mano libera, a 2500 ISO. Come si può vedere, anche a questa sensibilità "estrema" la resa dei particolari è di tutto rispetto.


Sony A7R, 1/60sec, f/4, 2500 ISO. Immagine intera e crop @ 1200px.

Operativamente, la A7R è una fotocamera sicuramente efficace. L'esperienza di scatto più "consumer" delle NEX lascia qui il posto a un approccio fotografico più tradizionale. La doppia ghiera di comando, l'ulteriore ghiera dedicata alla compensazione esposimetrica e una quarta ghiera verticale che funge anche da PAD direzionale (assegnata di default alla sensibilità ISO) consentono, in concerto, di avere sempre tutto sotto controllo e di raggiungere un'ottima rapidità di esecuzione.

L'impugnatura è ben sagomata e sufficientemente confortevole considerate le dimensioni del corpo macchina, e il mirino EVF, pur non essendo il più reattivo sul mercato, gratifica l'utente con ampiezza e risoluzione elevata, ottima nitidezza e buona gamma dinamica - quest'ultima molto importante per avere una visione più simile possibile a quella dell'occhio umano.  

I punti deboli di questo modello risiedono nelle modeste performance. Tanto la cadenza di scatto (4 fps massimi, ma solo 1,5 fps con messa a fuoco continua su ogni frame) quanto reattività del sistema AF e capacità di inseguimento (ricordiamo che la A7R utilizza la sola rilevazione di contrasto) non sono certo da primato. In tutta onestà, però, non crediamo che una fotocamera come la A7R possa essere presa in considerazione dagli appassionati di fotografia sportiva, pertanto riteniamo questi limiti più che naturali data la natura del prodotto.

Meno naturale, e quindi più fastidiosa, la ridotta durata delle batterie, che si attesta tra i 270 e i 340 scatti a seconda che si utilizzi il mirino elettronico o il display posteriore (non è un errore, il mirino EVF consuma di più). Questo è probabilmente il maggior ostacolo pratico a un utilizzo professionale della fotocamera, anche a causa dell'ostinazione di Sony a utilizzare la ricarica in-camera anziché il classico carica-batteria esterno. Il problema è comunque aggirabile utilizzando il battery grip opzionale (che garantisce un'autonomia di 680 scatti) e un carica batteria multiplo esterno, come se ne trovano facilmente online per pochi euro. Con il peso e lo spazio risparmiato sul corpo macchina, nella borsa trovano certo posto alcune batterie di riserva ...

In definitiva, con 2.099 Euro si può acquistare oggi un corpo macchina perfetto per il paesaggio, il reportage la cerimonia - più di qualche "matrimonialista" si è, infatti, già convertito al sistema Sony A7.

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