Canon DPP 4.0: aggiornamento importante, ma  non per tutti

Canon DPP 4.0: aggiornamento importante, ma non per tutti

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Canon ha reso disponibile una nuova major release del suo RAW converter Digital Photo Professional (DPP). L'interfaccia ha fatto passi da gigante, le prestazioni sono migliorate, e qualche nuovo strumento (HSL e bilanciamento fine del bianco) rappresenta la classica ciliegina sulla torta. Purtroppo, al momento, sono supportate solo le Full Frame più recenti.”

La Tavolozza Strumenti

Secondo tradizione Canon, è possibile attivare o disattivare in qualunque momento la Tavolozza Strumenti (CTRL+T); ora, però Istogramma (CTRL+H) e Navigatore (CTRL+N) si possono richiamare indipendentemente. Il doppio clic su una miniatura apre come sempre l'immagine in una finestra separata per l'editing, ma questa, che per gli utilizzatori di DPP 3.x era l'unica (scomoda) via, è stata qui superata dal layout multiplo. Con questo layout acquista infatti finalmente senso la possibilità di richiamare velocemente la Tavolozza Strumenti per un ritocco rapido, mentre modifiche più importanti beneficiano della nuova modalità Modifica. È ora supportata anche la modalità dual dispaly.

Per esaminare meglio i dettagli è possibile passare alla modalità Controllo rapido che, analogamente a quanto offerto dalle versioni precedenti, da maggiore spazio all'immagine lasciando attiva solo una tavolozza di valutazione (ma è anche possibile esaminare l'immagine a schermo intero).


La schermata di controlo rapido.

Esauriti gli ultimi controlli, si passa alla modalità Modifica immagine, che è ovviamente il vero cuore del programma e che è ora decisamente meglio organizzata e funzionale. Di nuovo, gli strumenti offerti non sono radicalmente diversi, ma il semplice fatto di trovare tutto ben organizzato nella colonna di destra migliora produttività e ... umore! Niente più regolazioni di spazio colore e/o curve da effettuare tramite voci di menu, o ritagli da effettuare in una finestra separata. Ora tutti gli strumenti sono organizzati in 8 pratiche schede sempre accessibili nella colonna di destra, secondo un principio largamente utilizzato da molti software di questo tipo.

La prima scheda consente di effettuare le regolazioni base. Gli strumenti sono quelli della precedente scheda RAW, familiari ai canonisti. Si comincia con la compensazione esposimetrica e il bilanciamento del bianco tramite contagocce o preset. Nella versione 4, però, fa la sua comparsa la regolazione fine del bianco manuale sui due assi rosso-blu e verde-magenta, come si trova all'interno delle fotocamere EOS.

Proseguendo, è possibile scegliere uno Stile (Picture stile) che riflette quelli disponibili in-camera, e attivare se lo si desidera l'ottimizzazione della gamma dinamica (che in precedenza si trovava in un menu separato insieme alla riduzione rumore).


La schermata Modifica immagine, con attivato il pannello base. Si nota la presenza di un controllo fine per il bilanciamento del bianco funzionalmente identico a qeullo che si trova anche su molte fotocamere EOS.

Una novità interessante in questo pannello è il pulsante "gamma Automatica" che regola automaticamente la curva gamma mantenendo, se lo si desidera, la posizione del punto intermedio. Questo strumento fa un buon lavoro, soprattutto nel recupero delle alte luci per le quali il RAW converter Canon continua purtroppo a non offrire strumenti specifici (Luci agisce infatti sui toni medio-alti, non sulle altissime luci - è, in altri termini, l'equivalente di Bianchi, e non di Luci, all'interno di Lithroom).

Nitidezza fa, come sempre, un gran lavoro nell'estrarre dettaglio senza evidenziare troppo il rumore sul canale luminanza, come invece tende a fare il prodotto Adobe, ma alla maschera di applicazione del controllo nitidezza continua a mancare una pre-visualizzazione dell'area di effetto. Peccato.

Il controllo Nitidezza viene ora (giustamente) duplicato e si ritrova anche nel successivo pannello dedicato alla riduzione del rumore che, come di consueto, avviene attraverso due slider separati per luminanza e crominanza, ma senza più distinzione tra RAW e JPEG/TIFF. Lo stesso controllo Nitidezza si ritrova anche nel pannello dedicato alla correzione dei difetti dell'ottica, rimasto funzionalmente invariato rispetto alla precedente versione (anche perché non c'era nulla da aggiungere o migliorare, qui). Positiva, comunque, l'aggiunta di un riquadro per la visione ingrandita di un particolare con zoom dal 25 al 100%, utile per valutare l'efficacia della correzione per l'aberrazione cromatica.