Sony NEX-5: prestazioni e semplicità d'uso

Sony NEX-5: prestazioni e semplicità d'uso

di Roberto Colombo , pubblicato il

“Sony è entrata nel settore delle mirrorless con un prodotto dagli obiettivi ben precisi: fornire a chi vuole fare un salto di qualità dal mondo delle compatte una macchina fotografica piccola, leggera e molto più semplice di una reflex”

Sony NEX-5: HDR e panoramiche a raffica

Le funzionalità avanzate messe a disposizione dalla combinazione di scatti a raffica aprono diverse altre possibilità alla Sony NEX-5. La modalità Sweep Panorama è una di quelle di cui abbiamo già discusso parecchio, essendo una funzionalità ormai ben collaudata e riproposta poi, in diverse interpretazioni, un po' da tutti i produttori di fotocamere. Presentata al PMA 2009 è uno dei punti di forza delle nuove Sony NEX, sulle quali ha debuttato in una nuova versione in grado di restituire scatti tridimensionali, da visualizzare su televisori abilitati con occhialini.

La tecnologia è molto precisa e permette di sopperire in molti casi alla mancanza di un grandangolo spinto. Oltre alla modalità panorama 'lunga', ossia quella che fonde panoramiche effettuate muovendo la fotocamera in direzione del lato corto dell'immagine, Sweep Panorama permette anche di muoversi nella direzione del lato lungo, ottenendo così panorami con minor angolo di campo sul lato lungo, ma con parecchi pixel in più su quello corto, avvicinandosi nelle proporzioni maggiormente a una foto classica scattata con un grandangolo spinto.

Ottenere dei bei panorami è impresa abbastanza semplice: è sufficiente premere il pulsante di scatto e ruotare la fotocamera nella direzione indicata dalla freccia in modo fluido. Qui emerge una piccola disattenzione nell'interfaccia: per cambiare la direzione di scatto del panorama è necessario cerca la voce corrispondente nel menu, mentre sarebbe stato più comodo semplicemente poterla scegliere con il joypad a 4 vie dall'inquadratura.

Con un po' di pratica i panorami risultano molto buoni, privi di errori nella congiunzione tra le immagini, anche se è facile incappare in una rotazione non sempre in asse, ottenendo orizzonti ricurvi o immagini con pixel sul lato corto a causa del taglio automatico effettuato dalla macchina. Soggetti in movimento posso rappresentare un problema per le panoramiche e può capitare di vedere auto o persone tagliate a metà oppure ripetute in più parti dell'immagine.

Il problema degli oggetti in movimento naturalmente affligge anche l'altra modalità che sfrutta lo scatto a raffica, quella che crea immagini HDR a partire da tre scatti consecutivi a valori di esposizione diversi. In questo caso la macchina è meno sensibile ai soggetti in movimento: una macchina che passa lungo l'inquadratura rappresenta un problema, mentre nel gestire una persona in avvicinamento il software spesso riconosce bene il soggetto, evitando di creare aloni fantasma o simili.

 

 

Lo scatto HDR, così come la modalità crepuscolo, è così facile da utilizzare che vi si può ricorrere quasi sempre: in ogni caso la macchina oltre alla combinazione dei tre scatti memorizza anche l'immagine con l'esposizione corretta, offrendo quindi semplicemente una possibilità in più rispetto alla foto normale e non costringendo a scegliere tra le due; unico neo l'impossibilità di avere a disposizione il file RAW dell'immagine corretta, in quanto la macchina salva solo i due JPEG.

 

 

Anche in situazioni di contrasto moderato lo scatto HDR permette di ottenere risultati più belli rispetto alla foto classica, soprattutto guadagnando brillantezza e saturazione in ombre e alte luci. Le immagini qui sopra riprese in spiaggia (situazione in cui la luce riflessa dalla sabbia spesso inganna l'esposimetro) e al tramonto (dove spesso bisogna decidere se salvare il cielo o rassegnarsi a ombre molto chiuse) sono testimoni di come sia ampio il range dei possibili utilizzi.

 

 

Quando la forcella tra le due è parecchio elevata la macchina riesce a salvare particolari in entrambe le regioni, ma scendendo al compromesso di un abbassamento evidente del contrasto e introducendo un certo effetto pittorico. Anche in questo caso però, tralasciando i casi più particolari, la modalità automatica lavora molto bene e il suo utilizzo è certamente consigliabile.