La rivoluzione digitale ha avuto l'indubbio merito di riavvicinare molte persone al mondo della fotografia, complici l'abbattimento dei limiti di scatto imposti dalle pose dei rullini e dall'innegabile praticità dell'anteprima dello scatto stesso via monitor, oltre che nella scelta preventiva degli scatti da stampare, previa magari un'ottimizzazione per mezzo dei numerosi software dedicati. Il successo della fotografia digitale è dimostrato anche dalle innumerevoli proposte dei produttori, sebbene differenziate per tipologia, grado di passione dell'utenza e ovviamente caratteristiche tecniche.
Ad oggi comunque vi è un bivio abbastanza delineato con cui fare i conti, per chi si trovasse in procinto di scegliere la prossima macchina fotografica digitale: compatta o reflex. Le due opzioni sono molto differenti per filosofia di base, qualità e praticità di utilizzo, il tutto concertato dal grado di passione, al crescere del quale ci si trova inevitabilmente proiettati nel mondo reflex. Le regole espresse valgono in generale, ma non in assoluto. Vi sono ambiti di utilizzo per cui anche l'appassionato evoluto, passato da tempo al pianeta reflex, deve suo malgrado rinunciare.
Il fotoamatore, per quanto di buon livello, troverà per esempio alcuni limiti fisici a frapporsi fra l'ottica della propria reflex e l'immagine che intende fissare ad imperitura memoria. Uno di questi è la superficie dell'acqua. A meno di non sborsare cifre ragguardevoli per scafandri impermeabili, che riteniamo ad appannaggio del professionista o dell'appassionato come minimo benestante, nasce una certa frustrazione nel pensare che non si possa scendere anche lì, nell'acqua, per scoprire nuovi mondi e nuovi soggetti per i propri scatti.
Ebbene, questo è un problema noto ai produttori di macchine fotografiche digitali, ragion per cui esiste una nicchia merceologica di compatte che intende proporre alcune alternative di compromesso a chi volesse portare la passione della fotografia anche lì sotto. Il tutto con una spesa che è di gran lunga inferiore a quella di uno scafandro impermeabile per la propria reflex, che la renderebbe oltretutto un oggetto goffo ed ingombrante, da usare con due mani.
Questa introduzione ci proietta dunque in un settore di fotocamere compatte per qualche verso anomalo, in quanto l'importanza data ai megapixel e alla più o meno provata qualità delle ottiche lascia spazio alle caratteristiche di impermeabilità e robustezza, in grado di portare l'obiettivo, senza alcun problema, laddove altre si fermano. Una delle proposte più recenti è la Canon PowerShot D10, delle cui caratteristiche parleremo nelle pagine seguenti, riprendendo il discorso relativo al bivio compatta/reflex nelle conclusioni.