La fotocamera Canon PowerShot D10 utilizza un sensore in formato 4:3 delle dimensioni di 1/2,3", un formato molto più piccolo di quelli utilizzati nelle comuni reflex, anche di fascia bassa. Questo non fa della macchina in prova un'eccezione, in quanto è tipico del mondo compatte utilizzare sensori di piccole dimensioni, indispensabili per realizzare macchine e sistemi obiettivo-sensore di ridotte dimensioni. Le prove effettuate in laboratorio hanno messo in mostra i limiti di questo compromesso, utilizzando le mire ottiche. I risultati forniti vedono un andamento costante della risoluzione spaziale tra i 100 e i 400 ISO con un valore pari a 1884 LW/PH. Si tratta, questo, del range in cui la macchina offre la qualità migliore. Già a partire da 400 ISO la comparsa di moirè si fa consistente e la nitidezza generale si abbassa a 1589 LW/PH, per scendere ulteriormente a 1600 ISO.
I risultati ottenuti agli alti ISO sarebbero imbarazzanti per apparecchi reflex dotati di sensori più grandi, anche abbinati ad un'ottica mediocre, ma rientrano in tutto e per tutto nella tipologia di macchine con cui la Canon PowerShot D10 si confronta. Esiste anche un programma specifico che permette di forzare l'ISO a 3200, ma si tratta ovviamente di un'impostazione di fortuna.
Come risulta chiaro dalle immagini seguenti, con impostazione ISO 3200 la macchina passa in automatico ad una risoluzione 6 volte inferiore, da 12Mpixel a 2Mpixel. Questo aspetto limita in parte l'insorgenza di rumore ma introduce problemi di aliasing che fanno decadere la nitidezza. Di seguito l'analisi rumore.
ISO 80 | |
ISO 100 | |
ISO 200 | |
ISO 400 | |
ISO 800 | |
ISO 1600 | |
ISO 3200* |
* ISO 3200 disponibile con programma specifico e ad una risoluzione di 2Mpixel (file 1600x1200 pixel).
Risultati buoni per valori di ISO compresi fra 80 e 400, che vanno a decadere al salire dell'ISO stesso, Si tratta di risultati in linea con quanto si vede comunemente nel mondo delle compatte.