Venduta per 12 milioni di euro "Le Violon d'Ingres" di Man Ray. È la fotografia più costosa del mondo

Venduta per 12 milioni di euro "Le Violon d'Ingres" di Man Ray. È la fotografia più costosa del mondo

di Lorenzo Tirotta, pubblicata il

“La celebre fotografia scattata dall'artista Man Ray intitolata "Le Violon d'Ingres" è stata aggiudicata all'asta per 12,4 milioni di dollari, diventando la fotografia più costosa mai venduta al mondo. Ecco la storia dell'opera, da Man Ray a Kiki de Montparnasse.”

Tra le fotografie che hanno fatto la storia "Le Violon d'Ingres" è senza dubbio tra i massimi capolavori mondiali. La celebre fotografia dell'artista statunitense Man Ray ha stabilito un nuovo incredibile record, dopo essere stata venduta all'asta per 12,4 milioni di dollari presso la casa d'aste Christie's.

Zune "Le Violon d'Ingres", Man Ray

L'opera, scattata in bianco e nero nel 1924 dal pittore e fotografo americano, rappresenta il corpo di spalle di una donna sul quale sono stati aggiunte due ƒƒ (effe) di risonanza che solitamente si trovano nella cassa dei violini. Man Ray è stato un'artista rivoluzionario, figura chiave dei movimenti d'avanguardia del dadaismo e del Surrealismo, ma soprattutto amante delle donne e del loro mistero.

Venduta all'asta per 12 milioni la fotografia più celebre di Man Ray

L'opera, venduta per 12,4 milioni di dollari ( 11,9 milioni di euro) ha superato previsione, dato che secondo Christie's sarebbe stata stimata per una cifra compresa tra i 5 e i 7 milioni di dollari. "Le Violon d'Ingres" è diventata così la fotografia più costosa mai venduta all'asta.

Prima della vendita, il record per la fotografia più costosa era detenuto da "Rhine II" di Andreas Gursky, che è stato venduto da Christie's per 4,3 milioni di dollari nel 2011.

Zune "Rhine II", Andreas Gursky

"La portata e l'influenza dell'immagine, allo stesso tempo romantica, misteriosa, birichina e giocosa, ha catturato le menti di tutti per quasi 100 anni. Come opera fotografica, non ha precedenti sul mercato", ha dichiarato Darius Himes, responsabile internazionale delle fotografie di Christie's.

Le Violon d'Ingres: la storia della foto più costosa al mondo

Emmanuel Radnitzky, in arte Man Ray, è stato trai principali esponenti dell'arte del XXI secolo, membro delle avanguardie come il dadaismo e il surrealismo. Le donne sono sempre stata la sua ossessione, sia a livello carnale che artistico. Infatti, Man Ray considerava le donne la vera ispirazione della sua arte. Tra le tante relazioni avute dall'artista americano, Alice Prin, conosciuta con lo pseudonimo di Kiki de Montparnasse, è stata sicuramente la più importante, nonché la donna che vediamo di spalle nell'opera "Le Violon D'Ingres".

Zune Kiki de Montparnasse e Man Ray

Kiki era una ballerina, cantante e cabarettista molto famosa nella Parigi a cavallo delle due guerre, ma con un passato familiare molto travagliato. Dopo aver posato anche per altri celebri fotografi e pittori, come ad esempio Amedeo Modigliani, nel 1921 Kiki divenne la compagna e modella preferita di Man Ray.

Nel 1924, Man Ray scattò la fotografia che avrebbe segnato la storia: "Le Violon d'Ingres", che raffigura il corpo di Kiki di spalle seduta sul bordo di un letto con il viso girato di tre quarti verso sinistra. L'opera è stata infine conclusa aggiungendo con inchiostro nero due branchie di violino lungo i fianchi della modella.

Ma cosa significa "Le Violon d'Ingres"? La spiegazione del titolo

Molti si sono chiesti per quale motivo Man Ray ha intitolato l'opera "Le Violon d'Ingres", un titolo alquanto strano per diversi motivi. "Ingres" deriva da Jean-Auguste-Dominique Ingres, uno dei maggiori esponenti della pittura neoclassica. La caratteristica di questo artista era che, oltre ad essere principalmente un superbo pittore, era anche un abile violinista. Insomma, Ingres era un pittore a tutti gli effetti, ma se non avesse avuto successo nell'arte lo avrebbe avuto sicuramente nella la musica.

Da qui nacque a fine ottocento il celebre modo di dire francese: "avere un Violon d'Ingres", frase che si riferiva (e si riferisce tutt'oggi) a qualcuno che porta avanti con successo una propria passione, nonostante non sia il suo impiego principale.

Attribuendo questo titolo all'opera, Man Ray voleva fare intendere quasi ironicamente che il suo violon d'Ingres era proprio Kiki de Montparnasse, o meglio le donne in generale, passione per il quale ha dedicato lo stesso tempo e la stessa dedizione che impiegò nell'arte.


Commenti (8)

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Commento # 1 di: aqua84 pubblicato il 17 Maggio 2022, 12:22
Ultimamente c è sempre Christie's dietro queste aste
Commento # 2 di: cignox1 pubblicato il 17 Maggio 2022, 12:40
--Da qui nacque a fine ottocento il celebre modo di dire francese: "avere un Violon d'ingres", frase che si riferiva (e si riferisce tutt'oggi) a qualcuno che porta avanti con successo una propria passione, nonostante non sia il suo impiego principale.

Beh, questo é interessante e capire il gioco di parole rende la fotografia sicuramente piú godibile.

Commento # 3 di: biometallo pubblicato il 17 Maggio 2022, 13:21
Giusto per curiosità ho voluto scavare un po' di più:

«C’est mon violon d’Ingres»: comment est née cette expression? tradatto da gugol

[B][SIZE="3"]Ingres: pittore e violinista[/SIZE]
L'espressione "un violino di Ingres" è usata per descrivere "un'attività a cui si ama dedicarsi al di fuori della sua professione", spiega l'autore. Ingres, pittore e discepolo di Jacques-Louis David, amava dedicare il suo tempo libero alla pratica della musica. Suonò così bene che "divenne persino secondo violino nell'orchestra del Capitole de Toulouse", afferma Georges Planelles.

[SIZE="3"]Una seconda passione[/SIZE]
Apparendo nel linguaggio all'inizio del XX secolo, l'espressione “avere un violino Ingres” è stata poi utilizzata per designare esclusivamente una passione musicale. A poco a poco la metafora si fa più democratica, e ora si dice "di una persona che esercita un'attività non professionale con una certa passione", sottolinea l'autore.

Che sia cucinare, astrologia, cacciare o lanciare freccette, la passione che riempie tutto il tuo essere, e per la quale sei pronto a dedicare il minimo dei tuoi momenti liberi, a volte a scapito del tuo sonno o della tua vita mondana, è senza dubbio tua. .. "Violino Ingres".[/B]

Comunque sarò io io po' ma mi fa strano sentir parlar di spalle quando mi pare che il vero soggetto della foto sia il sedere.
Commento # 4 di: demon77 pubblicato il 17 Maggio 2022, 15:34
Senza sminuire nessuno, ma mentre posso capire il valore di vendita di questa foto che a tutti gli effetti rappresenta un pezzo di storia, capisco di gran lunga meno i milioni spesi per Rhine II.

Perchè se adesso prendi a vai su Deviantart o su Flikr e vai nella categoria "foto minimaliste" di lavori originali del tutto simili ma pure più belli ne trovi a vagonate.
Vorrei capire la logica per cui questa foto vale milioni e quelle no.
Parlando di arte moderna si potrebbe fare lo stesso discorso, ma lasciamo stare
Commento # 5 di: Unrue pubblicato il 18 Maggio 2022, 10:45
Originariamente inviato da: demon77

Perchè se adesso prendi a vai su Deviantart o su Flikr e vai nella categoria "foto minimaliste" di lavori originali del tutto simili ma pure più belli ne trovi a vagonate.
Vorrei capire la logica per cui questa foto vale milioni e quelle no.


I motivi sono essenzialmente questi:

1) Quella foto è stata fatta prima di quelle su Flick, quindi quest'ultime sono solo delle "riproduzioni".
2) E' stata scattata da un fotografo famoso, quindi già solo questo ne aumenta il valore. Se la stessa foto la facessi io prenderebbe due like probabilmente. (di cui uno mio )
3) Ha saputo diffondere bene la foto. Voglio dire, le foto belle pubblicate su web hanno grande visibilità, ma ce ne sono talmente tante che difficilmente verranno apprezzate in pieno, al massimo ti prendi i like. La foto che dici tu invece è stata fatta quando il web e la condivisione foto praticamente erano agli albori.
4) Essendo un'asta, magari partecipa il solito riccone annoiato di turno che si incaponisce e la vuole a tutti i costi. Tanto milione più milione meno non fa differenza per lui.
5) Se ci vedi un potenziale investimento, la compri a tanto, ma la rivendi ad un maggior prezzo.

E pensa che hanno pure tolto elementi, insomma neanche si presentava così realmente il paesaggio
Commento # 6 di: aqua84 pubblicato il 18 Maggio 2022, 11:59
Originariamente inviato da: demon77
Senza sminuire nessuno, ma mentre posso capire il valore di vendita di questa foto che a tutti gli effetti rappresenta un pezzo di storia, capisco di gran lunga meno i milioni spesi per Rhine II.

Perchè se adesso prendi a vai su Deviantart o su Flikr e vai nella categoria "foto minimaliste" di lavori originali del tutto simili ma pure più belli ne trovi a vagonate.
Vorrei capire la logica per cui questa foto vale milioni e quelle no.
Parlando di arte moderna si potrebbe fare lo stesso discorso, ma lasciamo stare


Concordo.
Secondo me vale la regola del Senza Senso
Anche perche non c è un senso logico

Io posso capire un quadro fatto a olio che sembra quasi reale, fatto peró 200-300 anni fa, come posso capire che non tutti sono in grado di mettersi a disegnare affreschi grandi come una cattedrale.
E li ha gia senso.

Ma che una tela CON TRE STRAPPI abbia un valore che supera gia solo quello della tela stessa, solo perche c è un "nome", NO quello non ha senso.

Non puó avere senso che io prendo un foglio bianco e disegno un pene gigante e vale zero, mentre se Leonardo Da Vinci disegna un pene su un foglio questo vale dei MILIONI.
Il risultato è sempre lo stesso.
Non sto dicendo che sono automaticamente anche io un genio come lui, ma solo per quello specifico disegno non puó esserci differenza.
Commento # 7 di: demon77 pubblicato il 18 Maggio 2022, 13:22
Originariamente inviato da: Unrue
I motivi sono essenzialmente questi:

1) Quella foto è stata fatta prima di quelle su Flick, quindi quest'ultime sono solo delle "riproduzioni".
2) E' stata scattata da un fotografo famoso, quindi già solo questo ne aumenta il valore. Se la stessa foto la facessi io prenderebbe due like probabilmente. (di cui uno mio )
3) Ha saputo diffondere bene la foto. Voglio dire, le foto belle pubblicate su web hanno grande visibilità, ma ce ne sono talmente tante che difficilmente verranno apprezzate in pieno, al massimo ti prendi i like. La foto che dici tu invece è stata fatta quando il web e la condivisione foto praticamente erano agli albori.
4) Essendo un'asta, magari partecipa il solito riccone annoiato di turno che si incaponisce e la vuole a tutti i costi. Tanto milione più milione meno non fa differenza per lui.
5) Se ci vedi un potenziale investimento, la compri a tanto, ma la rivendi ad un maggior prezzo.

E pensa che hanno pure tolto elementi, insomma neanche si presentava così realmente il paesaggio


Sul punto uno posso dirti certamente di no.
Di foto di quella tipologia ce ne sono vagoni da quando esiste la fotografia stessa
Applicando questa logica non è originale neanche quella.

Per gli altri capisco che è un fuoco che alimenta se stesso.. una volta che cominci a diventare famoso allora poi tutto va a cascata.
Ma questo vuol anche dire che l'opera in se diventa irrilevante.
Commento # 8 di: Zappz pubblicato il 18 Maggio 2022, 14:00
Se la vendevano come NFT ci tiravano su il doppio...