Torna Cortona On The Move, la nona edizione dal 11 luglio al 29 settembre

Torna Cortona On The Move, la nona edizione dal 11 luglio al 29 settembre

di Roberto Colombo, pubblicata il

“L'edizione numero 9 è stata presentata ieri nella conferenza stampa alle Gallerie D'Italia a Milano, con i partner di Intesa Sanpaolo (main partner per il secondo anno consecutivo) e Canon Italia, che è Digital Imaging Partner dall’edizione 2017: vedrà quest'anno la presenza di ben 32 mostre”

Il festival internazionale di fotografia Cortona On The Move arriva alla sua nona edizione e si conferma uno degli eventi più importanti dell'anno a livello fotografico in Italia. Un festival molto lungo, che si dipana quest'anno dal 11 luglio al 29 settembre 2019. L'edizione numero nove è stata presentata ieri nella conferenza stampa alle Gallerie D'Italia a Milano, con i partner di Intesa Sanpaolo (main partner per il secondo anno consecutivo) e Canon Italia, che è Digital Imaging Partner dall’edizione 2017.

© Paesaggio umano

Il festival è organizzato dall’associazione culturale ONTHEMOVE, con la direzione artistica di Arianna Rinaldo e vedrà quest'anno la presenza di ben 32 mostre. Quest'anno il filo conduttore è rappresentato dall’attenzione sulla relazione tra le persone, il paesaggio e il territorio, attraverso il linguaggio della fotografia contemporanea. A parlarne saranno opere di grandi fotografi contemporenei, ma anche gli archivi storici. Infatti dalla collaborazione con Intesa Sanpaolo e Archivio storico Intesa Sanpaolo vedrà la luce a Cortona la mostra 'Paesaggio Umano – L’Italia del ‘900', una selezione di immagini tratte dall’Archivio storico Intesa Sanpaolo (Fondo Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo e Sezione fotografica) che punteggeranno la storia del nostro Paese nell’interazione tra cittadini e paesaggio.

© Simon Norfolk

Tra le mostre di grande rilievo Crime Scenes di Simon Norfolk, che unisce tre progetti e racconta l'influenza dell'uomo sulla terra, sulla natura e di ritorno sulla sua stessa esistenza. Complementare è la visione del sudafricano Gideon Mendel che con Drowning World Tomorrow esplora il fenomeno delle inondazioni, che colpisce le persone indipendetemente dal luogo e dal ceto sociale.

© Paolo Verzone

Arctic Zero di Paolo Verzone è un viaggio alla scoperta delle comunità più a Nord del Mondo, Ny-Ålesund, un centro di ricerca e di monitoraggio ambientale nel cuore dell’Artico, dove vive una comunità scientifica proveniente da più di 50 paesi. Nadia Bseiso con il progetto Infertile Crescent documenta le trasformazioni geopolitiche che dall’inizio del XIX secolo hanno trasformato il Medio Oriente da culla della civiltà a terra scossa dai tumulti. Il progetto segue per 180km la condotta che porterà dal 2020 acqua dal Mar Rosso al Mar Morto e racconta i paesi che attraverserà.

© Andrea Botto

Andrea Botto ha seguito in giro per il mondo a partire dal 2004 le esplosioni civili legate alle demolizioni con il progetto KA-BOOM. La mostra The Explosion of Landscape: Blasting Practices porta a Cortona i suoi scatti. Yaakov Israel apre invece delle finestre sul territorio israeliano, sulle persone che ci vivono e sulle loro storie.

Yan Wang Preston con Forest indaga la politica di ricostruzione delle foreste e dell’ambiente naturale nelle nuove città cinesi, dove alberi secolari vengono portati nelle grandi città, sradicandoli dall'ambiente naturali; mentre The Beauty and The Beast il lavoro del duo fotografico Hahn+Hartung racconta la relazione contraddittoria tra uomo e natura vissuta nell’”anello di fuoco”, zona regolarmente colpita da terremoti, eruzioni vulcaniche e tsunami.

An Elegy For The Death of Hamun di Hashem Shakeri che documenta gli effetti del cambiamento climatico nella provincia del Sistan e Balcunistan in Iran che da foresta rigogliosa è oggi un deserto sterile anche nei confronti della vita umana. Il suo lavoro insieme a quello di Nanna Heitmann, Hiding From Baba Yaga che racconta il desiderio di protezione e libertà ricercato sulle rive del fiume Yenisei da coloro che vogliono fuggire dalla vita mondana, sono i due vincitori della call New Visions in collaborazione con LensCulture.

Spazio anche per visioni americane; la fotografa documentarista Ada Trillo nell’ottobre del 2018 ha iniziato il suo viaggio seguendo la carovana di migranti che da vari stati del Sudamerica cercano di raggiungere gli Stati Uniti; mentre attraverso Passersby, la fotografa statunitense Lara Shipley immortala un’altra faccia del Messico, il deserto di Sonora, palcoscenico di migrazioni, aspettative umane e dominazione coloniale.

Are They Rocks or Clouds? È il lavoro vincitore del PhotoBook Dummy Prize 2018 della fotografa italiana Marina Caneve, che torna a Cortona con la mostra delle immagini. Un’indagine territoriale che nasce nelle Dolomiti come analisi del processo di costruzione della conoscenza del rischio idrogeologico per gli abitanti dei luoghi dove potrebbe accadere un’altra catastrofe.

Torna a Cortona anche Diana Markosian, vincitrice di Happiness ONTHEMOVE Award 2018: nel suo lavoro Santa Barbara la fotografa ricostruisce i momenti salienti vissuti dalla sua famiglia venendo negli Stati Uniti dalla Russia.

Per il terzo anno continua la collaborazione con Aboca per la realizzazione di una mostra e un libro fotografico sulla Tenuta Granducale di Montecchio. Quest’anno l’artista scelto per la sua realizzazione è Claudius Schulze, fotografo tedesco noto per la sua fotografia di paesaggio.

Spazio anche a collaborazioni internazionali, come quella con l'Institut d’Estudis Baleàrics, Beatriz Polo Iañez porta a Cortona L’Illa, un progetto fotografico composto da istantanee raffiguranti persone che abitano su un’isola e le dinamiche di interazione. Arrivano dal Canada, in collaborazione con Magenta Foundation e Istituto Italiano di Cultura di Toronto i due progetti fotografici La Strada Blu e Voices in the Wilderness. Il primo è il lavoro di racconto dei 7458 km di coste italiane del fotografo Marco Rigamonti, il secondo, di Ryan Walker, documenta la vita della piccola comunità di 350 persone che abita un’isola del Mar di Salish interrogandosi sulla nostalgia di luoghi sperduti e simbolo di un’utopia di fuga per i più lontana.

Cortona ospita da 50 anni una delle sedi della University of Georgia e per il 50° anniversario è stata lanciata una call aperta tra cortonesi e americani: il progetto Baci from Cortona porta in mostra fotografie personali e ricordi raccolti.

Tra i partner anche Sky Arte che porta a Cortona Master of Photography | THE EXHIBITION che presenta le opere di otto fotografi, selezionati da tutta Europa.

Non solo mostre, il programma dell’edizione 2019 è ricco e intenso: a esse si affiancano infatti eventi, workshop, letture portfolio, call e talk.

Canon è protagonista del festival in diverse vesti. Porterà a Cortona il Premio Canon Giovani Fotografi 2019 e i workshop della Canon Academy. Inoltre tutte stampe del festival verranno prodotte a Cortona nell’Officina di stampa che sarà allestita nei mesi di giugno e luglio, utilizzerà tecnologie e carta Canon e il knowhow di Center Chrome. Nella continua ricerca di forme originali di comunicazione visiva, si conferma anche per quest’anno la sezione espositiva dedicata all’intersezione tra fotografia, film e altri media, interamente realizzata con soluzioni di videoproiezione Canon. ARENA – Video and Beyond by Canon Cinema EOS e presenting partner National Geographic Society, presenterà una sezione dedicata a video sperimentali, installazioni e opere transmediali. La curatela è affidata a Liza Faktor.


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